La ciclopica parete del Sasso della Santa Croce DOLOMITI - Escursione con le ciaspole al rifugio Ospizio Santa Croce

Galleria di fotografie di un' escursione invernale con le ciaspole o racchette da neve al rifugio ospizio di Santa Croce, nelle Dolomiti. Una delle più belle e suggestive vallate ladine, nel cuore delle Dolomiti, è la Val Badia. Il suo confine naturale ad oriente, verso Cortina d'Ampezzo, è costituito da una ciclopica muraglia di dolomia, si tratta del Sasso della Croce (in ladino: Sas dla Crusc, in tedesco: Kreuzkofel) che domina la valle con una grandiosa parete verticale, alta quasi 900 metri. Si tratta di un'antichissima barriera corallina, ricca di fossili, ricercati e conosciuti fin dal milleottocento. Lungo la sua infinita cresta, la montagna conta diverse cime, la più famosa è il Monte Cavallo 2.907 m. mentre la più elevata è Cima Dieci 3.026 m. Alla base di questa straordinaria lastronata giallo-rossa, più di 500 anni fa, fu costruita una chiesetta, ed in seguito un ospizio per i pellegrini, oggi trasformato in rifugio alpino. Il Santuario di Santa Croce è stato fin dal giorno della sua consacrazione, meta di pellegrinaggi lungo innumerevoli sentieri che partivano dai vari paesi della Val Badia. Uno di questi inizia dai paesi di San Cassiano-La Villa e con un itinerario che si svolge ai piedi del Sasso della Croce, raggiunge il santuario e l'ospizio. D'inverno offre l'opportunità di effettuare una bellissima escursione con le ciaspole, con un percorso panoramico sopra la Val Badia, dominato dalle pareti rosa delle Dolomiti, che alla sera s'infiammano nei colori dell'enrosadira. La "ciaspolata" si svolge in un ambiente solitario e suggestivo, immerso nella magia che soltanto l'incantesimo della neve sa donare, un trionfo per la fotografia.

PERCORSO- Dal paese di La Villa in Val Badia si percorre la statale in direzione San Cassiano - Passo Falzarego, superato il ponte sul torrente la Gran Ega, si parcheggia l'automobile in prossimità del secondo tornante. Calzate le ciaspole inizia l'escursione, 1.420 m., una traccia (sentiero CAI 12) sale discretamente ripida attraverso i masi Cianins, Ciampidel e Vittur in direzione del bordo inferiore del bosco, alla base della colata ghiaiosa della Forcella de  Medesc.  Esiste un secondo punto di partenza, nel caso i pendii sopra La Villa avessero un manto nevoso insufficiente per ciaspolare, causa la loro esposizione a sud. Si continua con l'automobile, fino alla deviazione a sinistra per Rüdeferia, si prosegue la salita sulla strada secondaria con alcuni lunghi tornanti ed infine si parcheggia nelle vicinanze di una grande croce 1.563 m. La traccia inizia con un lungo rettilineo, (sentiero CAI 15) che in breve raggiunge il bosco. A quota 1.743 m. le due tracce si ricongiungono e proseguono con un'unica numerazione (15). L'itinerario continua in costante salita all'interno del bosco, si supera una radura dove fra gli alberi, i guardaboschi hanno installato una mangiatoia con il fieno per i caprioli. Mentre si sale in mezzo ad un bellissimo bosco di imponenti abeti e slanciati larici, alcuni balconi panoramici permettono d'ammirare l'intera sottostante Alta Badia, i gruppi dolomitici della Marmolada e del Sella, di fronte il Sassongher e l'altopiano della Gardenaccia. Dopo circa un' ora di salita, gli alberi iniziano a diradarsi e d'improvviso compare la spettacolare parete rosa del Sasso della Croce. La traccia da questo punto prosegue quasi orizzontale, le ciaspole battono una neve soffice lungo facili saliscendi, attraverso prati ed alpeggi, contornando rocce e piccoli gruppi di alberi, mentre il paesaggio continua ad essere eccezionale, a destra l'immensa parete che precipita dall'Alpe di Fanes, a sinistra il panorama infinito sulle Dolomiti della Val Badia. La prima stazione della Via Crucis annuncia che la meta è vicina, infatti in lontananza al di sopra delle punte degli abeti spunta il campanile del Santuario. In breve si seguono tutte le 14 stazioni e con un'ultima breve salita si raggiunge il rifugio Ospizio di Santa Croce 2.045 m. (Schutzhaus Heiligkreuz ) 

DISCESA - Lungo lo stesso itinerario della salita. Oppure si può effettuare un itinerario ad anello e rientrare a La Villa con una traccia (sentiero CAI 13) che taglia in diagonale tutto il bosco alla base del Sasso di Santa Croce, attraverso la malga di Pascentadus ed i masi di Costalta e Craciorara. 

ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, l'ARVA, la pala e la sonda.

DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - L'escursione invernale con le ciaspole o racchette da neve al Santuario di Santa Croce in Val Badia nelle Dolomiti è facile, da non sottovalutare, però, la lunghezza del percorso di circa 11 km.

 

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Chiesetta di Santa Croce  Escursione con le ciaspole al rifugio Sasso Croce       

 

 

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Tempi salita:   

 2,30 h.

Tempi discesa :

 2,15 h

Dislivello salita:       

 625 m. 

Dislivello discesa:       

 625 m. 

Difficoltà:                 

 facile 
Data escursione:   3 febbraio 2011

CARTOGRAFIA

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio  07 Alta Badia 

Santuario Santa Croce   

Breve storia del Santuario di Santa Croce. 

Le straordinarie caratteristiche ambientali invitarono sicuramente già in tempi antichissimi a considerare questo luogo un sito di culto pagano. In seguito, alcuni monaci iniziarono a costruire dall'anno 1010, proprio ai piedi della grandiosa parete del Sasso Croce, una isolata cappella. Il 18 maggio 1484 la prima chiesetta fu consacrata dal vescovo Konrad di Bressanone. Il campanile con le sue tre grandi campane fu costruito nel 17esimo secolo. Nel 1718 vicino alla chiesa fu costruito un altro edificio adibito ad ospizio per i pellegrini e abitazione per il sacrestano. Nel 1786 la chiesetta venne chiusa e sconsacrata dall'imperatore d'Austria. Successivamente cadde in rovina e fu utilizzata anche come ovile, soltanto l'amore dei pellegrini e dei valligiani, consentì in seguito, un parziale restauro ed il suo mantenimento decoroso. Nel 1840 la chiesa venne riaperta e fu riportata al Santuario la sacra immagine del Cristo, salvata precedentemente nella chiesa di San Leonardo. . Ai giorni nostri la chiesa è stata restaurata negli anni 1982/83 mentre il 17 giugno del 1984 è stato commemorato il giubileo dei 500 anni del Santuario. Oggi l'Ospizio è stato trasformato in rifugio alpino. 

Itinerario ai piedi del Sasso della Croce       

Altri link:

Escursioni invernali con le ciaspole nella zona dell'Alta Val Badia.

 

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it   

Modalità per chiamare il Soccorso Alpino

ITALIA : 118

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AUSTRIA: 140