ALPI CARNICHE - salita al monte LASTRONI 2.449 m.La cima del monte Lastroni

   Album di fotografie di un'escursione sul Monte Lastroni. La lunga catena delle Alpi Carniche a settentrione del paese di Sappada, presenta una particolare cresta frastagliata formata dal monte Rinaldo, dal monte Righele e dall'imponente cima del monte Lastroni. Deve il suo nome alla particolare conformazione della sua parete nord che si erge sopra le praterie delle sorgenti del Piave, a sudovest del Peralba e della Val Sesis. Alle pendici meridionali della catena montuosa si trova un vasto altipiano, ricco di piccole alture, ampi catini e ripiani erbosi, che contiene un piccolo gioiello naturale: i Laghi d'Olbe. Tre piccoli smeraldi di origine glaciale, incastonati tra i pinnacoli e le torri della Cresta Righile e del Monte Ferro. Di grande valore escursionistico, il monte Lastroni ha pure una valenza storica, testimoniata da molte opere belliche risalenti alla Prima Guerra Mondiale 1915-18. Breve descrizione dell'itinerario, compresa una piccola digressione per la salita al passo del Mulo:

   ACCESSO - Raggiunto il paese di Cima Sappada, posto lungo la strada che collega il paese di Forni Avoltri (Friuli/Carnia-UD) al paese di San Stefano di Cadore (Val Comelico-BL). Dal paese (dietro la chiesa) si prosegue con la strada (SS 22) che conduce al rifugio Sorgenti del Piave. A circa metà strada, dopo quattro chilometri, si raggiunge la Baita Rododendro dove si parcheggia, in località Pian delle Bombarde posto legato indissolubilmente agli eventi della Grande Guerra

   ITINERARIO -  Dalla Baita Rododendro 1.457 m. inizia la salita al monte Lastroni, lungo una ripida strada forestale (ex mulattiera di guerra) CAI N°138 che risale il versante sinistro idrografico della valle Rio della Miniera. Laghi d'OlbeSi esce dal bosco ai piedi dei contrafforti meridionali del monte Lastroni, e del monte delle Caverne, e si prosegue con lunghi tornanti in un magnifico alpeggio, percorso da rivoli e cascatelle. Raggiunta la casera d'Olbe, si apre il grandioso panorama sulle Dolomiti Pesarine: dal Siera, alla Creta Forata, dai Clap al gruppo delle Terze. Si continua sulla carrareccia e in breve si raggiunge la cappella che sovrasta i Laghi d'Olbe 2.156 m. Luogo di rara bellezza e di grande suggestione, si ammira  l'articolata Cresta del Ferro, le guglie del monte Righile e il passo del Mulo che si specchiano nelle verdi acque dei laghetti.
       Dal lago orientale, il più grande e profondo dei tre, si riprende la salita, con un lungo traverso in direzione est, che conduce vicino alla frastagliata cresta in corrispondenza di importanti fortificazioni italiane della Grande Guerra. Si visitano le caverne, con le feritoie rivolte verso il Peralba e il Pic Chiadenis (occupate dagli austro-ungarici durante il conflitto) e attraverso una serie di gradini scavati nella roccia si raggiunge  un interessante bunker, con la volta tutta realizzata in cemento armato.  Il sentiero prosegue con un ripido zig-zag sul filo di cresta, che consente un incredibile colpo d'occhio sulle Dolomiti di Sesto: Tre Scarperi, Croda Rossa di Sesto, Cima Undici, Popera.  Raggiunta la base del cupolone sommitale, inizia un breve e facile tratto su roccette che porta ad un intaglio, sopra l'impressionante versante nord della montagna, nei pressi di un fortino adibito ad "osservatorio". Ancora un tratto di roccette, leggermente esposte e si raggiunge l'ampia e lunga cresta di vetta. Si percorre l'ultimo tratto come sospesi tra cielo e terra, circondati da un panorama mozzafiato fino alla piccola croce sulla cima del monte Lastroni 2.449 m. In una giornata tersa, si rimane incantati dal colpo d'occhio a 360° gradi, che si ammira dalla vetta, lo sguardo abbraccia da sud ad ovest: le Alpi Giulie, le Dolomiti Pesarine e le Dolomiti di Sesto e Cortina, mentre da nord ad est sfilano gli Alti Tauri, le Dolomiti di Lienz e i gruppi carnici del Peralba, Chiadenis, Avanza e Coglians. Fantastico !!!

