Galleria di fotografie della salita invernale con le ciaspole o racchette da neve al Monte Fior sull'Altopiano di Asiago. La montagna fa parte del gruppo delle Melette, costituito da una serie di rilievi tondeggianti, ricoperti prevalentemente da pascolo, caratteristici per le loro formazioni rocciose a “corone “ di rosso ammonitico modellate dagli agenti atmosferici. Situato nella parte nord orientale dell'Altipiano, comprendente i monti Sbarbatal, Meletta di Gallio, Zomo, Fior, Spil, Miela e Castelgomberto.
Gran parte dell'Altopiano anticamente era suddiviso in sette circoscrizioni organizzate in una federazione autonoma, da qui il nome di Altopiano dei Sette Comuni (Asiago, Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana e Rotzo), si trova sulle Prealpi Venete (criterio SOIUSA). L'altopiano è abitato dalla minoranza etnica dei cimbri, che un tempo si distinguevano, perché parlavano un particolare idioma di origine germanica. Oggi la lingua cimbra è ancora in uso tra gli abitanti di Roana, tuttavia consistenti tracce del cimbro rimangono nel linguaggio colloquiale e nella toponomastica dell'Altopiano.
In inverno i cinquecento chilometri di sentieri dell'Altopiano consentono belle escursioni invernali con le ciaspole, a diretto contatto con una natura unica e incontaminata, tra scenari da fiaba, con paesaggi magici e silenziosi. Le valli e le montagne sono ammantate da un'abbondante coltre bianca e dalle cime più alte si ammira un panorama straordinario verso la pianura veneta e le cime dolomitiche.
ACCESSO - Dall’Autostrada A4 Serenissima (Milano-Venezia), in prossimità dell'uscita Vicenza Est si imbocca l'autostrada A31 Valdastico sino a Piovene Rocchette; da qui si prende la Strada Provinciale N° 349 ( del Costo) e si prosegue fino ad Asiago. Superato il capoluogo in direzione del paesino di Foza, dopo circa 2 chilometri, in prossimità di un monumento alla memoria di un bersagliere caduto, superata una curva a gomito, si parcheggia.
ITINERARIO - L’escursione ha inizio a pochi metri dalla strada asfaltata (999 m.), il sentiero (sentiero CAI 861) risale un ripido impluvio lungo la Val Miela in un bosco misto di faggio, peccio e pino nero e raggiunge la Bocchetta Slapeur, bellissima prateria ricoperta da un mantello bianco scintillante. Si prosegue in ambiente sempre più aperto, la traccia con una pendenza costante conduce alla Malga Slapeur 1.628 m. Sarà importante, a partire da quest’area, fare attenzione ai buchi (di origine carsica, ma poi adattati a profonde trincee) che si aprono nel terreno e che possono eventualmente essere coperti dalla neve. Si continua in salita verso la Selletta Stringa 1.731 m. dove il panorama si apre in modo entusiasmante in direzione nord, si scoprono le Dolomiti: le Pale di San Martino e la Marmolada. Con una breve deviazione si può raggiungere il monte Castelgomberto 1.771 m. Ritornati sui propri passi, dalla Sella un ripido pendio porta all'ampia cima del Monte Fior 1.824 m. spettacolare colpo d'occhio a 360° gradi, verso sud la pianura veneta e con buona visibilità si riconosce anche il Mar Adriatico. Si prosegue con un leggero saliscendi lungo una panoramica dorsale fino al Monte Spil 1.808 m. Inizia da questa cima la discesa verso la Malga Lora e passata la Bocchetta Lora si proseguirà lungo la Val Vecchia lasciando presto la carrareccia per imboccare sulla destra il sentiero CAI 860 e una volta tornati su una carrozzabile militare (costruita durante la Grande Guerra), si raggiungerà l’abitato di Foza 1.083 m. (Vüsche in cimbro). Avendo predisposta una seconda auto nel centro del paese, si ritornerà al punto di partenza.
DISCESA
- Itinerario
ad anello.
ATTREZZATURA
TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe,
bastoncini, ghette, l'ARTVA,
la pala e la sonda, consigliati i ramponcini.
