Panorama dal monte Forno CARAVANCHE - Salita con le ciaspole sul monte Forno (Dreiländereck - Peč) 1.508 m.

   Galleria di fotografie e descrizione della salita invernale con le ciaspole o racchette da neve sul monte Forno. La montagna è l'ultimo rilievo ad occidente della catena delle Caravanche (Karawanken) nelle Alpi di Carinzia e Slovenia (Alpi Orientali). Il monte Forno (Dreiländereck in tedesco - Peč in sloveno) è famoso, perchè sulla sua vetta si trova il punto preciso di confine fra tre stati: l'Italia, l'Austria e la Slovenia. Il capitello in legno della cima  è da molti anni il simbolo dell'unione e della fratellanza di tre popoli, punto d'incontro dei tre grandi ceppi linguistici d'Europa, un monumento alla speranza e alla convivenza. La sua invidiabile posizione offre un incredibile panorama, sulle vallate austriache della Drava e del Gail, sulle Alpi Carniche e sulle Alpi Giulie italiane e slovene. La nostra proposta sale sulla vetta del monte Forno dal versante italiano con un piccolo itinerario ad anello.

   ACCESSO Con l'autostrada A23 si raggiunge la cittadina di Tarvisio (UD) (ultima uscita in Italia prima del confine italo-austriaco). Dal centro dell'abitato si devia sulla SS 54 in direzione della frazione di Fusine in Valromana e si prosegue fino al confine di stato tra Italia e Slovenia, il Valico di Fusine-Rateče. 

   PERCORSO- Duecento metri prima di raggiungere il Valico di Fusine-Rateče 855 m., nei pressi della caserma della Guardia di Finanza, si parcheggia sulla sinistra. A fianco del muro di cinta destro della caserma, inizia il sentiero CAI N° 722. All'inizio si sale su strada forestale, attraverso prati aperti con vista sulla zona di confine, delle valli della Sava e della Planina e sulle Alpi Giulie. In prossimità di un cancelletto, a circa quota 1.008 m., si devia sulla sinistra per iniziare un lungo traverso in bosco, discretamente ripido. Al termine dalla diagonale si raggiunge la carrareccia che proviene dalla frazione di Poscolle (Fusine in Valromana). In breve si raggiungono alcuni stavoli alle pendici del monte Cavallar 1.350 m. Si prosegue in leggera discesa tagliando alcune solari radure per raggiungere una bellissima costruzione, isolata nel silenzio e nella pace della Foresta di Tarvisio: la Chiesa della Madonna della Neve 1.277 m.
  
L'escursione invernale continua, ancora in discesa,
ritornando sulla carrareccia principale, da questo punto l'itinerario raggiunge diversi incroci, dove bisogna fare molta attenzione alla segnaletica, per non perdere l'orientamento all'interno del fitto ed immacolato bosco. Raggiunto un primo bivio, si prosegue diritti, verso nord (sulla destra deviazione per il monte Coppa), mentre al successivo incrocio si devia a destra, per iniziare la salita finale del monte Forno. Alcuni dolci tornanti conducono ad una piccola radura, dove si trova il bivacco Senza Confini1 1.340 m. e all'ennesimo incrocio di carrarecce. Tralasciata la traccia verso il rifugio sloveno Planinski dom Tromeja e la traccia verso il monte Coppa (che utilizzeremo per la discesa), si continua la salita verso nord, con stretti tornanti che aiutano a superare il ripido versante nord-ovest della montagna.
   Nella fitta vegetazione del bosco, prima di raggiungere la vetta, s'incontrano alcuni grandi edifici, vecchie caserme e bunker. Sono la testimonianza delle opere del Vallo Alpino, il sistema di fortificazioni costruito nel periodo fascista, per proteggere l'Italia dai paesi confinanti e affidato alla Guardia alla Frontiera.
   Superate le opere militari, si esce dal bosco e attraverso un candido pendio si raggiunge la cima del
monte Forno (Dreiländereck - Peč) 1.508 m. Sulla vetta un bel capitello in pietra e legno celebra l'amicizia di tre stati, l'Italia, l'Austria e la Slovenia, con lingue e culture diverse, ma che su questa montagna hanno il loro punto d'incontro. La presenza di alcune gigantesche antenne non riescono a ridimensionare la bellezza dei panorami. Soprattutto dal versante austriaco con i rilievi del Dobratsch e della Gerlizen e le sottostanti vallate carinziane, nonchè le piccole alture circostanti raggiunte dagli impanti sciistici che salgono da Arnoldstein. In direzione sud, sul versante sloveno, al centro di un piccolo avvallamento si trova un nuovo monumento, realizzato nel 1994, sempre dedicato alla fratellanza e all'amicizia tra le nazioni. Bellissimo il panorama verso le Alpi Giulie slovene e italiane.

   DISCESA - La discesa si effettua lungo lo stesso itinerario della salita. Un'alternativa è rientrare a valle con un itinerario che gira intorno al monte Coppa. Rientrati al piccolo bivacco "Senza Confini 1" si trova il bivio che consente d'iniziare il giro in senso orario. Il percorso richiede buone capacità d'orientamento, poichè spesso la traccia non è battuta ed è anche poco segnata. Dal bivio dopo un'iniziale salita, la traccia prosegue tagliando il ripido versante est del monte, con spettacolari viste sulla Škrlatica. S'incontra un nuovo bunker e cippi del Demanio Militare che delimitavano il vecchio confine di Rapallo del 1922. Raggiunta una bella radura con una baita a quota 1.371 m. si scende velocemente per intercettare la lunga diagonale percorsa alla mattina, che rientra a valle, al punto di partenza del Valico di Fusine-Rateče 855 m.

  ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per le salite invernali in ambiente innevato: ciaspe, bastoncini, ghette, l'ARTVA, la pala e la sonda.

  DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - La salita invernale del monte Forno (Dreiländereck-Peč) sul versante italiano (sud) è facile, discretamente faticosa. La discesa alternativa con il giro del monte Coppa, può presentare problemi d'orientamento.
  

 

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  Salita con le ciaspole al monte Forno (Dreiländereck - Peč)      

 

 

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Tempi salita:   

 2,45 h.

Tempi discesa :

 2,00 h

Dislivello salita:       

 860 m. 

Dislivello discesa:       

 860 m. 

Difficoltà:                 

 facile 

Sviluppo:                 

 14 km. 
Data escursione:   20 dicembre 2020

CARTOGRAFIA

 - Ed. Tabacco Foglio 19 1:25.000  Alpi Giulie Occidentali
 - Ed. Tabacco Foglio 65 1:25.000  Alpi Giulie Orientali

Le Alpi Giulie 
Le Alpi Giulie 
 

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARTVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre !!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

Modalità per chiamare il Soccorso Alpino

ITALIA : 118

SLOVENIA: 112

AUSTRIA: 140

 

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