Sasso delle Nove DOLOMITI - Escursione con le ciaspole all'anticima del monte Sasso delle Nove 2755 m. Gruppo FANES.

    Galleria di fotografie dell'escursione invernale con le ciaspole, racchette da neve, sul monte Sasso delle Nove. Il mitico Regno del Fanes, i cui misteriosi abitatori hanno ispirato fantastiche leggende, è inserito nel Parco Naturale di Fanes-Sennes-Braies il quale si estende dalla Val Badia alla Valle di Landro. Si trova nella parte meridionale del Parco ed è caratterizzato da estesi altipiani circondato e dominato da ripidi pareti dolomitiche. Cuore pulsante del Gruppo è l'Alpe di Fanes, grande e piccola, delimitata da una corona di vette come le Cunturines, Lavarella, le Punte di Fanes e le Cime di Furcia Rossa. A nord-ovest della stupenda conca dell'Alpe di Fanes si trova una grande bastionata calcarea, la cui parete sud è talmente liscia da sembrare un gigantesco specchio. Si tratta del Sasso delle Nove, la sua anticima a quota 2755 m. è una meta ambita per sci-alpinisti e amanti delle ciaspolate, straordinario punto panoramico su tutte le vette del Gruppo Fanes e sulle più importanti vette delle Dolomiti Orientali. Per visitare d'inverno il Regno del Fanes con le ciaspole, esistono diverse vie d'accesso, la più semplice sale dal rifugio Pederù (San Vigilio di Marebbe) ai rifugi Lavarella e Fanes (vedi escursione al rifugio Fanes da Pederù), altre più impegnative, permettono di percorrere tutta l'Alpe di Fanes da sud a nord dalla Val Badia (vedi escursione dalla località Armentarola) al rifugio Pederù in Val di Rudo. Per una visita completa del gruppo Fanes, è consigliato fare un pernottamento ai rifugi Lavarella o Fanes, in questo modo si possono effettuare due escursioni con le ciaspole, una dedicata alla traversata dell'Alpe e la seconda per la salita all'anticima del Sasso delle Nove.

    PERCORSO - Dal rifugio Lavarella 2042 m. inizia una traccia che sale con regolari serpentine sul sovrastante Pian di Salines (sentiero CAI 7). Raggiunto il candido e vergine altipiano, ad un bivio, si prosegue a destra, con una traccia che punta a nord in direzione del passo di S. Antonio (sentiero CAI 13). Traversato tutto il Pian di Salines, alle pendici del Monte Sasso Nove, a circa quota 2250 m. si raggiunge la base delle pareti del Monte Sella di Fanes, quì si abbandona la traccia e si prosegue in salita verso ovest (sinistra) sulla prima spalla del Sasso delle Nove. Con lunghi traversi si sale la prima parte del pendio con moderata pendenza, in seguito si procede con zig-zag più stretti, quando il pendio diventa più ripido. Raggiunta la prima spalla, si continua in direzione nord, lungo una ripida parete con tratti ghiacciati e rocce affioranti. Superato questo tratto, che è sicuramente il punto più critico dell'intera salita, si prosegue nuovamente in direzione ovest su facili e immacolati pendii in discreta pendenza. Con un pò di fatica, soprattutto per chi batte la traccia, si raggiunge l'ampia e soleggiata seconda spalla, proprio ai piedi della cresta affilata della vetta del Sasso delle Nove, impossibile da percorrere con le ciaspole. Dall'anticima del Sasso delle Nove 2755 m. la vista spazia a 360 gradi, si ammirano il Conturines, Lavarella, il Sasso delle Dieci, l'Alpe di Senes, la Croda del Becco, la Croda Rossa, il Cristallo, le Tre Cime, il Sorapiss, l'Antelao e le Tre Tofane, un panorama straordinario, un'emozione indimenticabile.

    DISCESA - La discesa dal Sasso delle Nove si svolge lungo l'itinerario di salita. La discesa dai rifugi Fanes-Lavarella viene effettuata verso il rifugio Pederù, per completare la traversata dell'Alpe di Fanes. Attenzione sono necessarie due automobili. Altrimenti lungo lo stesso itinerario della salita. 

    ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, ramponcini leggeri, l'ARVA, la pala e la sonda, utile la picozza.

   DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - La salita all'anticima del Sasso delle Nove è difficile, bisogna conoscere molto bene l'itinerario, ed è un'escursione da farsi soltanto con manto nevoso ben assestato. Ricordiamo infatti che sull'Alpe di Fanes, nonostante le condizioni ambientali siano ideali per le escursioni con le ciaspole,il pericolo di slavine è sempre presente. Non esistono pendii assolutamente sicuri, causa i venti assai mutevoli e la diversa consistenza della neve, che forma strati sovrapposti poco aderenti, si possono avere slittamenti di banchi nevosi praticamente in qualsiasi esposizione

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MONTI DI FANES

     Escursione con le ciaspole all'anticima del Sasso delle Nove nell'Alpe di Fanes    

 

 

                             

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All'anticima del Sasso delle Nove 2755 m.

Dislivello salita:       

 710 m. 

Dislivello discesa:

 710 m. 
Tempo salita:  2,45 h
Tempo discesa:  1,45 h

Difficoltà:       

 difficile

Note:

Escursione da farsi soltanto con manto nevoso ben assestato

Per la traversata sono necessarie due automobili

SALITA SASSO DELLE NOVE Salita al Sasso delle Nove 

CARTOGRAFIA

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio     03 Cortinna d'Ampezzo 

DATA escursione:

7 febbraio 2010 

ANTICIMA SASSO DELLE NOVE Arrivo sull'anticima (seconda spalla) del Sasso delle Nove

 

Altri link:

Escursioni invernali con le ciaspole nel Parco Naturale di Fanes,  Sennes e Braies 

 

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

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