DESCRIZIONE
DIFFICOLTA' - La
salita
invernale sul Monte Fior, sull'Altipiano di Asiago, è di
media difficoltà. Itinerario
lungo e abbastanza faticoso (soprattutto con traccia non battuta -ndr.).
Il primo tratto della salita lungo la val Miela è discretamente ripido.
Attenzione sui versanti di salita e discesa dei Monte Fior e Spil, bisogna
fare molta attenzione,
alle trincee, ai camminamenti e alle spaccature del terreno
ricoperte dalla neve.
Vai alla galleria di fotografie:
Salita con le ciaspole al Monte Fior sull'Altopiano di Asiago
Tempo salita: | 3,15 - 3,45 h. |
Tempo discesa: | 2,30 h. |
Dislivello salita: | 900 m. |
Dislivello discesa: | 850 m. |
Difficoltà: | media |
Note: | Escursione lunga-sviluppo 15 km. Itinerario ad anello, Consigliato usare due auto, con la seconda posta a Foza. |
Altre "ciaspolate" sull'altopiano di Asiago: |
Monte BALDO-CIMON |
Cima e forte CAMPOLONGO |
Monte MANDRIOLO |
Monte ZEBIO |
- |
.....sui sentieri della Grande Guerra d'estate: |
ALTOPIANO DI ASIAGO |
BREVI NOTE STORICHE della Grande Guerra
Durante
la Prima Guerra Mondiale il Monte
Fior era
considerato dal Comando Italiano, il punto chiave dell'Altipiano, per
questo motivo fu testimone di violentissime battaglie. Oggi tutta la
linea di cresta è solcata da imponenti trincee scavate direttamente
nella roccia, tuttora visitabili. La grande offensiva austriaca della Strafexpedition,
si abbattè sulle linee italiane il 15 maggio 1916, dopo durissimi
combattimenti, il Monte Fior cadde in mano austro-ungarica il 7
giugno 1916. Fu uno scontro particolarmente cruento e violento, nella
quale si immolarono i fanti della Brigata "Sassari" e gli
alpini dei Battaglioni "Monviso", "Monte Argentera",
"Val Maira" e "Morbegno" da una parte, i soldati
stiriani e sloveni del 27° Reggimento e bosniaci del 2° Reggimento
dall’altra: pochi metri di montagna persi e riacquistati, pochi giorni
per ritrovarsi al punto di partenza ma con perdite pesantissime. Due
settimane più tardi gli italiani infatti lo riconquistarono “senza
colpo ferire” poiché a sorpresa gli austriaci sgomberarono le
trincee: «Il ritiro delle truppe austriache avviene nel più
completo silenzio nella notte fra il 24 ed il 25. Il mattino del 25, le
prime pattuglie italiane inviate in avanscoperta notano un inspiegabile
silenzio, ed alla fine non riescono a capacitarsi di entrare nelle linee
austriache, aspramente difese per giorni, senza sparare un colpo».. La
"Sassari"" riprende perciò il Fior ed il Castelgomberto.
Questo singolare episodio fu possibile per il repentino mutamento
del quadro generale della battaglia; proprio il 25 giugno 1916 infatti,
grazie all’incrollabile resistenza delle nostre truppe sulla linea dei
monti Tondarecar e Badenecche, la grande offensiva della Strafexpedition
fu bloccata e gli austriaci dovettero ripiegare sulla linea di
resistenza Portule-Ortigara. Successivamente il gruppo delle Melette
fu nuovamente coinvolto da aspri combattimenti dopo la disfatta di
Caporetto, quando gli imperiali, nel novembre 1917, tentarono nuovamente
di sfondare il fronte dell’Altipiano e riuscirono a conquistare quasi
tutte le alture delle Melette. Nel gennaio 1918 però furono
definitivamente arrestati sulla linea dei monti Valbella, Col del Rosso,
Col d'Ecchele, con la battaglia dei Tre Monti. |
-
CARTOGRAFIA: | Ed. Tabacco 1:25000 foglio 050 - Asiago - Prealpi Venete |
Data escursione: | 23 febbraio 2014 |
IMPORTANTE:
Chi
affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della
propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate
si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è
stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare
preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli
autori declinano ogni eventuale responsabilità. Modalità per chiamare il Soccorso Alpino
ITALIA :
112
SLOVENIA: 112
AUSTRIA: 140