Sui sentieri della Grande Guerra del fronte isontino: salita al monte Krasji vrh 1.768 m. Vetta del Krasji vrh

    Album di fotografie e descrizione della salita al monte Krasji vrh 1.768 m. Nell'Alta valle dell'Isonzo, a settentrione del paese di Caporetto, oggi in territorio sloveno con il nome di Kobarid, si trova un altopiano formato da estesi prati e dolci colline, incorniciato da un anfiteatro di maestose e ripide pareti. Sono le propaggini meridionali delle Alpi Giulie, una monumentale barriera rocciosa formata dai monti: Nero (Krn) - Vrata - Vršic. Montagne famose per essere state coinvolte in epici scontri durante la Prima Guerra Mondiale 1915-18. Il monte Krasji vrh si pone a sud di questa dorsale rocciosa, praticamente a picco sopra l'Isonzo. Uno straordinario punto panoramico, dove si possono osservare e studiare, gran parte delle vallate e delle montagne dove si svolsero le terribili Dodici Battaglie della Grande Guerra sul Medio e Alto fronte isontino- Breve descrizione dell'itinerario ad anello.

    ACCESSO - Dall'Italia due possibilità: si attraversa il confine presso Gorizia/Nova Gorica (Casa Rossa) e si risale la valle dell'Isonzo via Kanal-Tolmino-Caporetto(Kobarid) - oppure con la Strada del Pulfero (via Udine) attraverso il valico di Stupizza (Robic), direttamente a Caporetto (Kobarid). Da Kobarid, passato l’Isonzo sul “Ponte di Napoleone”, si prosegue per cinque chilometri verso il paese di Drežnica (in italiano Dresenza) e successivamente a Drežniške Ravne (2 km). Infine si seguono le indicazioni per la malga Zaprikraj, con una stradina stretta ma asfaltata, fino ad un parcheggio nei pressi di una fontana (località Pri Koritu 752 m.

    ITINERARIO – Dal parcheggio, inizia l'escursione storica, si continua a piedi lungo la strada cementata che si abbandona dopo un breve tratto, per salire lungo delle scorciatoie (alcune chiaramente segnate, altre meno) che tagliano i tornanti della ex strada militare, seguendo le indicazioni per la malga “Planina Zaprikraj”. Lungo la salita nel bosco si superano due deviazioni per la "Planina", per seguire sempre le chiare indicazioni per il Krasji Vrh. La salita prosegue regolare sulle tracce di una vecchia mulattiera di guerra attraverso uno splendido bosco di enormi faggi fino a raggiungere, a circa due ore dalla partenza, il bivio che fa da partenza/arrivo al percorso ad anello che sale alla cima 1.450 m. Il percorso storico sale a destra, per percorrere l’anello in senso antiorario (indicazioni Snežna Jama) e salire la montagna dal versante nord-est. Lentamente si esce dal limite superiore del bosco, la traccia serpeggia tra imponenti resti di fortificazioni e terrazzamenti della Grande Guerra, ormai in vista dell'ultimo tratto di salita verso l'imponente cupolone carsico della vetta. Si raggiunge una sella a quota 1.640 m., in una zona disseminata di opere militari tra le quali spicca una colonna in pietra con lapide in ricordo dell’artigliere Vincenzo Menna, del 4° rgt. Artiglieria da Campagna, qui caduto il 7 ottobre 1915. Si segue con molta attenzione la scarsa segnaletica (classico bollino bianco-rosso sloveno), per non perdersi tra le tracce dei sentierini militari, fino a raggiungere l'entrata di una interessante caverna fortificata di guerra. Da questo punto inizia la ripida salita finale, la traccia sale su un terreno discretamente impegnativo, tra rocce e balze erbose, in terreno aperto, e conduce infine alla cima del monte Krasji vrh 1.768 m. contrassegnata unicamente da una cassetta con il libro di vetta.
  
