DOLOMITI - Escursione con le ciaspole ai Rifugi VAJOLET e PREUSS 

Galleria di fotografie dell'escursione invernale ai rifugi Vajolet e Preuss con le ciaspole, racchette da neve nel cuore del gruppo del Catinaccio, insuperabile castello roccioso delle Dolomiti. Il Catinaccio, "Rosengarten" come viene chiamato in tedesco, dal significato poetico: il giardino delle rose, deve la sua fama  all' impareggiabile bellezza delle tonalità di rosa che dipingono le sue pareti nell' ora del tramonto. Per questa sua caratteristica, l' enrosadira, ha fatto nascere molte leggende ladine, attorno alla figura del suo Re Laurino e del suo Regno. Il nome Catinaccio prende lo spunto dalla inconfondibile forma superiore della montagna più alta. A chi lo osserva da lontano o dai sentieri di avvicinamento ai due rifugi, dà proprio l'impressione di un  "catino" al centro di strutture rocciose. La salita con le ciaspole, racchette da neve, ai rifugi Preuss e Vajolet permette di avvicinarsi, alla Cima Catinaccio ed alle vicine Torri del Vajolet: uniche, slanciate, eleganti formazioni rocciose, simbolo del mondo dolomitico. E' la splendida conca di Gardeccia il cuore del Gruppo Catinaccio, leggermente defilata dalle aeree sciistiche, mantiene le sue prerogative di straordinario ambiente naturale,  integro e solitario. Non ancora raggiunta, per fortuna, dai servizi di taxi con le motoslitte, e con tutti i rifugi chiusi d'inverno, eccetto il rifugio Gardeccia, permette bellissime escursioni invernali, di godere in pace, di uno spettacolo mozzafiato, di procedere con le ciaspole in un paesaggio vergine. Sono i suoi panorami indimenticabili, la fonte inesauribile per la fotografia.

PERCORSO - Da Pera di Fassa 1400 m., o dalla frazione superiore di Muncion 1525 m., l'itinerario risale tutta la Val Vajolet, si segue una strada discretamente lunga e monotona, si attraversa il Pian di Pecei e si raggiunge la Gardeccia ed i suoi rifugi a quota 1950 m. Un' alternativa, (personalmente più interessante), prevede un itinerario con partenza dal Ciampediè. Questo pianoro intorno ai 2000 metri d'altezza, estrema propaggine ad est della catena delle Cigolade,  raggiungibile con una veloce funivia da Vigo di Fassa, consente di avere subito un bel colpo d'occhio sul Gruppo del Catinaccio e permette al ritorno, di sostare più a lungo dinnanzi ad una veduta tra le più spettacolari delle Alpi. Dal rifugio Ciampediè 1998 m. l'escursione con le ciaspole inizia subito in discesa, verso nord in un fitto bosco, lungo una traccia tortuosa e un pò ripida fino al Pian di Pecei 1810 m. (partenza di una seggiovia), quì si incrocia il sentiero che sale dalla Val di Fassa e si prosegue in salita lungo la Valle Vajolet. Lentamente, al diradare del bosco, il panorama si apre al cospetto del Catinaccio e delle Torri di Vajolet e raggiunge l'apoteosi nella conca della Gardeccia.

 I suoi candidi e dolci pendii invitano gli sci-alpinisti ad entusiasmanti discese, anche lo sci alpino aveva una volta qui uno skilift, che ormai è stato dismesso da anni, lontano com'è dai grandi caroselli sciistici, in questo modo,  la conca, rimane lontana dal turismo di massa invernale, isolata. Dal vallone, dove si trovano i tre rifugi Gardeccia, Stella Alpina e Catinaccio, si prosegue in direzione del sovrastante piano di Porte Negre (sentiero CAI 545). Dopo un primo tratto con pendenze dolci, l'itinerario s'inerpica sempre più ripido,  in direzione di un pulpito roccioso, si prosegue ai piedi dell'incredibile Torre Winkler, infine si sale, con un pò di fatica, un ultimo ripido gradino e si raggiunge il pian di Porte Negre dove sorgono i rifugi Vaiolet e Preuss 2243 m. L' ambiente naturale è bellissimo, i due rifugi sono dominati ad ovest dalle aguzze, slanciatissime Torri di Vajolet, sembrano voler toccare il cielo le ardite Torre Winkler, Torre Est e Punta Emma, a nord la Valle Vaiolet termina alle pendici del Catinaccio d'Antermoia, mentre verso sud il panorama, seguendo la valle, spazia su molti gruppi dolomitici, uno scenario unico.

DISCESA - Lungo lo stesso itinerario della salita. 

ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, l'ARVA, la pala e la sonda.

DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - L'escursione ai rifugi Vajolet e Preuss nelle Dolomiti, con le ciaspole, è facile.  E' vivamente sconsigliato dalla Gardeccia "tagliare" verso il Ciampediè lungo una traccia (sentiero estivo 540), poichè oltre ad attraversare le piste da sci , i versanti sono soggetti a frequenti valanghe. Sempre per chi rientra a Ciampediè, dal Pian dei Pecei si può salire l'ultimo tratto con l'omonima seggiovia.

 Vai alla galleria fotografica:

RIFUGIO PREUSS     

    Escursione con le ciaspole ai rifugi Vajolet e Preuss 

 

 

torna alla HOME PAGE di  LOGO MARASSIALP

Partenza da: Ciampediè Pera di Fassa
Tempo   salita: 2,30 h   3,30 h  
Tempo  discesa: 2,00 h  3,00 h 

Dislivello salita:       

650 m.  850 m. 

Dislivello discesa:

650 m. 

850 m. 

Difficoltà:       

facile  facile 
Note: Escursione lunga

Salita ai Rifugi VAJOLET e PREUSS Salita verso i rifugi Vajolet e Preuss 

Cartografia

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 06 Val di Fassa 

DATA escursione:

11 gennaio 2009 

RIFUGIO VAJOLET Il rifugio Vajolet
 

Altri link:

Escursioni invernali con le ciaspole nella zona della Val di Fassa  


IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it   

Modalità per chiamare il Soccorso Alpino

ITALIA : 118

SLOVENIA: 112

AUSTRIA: 140