Il comprensorio sciistico si sviluppa sulle montagne che sovrastano il passo del Piccolo San Bernardo nel cuore delle Alpi della Grande Sassiere e del Rutor, sottogruppo delle Alpi Graie. (criterio SOIUSA)
    Il paese di La Thuile 1.441 m. è il punto di partenza italiano dell'Espace San Bernardo, uno dei comprensori sciistici più grandi delle Alpi Occidentali. Presenta una eccellente qualità e quantità di neve "farinosa", inoltre si sviluppa su una serie di montagne con versanti non particolarmente ripidi, che hanno consentito di creare un grandissimo carosello sciistico, composto prevalentemente da piste facili "azzurre" e di media difficoltà "rosse", nella zona di Les Suches-Chaz Dura-Gran Testa. Un paradiso bianco per gli amanti dello sci alpino, dello snowboard e del freeride. Non mancano però alcune piste impegnative "nere", sui pendii che rientrano a La Thuile, come la pista n°2 (la Diretta) e la n°3 (la Franco Berthod) una delle più ripide d'Italia con un'impressionante pendenza del 73%, dove si svolgono le gare della Coppa del Mondo di sci femminile.
    Piste lunghissime, poco affollate, con splendide viste, consentono di raggiungere l'area ski della gemella francese La Rosiere, dove si osservano con interesse le rovine del Fort de la Redoute (Forte delle Traversette) costruito nel 1630 e coinvolto nelle guerre rivoluzionari francesi e durante la Seconda Guerra Mondiale, quando fu terreno di scontro tra l'esercito italiano e quello francese.
    Dai punti più alti del comprensorio, il Mont Valaisan 2.800 m. e il Mont Belvedere 2.641 m. si ammira uno straordinario panorama: a nord verso il vicino Monte Bianco sul versante italiano, a sud verso la Testa e il ghiacciaio del Rutor. La pista più lunga e suggestiva è la n°7 (la San Bernardo) che consente di raggiungere il colle del Piccolo San Bernardo. Dal monte Chaz Dura 2.579 m. si raggiungono inizialmente gli edifici del valico alpino a quota 2.188 m., successivamente si scia sulla strada che scende dal passo verso La Thuile, completamente ricoperta dal manto nevoso, osservando con curiosità i cartelli stradali sepolti dalla coltre bianca.