Album di fotografie e descrizione dell’itinerario, della salita al bivacco Lomasti. Il ricovero si trova nelle Alpi Carniche Orientali lungo la Cresta Polinik-Cavallo di Pontebba, al confine tra Italia ed Austria. Percorso ad anello in un ambiente poco frequentato, attraverso valli incontaminate e con bellissimi panorami sui monti Zermula e Creta di Aip.
ACCESSO - Dall'autostrada A23 Udine-Tarvisio, uscita Carnia, si raggiunge Tolmezzo e si prosegue con la Strada Statale SS 52 bis in direzione del Passo di Monte Croce Carnico. In prossimità del paese di Zuglio si devia in direzione di Paularo. Dal centro del paese si sale lungo la stretta ma asfaltata rotabile che conduce dopo 16 km. al Passo di Cason di Lanza, dove si trova un ampio parcheggio. Il passo è raggiungibile anche da Pontebba.
ITINERARIO
- Il Passo di Cason di Lanza 1.552 m.
è un'ampia radura di origine glaciale racchiusa tra il monte Zermula a
sud, e le Alpi Carniche a nord-est, dove svetta la bella Creta di Aip.
Sul punto più alto del passo
si trova un agriturismo, un locale di ristorazione "la Casera Lanza" e una
ex casermetta della Guardia di Finanza al tempo chiamata "Monte Zermula".
L'edificio in abbandono per alcuni anni, dal 2018 è stato ristrutturato
e trasformato nel rifugio 8° Reggimento Alpini, di proprietà dell'A.N.A.
Il Reggimento era formato dai battaglioni Cividale, Gemona e Tolmezzo,
con i soldati reclutati in tutto il Friuli, combatté durante la
Prima Guerra
Mondiale,
inizialmente sui monti di casa del fronte carnico, successivamente nel
Trentino ed infine difese il Monte Grappa.
Dietro
all'agriturismo inizia il sentiero
CAI 439,
su carrareccia. Al primo tornante, si abbandona la strada forestale per
seguire, a destra, una scorciatoia, il Sentiero dell’Amicizia. La salita, in alcuni punti
leggermente ripida, riprende più in alto la carrareccia, che conduce
alla Casera di Val Dolce. Si continua sulla stradina tra verdi praterie
e in leggera salita si raggiunge una sella erbosa (1.794 m.), posta tra
la Creta d'Aip e il monte di Val Dolce. Straordinario colpo d'occhio sulla
frastagliata cresta della Creta d'Aip. Si prosegue in discesa verso la
bellissima Valle di Aip, fino ai ruderi della Casera omonima (1.679 m.),
dove ci si raccorda con il sentiero
CAI 440
che lentamente risale l'ampia vallata silenziosa e incontaminata,
con le caratteristiche torbiere della zona. In lontananza, verso est, si riesce ad individuare la piccola macchia rossa del
bivacco. Raggiunta la testa della valle, inizia una ripida salita tra i
massi di una antica frana che si conclude alla Sella di Aip 1.942 m.
(Rudnig Sattel), sul confine italo-austriaco. Spettacolare vista
sull'intera Valle di Aip, mentre dalla parte opposta si ammirano i verdi
pendii della zona sciistica austriaca del Passo di Pramollo (Naßfeld
Pass). Dalla sella si scende leggermente per raggiungere la spettacolare
terrazza panoramica, dove si trova il Bivacco Lomasti 1.900 m.
Costruito nel 1979 per commemorare i 50 anni della fondazione della
sezione Cai di Pontebba, nel 2019 è stato sostituito con uno nuovo, dal
caratteristico interno tutto in legno. E' intitolato alla memoria di
un'alpinista di Pontebba, Enrico Lomasti.
L'itinerario ad anello
prosegue con la risalita alla Sella di Aip. Si continua in
direzione nord-ovest (sentieri
CAI 403-439),
lungo una larga cresta rocciosa, che costituisce lo spartiacque naturale
del confine tra l'Italia e l'Austria. Raggiunte le roccette terminali
del versante est della Creta d'Aip, (Trogkofel) si prosegue a sinistra
per iniziare la discesa che taglia il versante meridionale della Creta
d'Aip. (Alta Via CAI Pontebba –
Traversata Carnica). Con bellissimi scorci panoramici e alcuni
saliscendi lungo i colorati ghiaioni delle Crete Rosse, si raggiunge la Sella di Val Dolce
1.781 m. nei pressi della quale si trova la "Grotta di Attila".
Si tratta di una bella cavità carsica che si sviluppa orizzontalmente,
scavata nella roccia calcaree da un ruscello, che tuttora scorre sul
fondo. La leggenda narra che il grande guerriero volle transitare in
questa zona per trovare nella grotta una spada magica nascosta dai
folletti di queste montagne chiamati "Guriùz". Dalla grotta si prosegue
con il sentiero CAI 458
(sentiero del formaggio),
attraverso i bellissimi paesaggi del Pian di Lanza, formati da infinite
praterie e torbiere, con sullo sfondo la cresta del monte Zermula e il
Zuc della Guardia. Superato un bel laghetto artificiale si rientra al Passo di Cason di Lanza 1.552 m.
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Salita al BIVACCO LOMASTI |
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Sintesi: | Salita: | Discesa: |
Dislivello tot:: | 700 m. | 700 m. |
Tempo tot: |
2,15 h. |
2,15 h. |
Difficoltà: | E | (difficoltà) |
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Cartografia: Ed. Tabacco 1:25.000 Foglio 018 Alpi Carniche Orientali | ||
DATA escursione: | 2 agosto 2020 | |
BREVI NOTE STORICHE del Passo Lanza Il passo era conosciuto fin dall'antichità, poichè collegava direttamente la Val Canale (Pontebba) con la Carnia Orientale (Paularo). Intorno all'anno 1478 sul passo si svolse una cruenta battaglia tra i turchi, che tentavano di scendere in Carnia, e le truppe della Serenissima assieme alla popolazione locale. I turchi vennero sconfitti e lasciarono sul campo centinaia di lance, da qui l'origine del nome in friulano: Pas di Lance, (Passo Lanza). |
Entrata della "Grotta
di Attila"
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