Il rifugio Città di Carpi dominato dalla Cima Eötvös e dal Cadin di San Lucano DOLOMITI - Escursione con le ciaspole al rifugio CITTA' di CARPI

Galleria di fotografie dell'escursione invernale con le ciaspole al rifugio Città di Carpi. Facile e breve "ciaspolata" su strada battuta, lungo il versante meridionale del Gruppo dei Cadini di Misurina. L'itinerario offre panorami incantevoli sulle Marmarole, il Sorapis ed il Cristallo. L'escursione è particolarmente consigliata per il suo itinerario che si svolge sui versanti a meridione della montagna, sempre sul sole in caso di bella giornata. Le infinite distese innevate consentono a coloro che desiderano iniziare l'esperienza di camminare con le  racchette da neve, di immergersi in un'atmosfera magica e silenziosa, circondati da una natura incontaminata, fonte inesauribile per la fotografia.

PERCORSO- Da Cortina d'Ampezzo, superato il Passo Tre Croci si raggiunge il Lago di Misurina 1.754 m., parcheggiata l'auto nel piazzale della seggiovia Col de Varda, si calzano le ciaspole per iniziare l'escursione. Un largo sentiero (CAI 120) sale discretamente ripido all'interno di un bel bosco, e con stretti tornanti si alza di quota fino ad un bivio, a sx si prosegue verso il rifugio Col di Varda, mentre a dx inizia la bella strada forestale in direzione del rifugio Città di Carpi. Per i più pigri c'è la possibilità di salire con la seggiovia, e poi in discesa a fianco della pista raggiungere il bivio. L'itinerario prosegue in leggera discesa e dopo aver aggirato il Col de Varda, esce dal bosco e presenta uno straordinario panorama verso il Sorapiss e le selvagge Marmarole. Verso occidente il paesaggio è dominato dall'imponente struttura dolomitica del Cristallo. La stradina corre quasi orizzontale per un lungo tratto ai piedi dei Cadini di Misurina (Cadin della Neve), in seguito con un lungo semicerchio verso sinistra inizia a salire dolcemente in direzione dalla Forcella Maraia. Dall'ampio valico una breve salita consente di raggiungere il Rifugio Città di Carpi 2.130 m. Qui termina la traccia battuta e sicura, per coloro che amano camminare nella neve fresca, farinosa e soffice, c'è la possibilità di continuare l'escursione in direzione del Ciadin de le Pere. Superato il rifugio si prosegue sulle infinite distese del Pian de la Mussa incontro alle straordinarie guglie e pinnacoli dei Campanili Eötvös, Verzi, San Lucano e dei Gemelli. E' un'ambiente solitario e vergine, indicato però, soltanto ad escursionisti invernali esperti, in grado di valutare le condizioni della neve ed i potenziali pericoli che i pendii immacolati possono nascondere.

   Il rifugio Città di Carpi viene visitato anche durante una lunga traversata invernale: dal Lago di Misurina-rifugio Col di Varda-rifugio Città di Carpi-Malga Maraia-Tabià del Monego-Somprade

DISCESA - La discesa viene effettuata lungo lo stesso percorso di salita. 

ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette.

DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - La salita al rifugio Città di Carpi è una facile escursione invernale con le ciaspole, 

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    Escursione con le ciaspole al rifugio CITTA' di CARPI    

                                                                               

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Tempo salita: 1,30/2,00 h  
Tempo discesa: 1,15/1,30 h

Dislivello salita:       

430 m. 

Dislivello discesa:

430 m.  

Difficoltà:       

facile 

I Cadini I Cadini - versante sud

 

Cartografia

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 03 Cortina d'Ampez

DATA escursione: 29 gennaio 2011

 

 

Altri link:

Escursioni invernali con le ciaspole nella zona di Cortina d'Ampezzo

 

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARTVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

Modalità per chiamare il Soccorso Alpino

ITALIA : 118

SLOVENIA: 112

AUSTRIA: 140

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