Album di fotografie e descrizione dell'itinerario della salita al monte Creta Forata. Al confine tra le regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia si trovano alcuni massicci montuosi delle Alpi Carniche (criterio SOIUSA), che grazie alla loro conformazione dolomitica, vengono chiamate Dolomiti Pesarine. La cima più alta di questa catena di montagne è la Creta Forata 2.462 m., la quale assieme al Monte Siera forma una cresta che divide la Valle di Sappada dalla Val Pesarina. La Creta Forata prende il nome da un arco naturale di roccia situato sul versante sud-ovest. La salita viene effettuata durante un'escursione ad anello attorno al Monte Siera.
ACCESSO - Punto di partenza dell'escursione è il valico alpino di Cima Sappada, che collega la Val Degano (UD) con la Valle del Piave (BL). Sul passo si trova pure un piccolo paese con l'omonimo nome.
ITINERARIO - Dal parcheggio della seggiovia del Siera, a Cima Sappada 1.292 m., inizia il giro del monte Siera lungo i versanti nord-ovest, si sale a dx., prima lungo una carrareccia (CAI N°321) e successivamente su facili sentieri (CAI N°318-316). Si risalgono le ripide pareti di una profonda gola con l'aiuto del cavo metallico usato come corrimano, e si raggiunge il Passo Sierra 1.592 m. (1.30 h) Valicato il passo si scende verso la Val Pesarina fino alla quota di 1.475 m., dove si devia a sx. per seguire il sentiero CAI N°321. Si risale un'altra stretta forra, su ripidi pendii prativi e piccole cenge, leggermente esposte, (saltuari tratti di cavo), che conducono verso il punto più impegnativo dell'intera escursione. Si tratta di attraversare la gola, lungo un tratto roccioso ripido e particolarmente friabile. E' un tratto difficile da assicurare artificialmente, poichè è uno scivolo naturale della montagna per improvvisi torrenti d'acqua d'estate o per rovinose valanghe invernali. Lo si supera con l'aiuto di alcuni tronchi e pezzi di cavo, malsicuri e rovinati. Raggiunto il Col di Siera, prima con una breve discesa ed in seguito con una lunga ma costante salita, sulle facili ghiaie del versante meridionale del Piccolo Siera, si arriva alla Forcella di Creta Forata 2.099 m. (2.00 h. - tot. 3,30 h.) Spettacolare vista verso il sottostante Vallone della Creta Forata (uno dei più bei posti delle Alpi Carniche, ndr.). Dalla forcella si osserva verso destra, la slanciata parete nord della Creta Forata e buona parte dell'itinerario di salita. Valicato l'ampio passo si scende dalla parte opposta un centinaio di metri, per poi deviare verso destra ed iniziare l'ascesa della Creta Forata. Una traccia sale lungo detriti e massi in direzione del monte Creton di Tul, in seguito continua verso sx. lungo il cengione che taglia in diagonale il versante settentrionale della montagna. Si sale di quota senza difficoltà seguendo ometti e tracce di sentiero, fino al primo tratto impegnativo, costituito da una ripida placca rocciosa di una decina di metri. Si continua aggirando un pulpito roccioso con un'esposta cengia e si affronta una seconda ripida paretina obliqua, che velocemente conduce ad un'altissima forcellina fra l'anticima est e la cima vera e propria. Lungo tutto l'itinerario di salita compresi i passaggi più delicati non ci sono attrezzature artificiali, come cavi e pioli. Si prosegue ora sul versante meridionale della montagna, dalla forcella si devia a dx. lungo una facile cengia, si salgono alcune elementari roccette ed infine una lunga cresta conduce alla vetta della Creta Forata 2.462 m. (1.15 h. - tot. 4,45 h.) Spettacolare panorama a 360° gradi. Si ammirano tutte le Dolomiti del Comelico e di Sappada, verso nord la Cresta di Confine Carnica e più lontani i scintillanti ghiacciai del Grossglockner e del Grossvenediger, verso ovest i profili delle inconfondibili Dolomiti di Cortina, l'Antelao, il Sorapiss e le Tofane. Infine impressionanti le vedute aeree sulla Val Pesarina e sulla Valle di Sappada.
Dalla vetta si ritorna indietro, lungo lo stesso percorso di salita, fino al vallone di Creta Forata, sotto l'omonima forcella. Si ritorna sul sentiero segnato (CAI N°321), si scende al centro del bel vallone e si prosegue in leggera salita verso sx. sotto la Cresta del Pettine. Per raggiungere il verde Pian dei Larici rimangono da superare ancora due piccole difficoltà, la prima è un breve tratto attrezzato sulla ripida parete nord della Cima Dodici il secondo è attraversare le instabili ghiaie del canale di Rinsen dove l'erosione ha cancellato un tratto di sentiero. Infine si raggiungono i dolci pendii che circondato il Rifugio Monte Siera 1.606 m. (chiuso d'estate) Si continua la discesa, all'inizio sulla ripida pista di sci, in seguito lungo un ripidissimo bosco (CAI N°319) che velocemente conduce nuovamente a Cima Sappada 1.292 m. (2.15 h. - tot. 7,00 h.)
DIFFICOLTA' - La salita alla Creta Forata è nel complesso difficile e faticosa. A brevi e facili tratti attrezzati si sommano, lungo la salita sulla parete nord, passaggi impegnativi esposti non attrezzati.
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Giro del Monte Siera - con la salita alla CRETA FORATA" |
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Sintesi: | Salita: | Discesa: |
Dislivello tot: | 1.500 m. | 1.400 m. |
Tempo tot: | 7,00 h. - 8,00 h. | - |
Sviluppo: | 15 km. | - |
Difficoltà: | EEA | (difficoltà) |
Cartografia | Ed. Tabacco 1:25.000 Foglio 01 Sappada-Forni Avoltri |
DATA escursione: |
22 settembre 2013 |
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