L'aguzza vetta del monte CORVO ALTO dalla forcella Giau DOLOMITI - Escursione invernale con le ciaspole al  monte CORVO ALTO - MONDEVAL 2.455 m.

Galleria di fotografie di un' escursione invernale nelle Dolomiti, con le ciaspole o racchette da neve al monte Corvo Alto o MondevalAlcune cime che fanno da cornice alla conca di  Cortina d'Ampezzo, in direzione sud-ovest, hanno una caratteristica in comune: la loro struttura rocciosa. Sono infatti tutte antichissime barriere coralline o bancate di lava e tufo, e per questo motivo hanno i versanti a nord costituiti da lunghi pendii con pendenza dolce, mentre i versanti a sud precipitano con verticali pareti. Grazie a questa particolare morfologia, offrono la possibilità di effettuare bellissime "ciaspolate" con le racchette da neve,  lungo itinerari molto panoramici, che consentono di raggiungere le vette. Tra queste montagne troviamo il Nuvolau, il monte Formin ed il Corvo Alto chiamato anche monte Mondeval. Il Corvo Alto è la cima principale che delimita a meridione l'altopiano di Mondeval racchiuso tra il monte Pelmo e il monte Formin. Si tratta di un' ampio pianoro in quota, luogo di grande interesse geologico e storico, legato alla scoperta di un sito archeologico preistorico. Nel 1985, al riparo di un grosso masso erratico, fu trovata una sepoltura di un uomo di epoca mesolitica con tutto il suo corredo funerario, risalente a circa 8000 anni fa. D'inverno l'altopiano rimane solitario, di grande suggestione paesaggistica, lontano dai caroselli sciistici della "Perla delle Dolomiti", sono proprio queste sue caratteristiche ad invitare gli appassionati più avventurosi di ciaspole, a salire la sua immacolata vetta, circondata da immense distese di neve vergine, immersa nel silenzio e nella bellezza incontaminata delle Dolomiti. Infine alla sera si assiste allo straordinario spettacolo del tramonto sulle Dolomiti: l'enrosadira. Trionfo per la fotografia.

PERCORSO- Da Cortina d'Ampezzo si sale in direzione del Passo Giau. Pochi tornanti prima del passo, si parcheggia a destra in un piccolo slargo della strada, di solito sgombro da neve. Calzate le ciaspole inizia l'escursione a quota 2.025 m., una serie di tabelle indicano l'itinerario da seguire (sentiero CAI 436), in direzione di un ampio avvallamento che conduce alla ben identificabile e sovrastante Forcella Giau. Dopo un tratto quasi pianeggiante al centro del vallone, lentamente la traccia volge a sinistra ed inizia a salire sempre più ripida sotto la muraglia della verticale parete nord del Monte Lastroni de Formin. Si sale con regolari serpentine in mezzo a grossi massi in un'ambiente molto suggestivo, con un bellissimo panorama verso le Tofane, la Croda Rossa e la slanciata Ra Gusela. L'ultimo traverso prima della forcella può talvolta essere delicato, per la presenza di ghiaccio ed una discreta esposizione. In questo caso è consigliabile salire direttamente prima del traverso, raggiungere la cresta che domina il valico ed infine scendere senza difficoltà alla Forcella Giau 2.360 m. Il colpo d'occhio dalla forcella è straordinario, l'Alpe di Mondeval si presenta come un mare immacolato e scintillante, dominato dalla mole inconfondibile del monte Pelmo, mentre a destra si ammira il dolce profilo del monte Corvo Alto. Superata la forcella si scende verso il catino della casera Mondeval di sopra, la neve è fantastica, farinosa e soffice, una gioia per le ciaspole, si prosegue tenendosi sulla destra fino al lago delle Baste 2.281 m. (in inverno è ghiacciato e coperto di neve). Dall'avvallamento del laghetto, lasciata la traccia che si dirige verso la forcella Ambrizzola e il rifugio Palmieri, si sale a destra per il candido pendio che risale con percorso non obbligato la parete nord del Corvo Alto. Con regolari serpentine si prosegue sulla larga dorsale settentrionale, fino all'ultimo tratto quando il pendio si fa più ripido e termina con una stretta crestina sulla vetta del Corvo Alto - monte Mondeval a 2.455 metri. Dalla vetta panorama indimenticabile. Attenzione ai cornicioni nevosi creati dal vento sulla cima. 

DISCESA - Lungo lo stesso itinerario di salita. 

ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, l'ARVA, la pala e la sonda.

DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - La salita con le ciaspole al monte Corvo Alto - Mondeval è di media difficoltà. Bisogna prestare particolare attenzione sul traverso prima della Forcella Giau, dove la pendenza del pendio non è trascurabile, inoltre bisogna muoversi con cautela sulla cima del Corvo Alto dove cornicioni nevosi nascondono le verticali pareti che precipitano sulla Val Fiorentina. Infine è necessario considerare la morfologia del pendio finale, ripido e privo di vegetazione, soggetto dopo grandi nevicate al distacco spontaneo di valanghe. L'esposizione a sud consente però un rapido assestamento della neve, la verifica in loco è possibile già dalla forcella Giau.

 Vai alla galleria di fotografie: 

Salita al Corvo Alto

       

    Escursione con le ciaspole al monte CORVO ALTO    

 

                                 

                                              

 torna alla HOME PAGE di  LOGO MARASSIALP

Tempo salita: 2,15 h  
Tempo discesa: 1,45 h

Dislivello salita:       

600 m. 

Dislivello discesa:

600 m.  

Difficoltà:       

media 

Salita alla Forcella GIAU Salita alla forcella Giau, verso le Tofane

 

Cartografia

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 03 Cortina d'A.

DATA escursione:

5 febbraio 2011 

L'Alpe di Mondeval L'Alpe di Mondeval

 

Altri link:

Escursioni invernali con le ciaspole nella zona di Cortina d'Ampezzo

 

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

Modalità per chiamare il Soccorso Alpino

ITALIA : 118

SLOVENIA: 112

AUSTRIA: 140