   DISCESA - Forcella RighileDalla vetta si ritorna indietro, sullo stesso sentiero della salita, fino ad un centinaio di metri sopra i laghetti, dove sulla destra si trova una evidente traccia, che taglia il pendio erboso e si raccorda con il sentiero CAI N°135. Raggiunto un grande roccione si effettua la digressione dall'itinerario di discesa, per raggiungere il vicino passo del Mulo. Si sale con una bella mulattiera di guerra, con i muretti di sostegno originali di cent'anni fa, fino ad incrociare una traccia che si diparte sulla destra e conduce su una terrazza erbosa sul crinale settentrionale della montagna La zona è circondata da opere della Grande Guerra, compresa un'aerea postazione sopra la profonda Val Visdende, con vista sul tetro versante nord del monte Lastroni. Ritornati sulla traccia principale si termina la salita al Passo del Mulo 2.356 m. Strettissima forcella, che consente di scendere nella Val Popera o verso le Sorgenti del Piave, mentre in salita permette di proseguire verso la forcella del Rinaldo. Sulle cime degli slanciati campanili che circondano il passo, si osservano diversi "nidi d'aquila" della guerra, eretti in posizioni incredibili tra profondi baratri, oggi impossibili da visitare per gli escursionisti.
   Dal passo del Mulo inizia la discesa a valle, con i sentieri utilizzati per la salita
(CAI N°135-138), fino al rientro alla Baita Rododendro 1.457 m

    DIFFICOLTA' - La salita al monte Avanza non presenta difficoltà tecniche, si sviluppa quasi tutta su comodi e larghi sentierini di guerra, soltanto l'ultima breve rampa rocciosa richiede un passo sicuro. L'escursione è discretamente lunga.

 

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Salita al monte LASTRONI nelle Alpi Carniche

 

Monte LASTRONI 

Sintesi:   Salita:   Discesa: 
Dislivello tot:  1.200 m. 1.200 m.
Tempo tot: 3,00 h.  2,00 h.
Sviluppo: 14 km.
Difficoltà: EE

Cartografia: Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 01 Sappada
DATA escursione: 24 ottobre 2021  

Brevi NOTE STORICHE della Grande Guerra

Durante la Prima Guerra Mondiale il monte Lastroni, grazie alla sua particolare posizione, rappresentò un importante punto d'osservazione italiano sulla prima linea, che correva sui monti Peralba e Chiadenis. Posto a meridione del fronte, lungo la sua cresta rocciosa vennero costruite diverse postazioni di vedetta, d'artiglieria e incredibili "nidi d'aquila" sulle torri più alte. Tutte le opere, caverne, gallerie e bunker, vennero edificate con largo uso di calcestruzzo, per questo motivo oggi, dopo più di cent'anni, si trovano ancora in un discreto stato. Tutta la cresta frastagliata dei monti Rinaldo-Ferro-Lastroni, non venne mai coinvolta direttamente dal conflitto, ma una sua forcella fu testimone di un curioso e indimenticabile  episodio (per la toponomastica della zona).
  Si racconta che nell'estate del 1915..... un conducente di fanteria italiano, che con un mulo portava i viveri al passo Righile, occupato da una pattuglia di soldati italiani, venne catturato dai soldati austriaci, nascosti tra le rocce della cresta.  Essi riuscirono a far passare il mulo attraverso una piccola forcella ad ovest della principale Forcella Righile, scendere a valle e rientrare nelle loro linee, trionfanti con il singolare prigioniero. Per questo particolare "atto di guerra" da quel giorno il passaggio prese il nome di "Passo del Mulo".  In seguito si venne a sapere che  quel mulo "alpinista" entrò in regolare servizio per l'approvvigionamento al presidio austriaco del Peralba.... 


Altri Link in zona
Monte PERALBA
Monte CHIADENIS
Monte AVANZA
Monte CRETA FORATA
Forcella_monte RINALDO - cresta_TRIDENTE
Monte PALOMBINO (Porze)
Monte OMBLADET
Monte COGLIANS - Cima principale 2.780 m.
Monte COGLIANS - Anticima Est 2.750 m.

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