L'ampia vetta è panoramicissima, praticamente a picco sull’Isonzo, con vista sulle vallate circostanti e su gran parte delle Alpi Giulie, anche se sarà il gruppo del  Monte Nero (Krn) a focalizzare maggiormente la nostra attenzione, con la dorsale di vette dei monti Krnčica, Vrata, Vršič e Krn. 
    La discesa si effettua sul versante meridionale della montagna, con una aerea e panoramica traccia che dalla cresta di vetta scende ripida (ma senza difficoltà) lungo il versante che guarda il paese di
Kobarid (Caporetto). La spettacolare serpentina sui ripidi pendii erbosi ci conclude all’incrocio incontrato in salita, a conclusione del percorso ad anello della cima. Si continua per un tratto lungo il percorso della salita fino ad incontrare il bivio con la segnalazione (sulla sinistra) per la Planina Zaprikraj. Si continua in questa direzione, si supera un rifugio di cacciatori, ed infine si raggiungono i pascoli della Planina Zaprikraj 1.208 m. Ci si trova al centro di un’ampia e soleggiata sella prativa, che separa la catena del Krasji Vrh da quella del Monte Nero, attraversata da un'ampia carrareccia.
    Prima di iniziare il rientro, con una digressione di una trentina di minuti, dalla Planina si consiglia di proseguire sulla carrareccia verso ovest in direzione della Sella Mali Homec a quota 1.259 m. per visitare il Museo all'aperto della Grande Guerra di Zaprikraj, quota 1270, il quale si sviluppa sia a destra della strada (versante
Vrata - Vršic), che a sinistra (versante Krasji vrh). 
   Dalla Planina Zaprikraj si continua in direzione est, tra stupendi pascoli alpini ai piedi della catena Vršic - Vrata - monte Nero. Nei pressi della malga
Zapleč 1.201 m., fra i prati che la separano dalla strada (a dx.) si trovano le tracce del vecchio cimitero del 6° reggimento bersaglieri, dove con un'accorta ricerca si può rinvenire un bassorilievo e delle rocce dove è stata scolpita una commovente epigrafe: "Sono quì riunite le salme di alcuni figli del 6° reggimento bersaglieri che bagnarono con il loro sangue le zolle della nuova antica Italia e le fecero sacre -  I compagni d'arme del reggimento". Raggiunto il cancello di un vasto recinto per bovini e equini, dove una tabella indica l'ingresso nel Parco nazionale del Triglav (Tricorno), inizia la discesa. Si segue la strada sterrata oppure si tagliano i molti tornanti, con le scorciatoie, fino a rientrare al parcheggio in località Pri Koritu 752 m.)

    DIFFICOLTA' - La salita al monte Krasji vrh è medio-facile, discretamente lunga.

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Sui sentieri della Grande Guerra del fronte isontino: salita al monte Krasji vrh 1.768 m.

Salita al monte Krasji Vrh

Tempo salita: 3,00 h.
Tempo discesa:: 2,30 h.  
Dislivello salita: 1.070 m.
Dislivello discesa: 1.070 m.
Sviluppo: 15 km.
Difficoltà: medio-facile
Cartografia: Krnsko pogorje – 1:25.000 Planinska Zveza Slovenije
DATA escursione: 18 giugno 2023 

Il monte NeroIl Monte Nero


NOTE STORICHE della Grande Guerra sul Krasji vrh

 Nei primi mesi del conflitto, dopo l'occupazione della cresta del monte Vrata (31 maggio 1915), e la conquista del monte Nero (16 giugno 1915), per rendere sicure queste postazioni, fu dato l'ordine di conquistare il tratto di fronte che si sviluppava dal monte Krasji alla quota 1270. Il 19 giugno i btg. alpini "Ivrea" e "Val Cenischia" attaccavano le pendici della montagna e dopo aver sconfitto il 3° Honved conquistavano il Krasji vrh.
 
Da quel giorno, per più di due anni, il fronte si stabilizzò in una lunga guerra di trincea, mentre sulla montagna  furono costruite numerose postazioni di artiglieria  con ricoveri e trincee creando una piccola cittadella fortificata.
 Tutto terminò all'improvviso la notte del 24 ottobre 1917 con l'inizio della
Dodicesima Battaglia dell'Isonzo.
 Per la sua incredibile posizione dominante sopra la valle dell'Isonzo, davanti alle Alpi Giulie, la montagna avrebbe potuto diventare la principale roccaforte difensiva italiana, per contrastare il violento attacco della XIV armata austro-tedesca. Ma errori, caos e panico dei Comandi Italiani, assieme alla mancanza di comunicazioni e alla fitta nebbia, consentirono alle truppe austro-tedesche di travolgere le difese di questo settore. La causa principale furono ordini senza senso e precipitosi di ritirata, dato alle truppe italiane. Iniziava anche da questo settore la
“disfatta” di Caporetto.

Ancora oggi dalla cima del Krasji vrh, grazie allo straordinario panorama, con un pò di pazienza, si possono ripercorrere tutte le fasi della storica Battaglia. Si osserva tutta la valle  del Medio e Alto Isonzo i paesi di Plezzo e Tolmino da dove partì l'offensiva austro-tedesca. A nord il gruppo del monte Nero e Rosso, che si erge maestoso di fronte alla cima del Krasji, dove venne spezzato il fronte italiano e infine con una vista mozzafiato, millecinquecento metri più in basso, il paesino di Caporetto dove la terribile "tenaglia" austro-tedesca si chiuse alle spalle dell'esercito italiano.

Altri Link in zona :
Museo Zaprikraj, quota 1270
Monte Nero e monte Rosso
Monti Krnčica, Vrata e Vršič
Museo Caporetto
Punta Vallero (Skutnik)
Museo Ravelnik e Čelo
Cappella Bes-Planica
Sentiero Cascata Kozjak

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