Casera Pramosio Alpi Carniche - salita con le ciaspole alla casera Pramosio bassa 1.521 m., al rifugio Morgante 1.619 m., alla casera delle Manze 1.820 m. e alla casera Pramosio alta 1.940 m.

    Galleria di fotografie della salita invernale con le ciaspole, racchette da neve, alla  malga Pramosio bassa, al lago di Avostanis e alla casera Pramosio alta, nelle Alpi Carniche.  L'itinerario si svolge nella foresta regionale di Pramosio, all'interno della Valle del But, una delle otto valli della Carnia. Diverse malghe punteggiano la splendida conca alle pendici della Creta di Timau e della Cima Avostanis, montagne coivolte nella Prima Guerra Mondiale 1915-18, dove meritano una menzione le portatrici carniche, che in questa zona erano adibite al pericoloso servizio di rifornimento in quota. In particolare si ricorda Maria Plozner, uccisa da un cecchino austriaco poco sopra la Casera Malpasso. La zona è caratterizzata da lunghe dorsali rocciose di montagne, ricche di boschi e d'infinite praterie ricoperte di candida neve. Un paradiso per gli appassionati dei paesaggi invernali silenziosi e vergini, l'ambiente ideale per gli amanti delle ciaspole.

     ACCESSO - Percorsa l'autostrada Alpe-Adria (A23), uscita Carnia, si prosegue in direzione del Passo Monte Croce Carnico-Austria. Superato il paese di Tolmezzo, si prosegue sulla strada SS 52bis fino al paese di Paluzza. Dopo tre chilometri (prima del paese di Timau) giunti al bivio con il paese di Cleulis, si devia a destra e si parcheggia nella località di Laipacco.

   PERCORSO - Dal parcheggio di Laipacco–Muse 835 m. si seguono le indicazioni per la malga Pramosio. Si cammina per un breve tratto sulla carrareccia e dopo circa un centinaio di metri, in prossimità di un grande cartello dedicato alla mulattiera storica di Pramosio, si prende a sinistra il sentiero CAI n°403. che permette di tagliare i lunghi tornanti della strada forestale. Si risale all’interno del bosco lungo una piccola valletta, nei tratti in cui la vegetazione si dirada, è possibile avere una bella visuale della parete del Gamspitz e della Creta di Timau. Si raggiunge un tratto pianeggiante, dove si trova un cartello esplicativo della foresta di Pramosio, il Pian del Lepre 1.170 m. Il sentiero riprende discostandosi di poco dalla strada forestale e risale sempre nel bosco fino ad una piccola ancona votiva, dove la traccia s'immette definitivamente sulla strada principale, località chiamata: "Pian riposo dell'asino" a quota 1.360 m.. Si continua con la dolce pendenza della strada, che risale fino ad un traverso orizzontale, che consente di uscire gradatamente dal bosco per raggiungere il pianoro dove si trova la casera Pramosio bassa 1.521 m. (chiusa nel periodo invernale). Qui la visuale spazia sull'anfiteatro montuoso che circonda la malga, dalla Creta di Timau al Monte Scarniz e alle Crete di Mezzodì. Dall’altra parte della conca svetta la piramide del monte Terzo e più lontano le vette dei monti Crostis, Floriz e della Creta di Collina.

    Superata la malga Pramosio, in direzione nord, si prosegue sul sentiero CAI n°402 chiamato anche "Sentiero dei Pastori", che in breve conduce alla casera Malpasso/rifugio Morgante 1.619 m. Nei pressi si trova la lapide dedicata alla portatrice Maria Plozner Mentil. Sopra la casera si sale un erto pendio, con una serie di ripidi zig-zag nella neve fresca (unico tratto insidioso dell'intero percorso). Si continua con la traccia che segue la strada forestale estiva, ai piedi della candida muraglia del monte Scarniz, e si prende quota con una serie di tornanti dalla pendenza variabile, per raggiunge la grande casera delle Manze 1.820 m.

    Dalla casera, alle pendici della piramide rocciosa del monte Avostanis, si supera a sinistra un impluvio, e si continua la salita lungo un costone panoramico sul paese di Timau e il Canale San Pietro. Infine si raggiunge la splendida conca del lago Avostanis, dominato da una verticale parete (palestra di roccia estiva). Sulle sponde del piccolo laghetto glaciale si trova la casera Pramosio alta 1.940 m. inserita in un ambiente spettacolare sotto le maestose pareti rocciose della Creta di Timau.

     DISCESA - Lungo lo stesso itinerario della salita.

   ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, l'ARTVA, la pala e la sonda, consigliati i ramponcini.

    DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - La salita invernale alla casera Pramosio bassa è facile. La prosecuzione fino alla casera Pramosio alta è difficile, per la lunghezza e il dislivello importante. Non ci sono tratti impegnativi dal punto di vista tecnico, attenzione al ripido pendio sopra la casera Malpasso, è da farsi soltanto con manto nevoso assolutamente ben assestato (versante esposto a sud).

    Vai alla galleria fotografica:

   Escursione con le ciaspole alla malga Pramosio bassa, al lago di Avostanis e alla casera Pramosio alta

 

 

 

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Tempo salita:   4,20 h.
Tempo discesa: 3,00 h.
Dislivello salita: 1.100 m. 
Dislivello discesa: 1.100 m.
Difficoltà: difficile
Note: Sviluppo circa 16 km. -itinerario molto lungo e con un dislivello impegnativo.

La candida muraglia del monte Scarniz La candida muraglia del monte Scarniz

CARTOGRAFIA

Ed. Tabacco 1:25.000  Foglio 09 Alpi Carniche- Carnia Centrale 

DATA escursioni:   23 dicembre 2006
  21 gennaio 2024

Casera Pramosio alta Casera Pramosio alta


Altre "ciaspolate" in zona Carnia centrale:

Monte GLAZZAT
Monte DIMON e NEDDIS
Malghe CUCCO e VALMEDAN
Zoncolan, malga TAMAI, AGAREIT, DAUDA
Forcella PIZZUL
Forcella - casera PLUMBS
Rifugio MARINELLI - Pic Chiadin

Rifugio LAMBERTENGHI-ROMANIN-lago di Volaia

Altre "ciaspolate" sulle Alpi Carniche orientali:

Monte GORIANE
Monte COCCO - Cima BELLA  - SAGRAN
Monte OSTERNIG

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARTVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre !!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  


Modalità per chiamare il Soccorso Alpino

ITALIA : 112

SLOVENIA: 112

AUSTRIA: 140


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