Galleria di fotografie dell'escursione invernale con le ciaspole o racchette da neve al monte Sasso di Sesto e al rifugio Locatelli. Nel cuore delle Dolomiti di Sesto, tra i superbi gruppi dei Tre Scarperi, dei Rondoi-Baranci, di Cima Una e del Paterno, si pone il rifugio Locatelli. Famoso e frequentato in estate, d'inverno si trasforma in un luogo magico. La scenografia che lo circonda è fiabesca: dalle infinite distese di candida neve, modellate dal vento, si elevano le spettacolari formazioni dolomitiche, ricoperte da incredibili sculture di ghiaccio e neve, in un ambiente silenzioso e vergine. Nella stagione invernale si ritrova lontano dai caroselli sciistici e dalle strade, il suo isolamento è un piccolo segreto, conosciuto soltanto dagli sci-alpinisti e dagli amanti delle ciaspole. Sopra il rifugio si trova una modesta altura rocciosa, il Sasso di Sesto, da questo piccolo grandioso pulpito si ammira un affascinante panorama a 360° gradi, compresa una delle più incantevoli immagini delle Alpi: le Tre Cime di Lavaredo. Sono la massima espressione della bellezza delle Dolomiti, tre straordinarie vette che s'innalzano maestose da un immacolato altipiano che sembra un palcoscenico, una rappresentazione naturale unica, dove, eleganza, potenza e spettacolarità di dimensioni si fondono in un quadro indimenticabile.
(Qualche anno fa, avevamo realizzato un "grande sogno", salire al rifugio Locatelli d'inverno, per ammirare le pareti settentrionali delle Tre Cime di Lavaredo. Nella ripetizione dell'indimenticabile esperienza, abbiamo voluto mettere la classica "ciliegina sulla torta", salire il vicino Sasso di Sesto, per ammirare (se posiibile) un panorama ancora più ampio e dalla bellezza impareggiabile. ndr)
PERCORSO - Da Sesto in Val Pusteria si devia verso la Val Fiscalina (Fischleintal) fino al parcheggio (a pagamento) del Campo Fiscalino, 1.454 m. per continuare fino al Rifugio Fondovalle 1.526 m. (Talschlusshütte). Dal rifugio si prosegue con la traccia (sentiero CAI 102) che percorre tutta la Val Sassovecchio (Altensteinertal), risale il ripido pendio alla base del Crodon di San Candido e conduce sull’Alpe dei Piani (vedi descrizione itinerario salita invernale al Rifugio Locatelli).
L’altopiano si presenta come un mare bianco infinito, candido e vergine, dal quale a occidente, emergono due crode dolomitiche: la slanciata Torre di Toblin e il tozzo Sasso di Sesto. La traccia serpeggia tra avvallamenti e dossi, poi in lieve pendenza, si avvicina con un lungo percorso a semicerchio alla base delle due montagne. Abbandonata la traccia che prosegue verso il rifugio Locatelli, si devia a destra, per affrontare il pendio orientale che sale all’insellatura tra la Torre di Toblin e il Sasso di Sesto. Passo dopo passo, la bellezza del posto fa dimenticare la stanchezza e la fatica, rimane da percorrere una larga e aerea cresta che sale dolcemente, tra ripidi pendii, verso il cupolone finale della vetta. E' un'emozione immensa raggiungere la vetta del Sasso di Sesto 2.539 metri. il panorama è straordinario, grazie alla quota raggiunta (e forse per l'euforia) sembra che tutte le cattedrali dolomitiche siano alla nostra altezza: il Paterno, la Croda dei Toni, i Tre Scarperi, la Croda e la Rocca dei Baranci, la Croda dei Rondoi, il monte Piana, il Cristallo, ma soprattutto di fronte, eleganti e superbe, le Tre Cime di Lavaredo.
Dalla vetta si scende lungo lo stesso percorso della salita, raggiunta l'insellatura, si effettua un lungo traverso a destra per raggiungere la Forcella Toblin e il rifugio Antonio Locatelli 2.405 m. (Drei Zinnenhütte). Davanti alla Cappella degli alpini, immersi nella bellezza dei panorami dolomitici, si rimane increduli a immaginare che tanta magia e poesia possano esser state sconvolte dalle vicende della Prima Guerra Mondiale che qui, cent'anni fa, fu aspramente combattuta.
DISCESA - Lungo lo stesso itinerario della salita.
ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, ramponcini leggeri, l'ARTVA, la pala e la sonda.
DESCRIZIONE
DIFFICOLTA' - L'escursione
con le ciaspole sulle Dolomiti, con la salita al Sasso di Sesto e la
visita del rifugio Locatelli è difficile. Il
percorso non presenta passaggi tecnici di particolare difficoltà, ma
per la lunghezza dell'itinerario, il dislivello e qualche tratto
"delicato", è nel complesso da considerarsi molto impegnativo.
ll
tratto mediano della salita della Val Sassovecchio, può
essere interessato dal pericolo valanghe, a causa del versante
meridionale, esposto al sole, del Crodon di San Candido, ripido ed erboso, che se
carico di neve non
assestata, nelle ore più calde può generare lo scivolamento verso
valle del manto nevoso.
Tempo salita: | 3,50 h |
Tempo discesa: | 2,00 h |
Dislivello salita: |
1.085 m. |
Dislivello discesa: |
1.085 m. |
Difficoltà: |
difficile |
Lunghezza itinerario: |
c.a. 16 km. andata/ritorno |
Il monte Paterno e le Tre Cime di Lavaredo
Cartografia |
Ed. Tabacco 1:25.000 Foglio 10 Dolomiti di Sesto |
DATA escursione: |
10 febbraio 2018 |
La cappella degli alpini, il rifugio Locatelli e il Paterno
Altri link:
Escursioni invernali con le
ciaspole
nella Dolomiti di Sesto
IMPORTANTE:
Chi
affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base
della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni
riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui
l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna
pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità
dell’itinerario. Gli
autori declinano ogni eventuale responsabilità. |
Modalità per chiamare il Soccorso Alpino |
ITALIA : 118 |
SLOVENIA: 112 |
AUSTRIA: 140 |
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