PREALPI CARNICHE - salita al monte Lovinzola  1.868 m. Sentiero delle Creste, monte Lovinzola

    Galleria di fotografie e descrizione dell’itinerario della salita al monte Lovinzola 1.868 m. La montagna si trova nelle Prealpi Carniche (Alpi Orientali) lungo la catena Valcalda-Verzègnis, (criterio SOIUSA). Tutta la dorsale è di natura calcarea, ricoperta da estese praterie, e separa l'ampio alveo alluvionale del fiume Tagliamento, dalla Valle di Verzègnis. La nostra proposta (itinerario ad anello, partenza/arrivo da Sella Chianzutan) consente di salire alcune montagne della catena, lungo un caratteristico percorso aereo, chiamato il "Sentiero delle Creste", molto suggestivo e panoramico. Durante l'escursione si visita inoltre, la cava di "marmo" rosso di Verzègnis. 

     ACCESSO - Percorsa l’autostrada A23 Alpe Adria, in direzione nord, si esce al casello di Carnia-Tolmezzo (UD) e si prosegue verso Tolmezzo. Dal centro del paese si devia verso Verzègnis, per proseguire fino alla Sella Chianzutan 955 m. dove si parcheggia per iniziare l'escursione.

    ITINERARIO - Dal parcheggio inizia il sentiero CAI 806, in direzione nord, (di fronte all'albergo). Inizialmente si attraversa un prato, che conduce all'interno di un bosco, all'uscita del quale, si interseca la strada di servizio che conduce rapidamente alla casera Mongranda 1.066 m. Sui prati che circondano la malga si osservano i "Cavallettoni", possenti strutture in legno, testimonianze della teleferica adibita al trasporto del marmo dalla cava di Verzegnis alla Sella Chianzutan. Dalla Casera si prosegue sempre con il sentiero CAI 806, in ripida salita all'interno di un bel bosco di faggio. Una lunga serie di zig-zag, conducono al limite superiore del bosco, in zona aperta. Ai piedi d'imponenti balconate rocciose, s'incontra un bivio importante, verso destra si continua in direzione del Colle dei Larici, mentre noi proseguiamo verso sinistra in direzione della Casera Val. Il sentiero sale di quota tagliando ripidi prati fino a raggiungere la sommità del ciglione calcareo, dove inizia un tratto molto bello tra pulpiti rocciosi che precipitano verso il fondovalle, con bellissimi panorami verso la Val d'Arzino e la lontana Val Tagliamento. Aggirato un alto gendarme roccioso, la traccia entra in una valle erbosa dove si trova un grande pannello informativo che descrive il nuovo "Sentiero delle Creste". Attraversato un dolce avvallamento, si raggiunge la Casera Val 1.661 m. ai piedi di un bel anfiteatro di montagne ricoperte da praterie. Dalla nuova ristrutturata malga, si punta ad una piccola forcella, sulla sinistra (nord-ovest), che collega il monte Verzègnis al monte Cormolina. Una traccia evidente, ma non segnata, sale discretamente ripida fino alla stretta forcellina. Da qui inizia il "Sentiero delle Creste", la via è indicata soltanto da piccoli paletti di legno, mentre l'originale  segnaletica, color rosa, è andata perduta.
   Dalla forcellina, tralasciata a sinistra la salita al monte Verzègnis, si sale sulla destra la prima di una lunga serie di creste erbose. Raggiunta un'alta prateria, con una piccola deviazione a sinistra, si raggiunge la sommità del monte Cormolina 1.873 m. Dalla panoramica vetta si scende un ripido pendio, (alcune facili roccette) e si raggiunge la Forca Cormolina 1.780 m. dove transita anche il sentiero
CAI 806, che collega la Valle di Verzègnis (sud) con la Val Tagliamento (nord). La via delle "Creste" riprende invece a salire  verso oriente, per proseguire il percorso sul filo dell'aereo crinale, con un continuo saliscendi lungo ripide dorsali erbose e rare crestine rocciose. Soltanto una discesa, particolarmente scivolosa, è stata attrezzata con un breve tratto di cordino metallico, da utilizzare come corrimano. Dopo circa due ore si conclude la splendida cavalcata delle "Creste" e si raggiunge la vetta del monte Lovinzola 1.868 m. Straordinario pulpito panoramico sui monti delle Alpi Carniche, e sulle lontane Alpi Giulie e Dolomiti.
   Dalla sommità del monte una traccia non segnata (paletti) scende ripida il versante est e conduce alla cava di "marmo" rosso di Verzègnis. Visitata la cava si prosegue con la strada di servizio fino ad individuare sul versante opposto, la traccia che sale dolcemente la dorsale erbosa che termina con la vetta del Colle dei Larici 1.779 m. La discesa dal Colle si sviluppa in direzione sud-est, sempre su pendii erbosi molto ripidi, potenzialmente molto insidiosi in caso di erba bagnata. Aggirato sulla destra uno scosceso costone roccioso, ci si innesta sulla strada di servizio della cava. Dopo un breve tratto sulla carrareccia, un'indicazione invita a proseguire sulla destra con un facile sentierino che scende tra prati e boschi, fino a raggiungere il sentiero
CAI 809 chiamato "Via del marmo" che taglia tutto il versante meridionale della montagna. Visitata con una breve deviazione (cinque minuti) la Casera Presoldon, si rientra sempre con il sentiero CAI 809 alla Casera Mongranda e di seguito alla Sella Chianzutan 955 m.    

   DIFFICOLTA' Il "Sentiero delle Creste" non presenta passaggi difficili, (soltanto un brevissimo e facile tratto attrezzato), la traccia sulle creste è sempre discretamente larga e seppur camminando sul filo della dorsale anche l'esposizione è contenuta. Ma per la presenza di pendii erbosi molto ripidi e scivolosi, si sconsiglia di effettuare l'escursione in presenza di pioggia, neve o ghiaccio.
  
Alcune foto sono dell'amica Betty Delana.  

       Vai alla galleria di fotografie:

Salita ai monti Cormolina, Lovinzola e Colle dei Larici

Salita al monte Lovinzola 1.868 m.

Sintesi: Salita: Discesa:
Dislivello tot: 1.280 m. 1.280 m.
Tempo tot: 3,30 h.   3,15 h.  
Difficoltà: EE   (difficoltà)
Sviluppo: 13,5 km.
Cartografia: Ed. Tabacco 1:25.000 Foglio 018 Alpi Carniche Orientali
 
DATA escursione: 10 ottobre 2020 

"Sentiero delle Creste" Sul filo del "Sentiero delle Creste"


NOTE STORICHE della Cava di "marmo" rosso di Verzegnis
  Nel 1922 iniziò l'attività estrattiva sul versante nord-est del monte Lovinzola, nel Gruppo Valcalda-Verzègnis. Il trasporto dei blocchi verso la strada presso la Sella Chianzutan avveniva in quota con carri e poi per scorrimento lungo uno scivolo chiamato "Lissa". In seguito per il trasporto in quota, venne costruita una piccola linea con carrelli su rotaia chiamata "Decauville", mentre per il trasporto a valle venne costruita una teleferica.
  Dopo il terremoto del Friuli del 1976 lentamente l'attività si fermò. Per rendere nuovamente redditizia l'attività estrattiva la cava aveva bisogno di una sua strada di servizio. Questa venne costruita nel 1989 e dopo dieci anni la cava ritornò in attività.    Oggi grazie ad un'opera di archeologia industriale si possono osservare alcune testimonianze della teleferica, le prime "cavallette" della teleferica, le stazioni e un tratto dello scivolo "Lissa".


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