Salita al Sasso delle Nove DOLOMITI - Escursione con le ciaspole al monte Castello e al Bivacco della Pace 2.770 m. 

    Galleria di fotografie e descrizione dell'escursione invernale con le ciaspole o racchette da neve al Bivacco della Pace, ai piedi del monte Castello. La bellissima Alpe di Fanes inserita nel Parco Naturale di Fanes-Sennes-Braies, confina ad est con le Dolomiti di Cortina, attraverso una catena di montagne che sovrastano la lunga e profonda Val Travenanzes: il Vallon Bianco, le Cime di Furcia Rossa, il monte Castello, il monte Casale, il monte Cavallo e a terminare le Punte di Fanes. Questa lunga cresta di vette fu coinvolta durante la Prima Guerra Mondiale, quando faceva parte della seconda linea difensiva austro-ungarica e fu ampiamente fortificata con gallerie, caverne, sentieri d’arroccamento e baracche per il ricovero dei soldati. Quest’ultime nel corso dei decenni sono andate perdute, soltanto una fu parzialmente recuperata, ai piedi del monte Castello, vicino all’arrivo della più lunga teleferica di guerra delle Dolomiti. Oggi la struttura ricostruita è adibita a ricovero, con il nome di Bivacco della Pace, è la meta di un’impegnativa escursione invernale.

    PERCORSO - Dai rifugi dell'Alpe di Fanes 2.060 m., si sale con una facile carrareccia fino al passo di Limo 2.174 m. (CAI  11), dove la vista spazia su tutti i gruppi dolomitici che fanno da cornice all’altopiano. Superato il lago ghiacciato, si segue la traccia in leggera discesa verso il rifugio Malga di Fanes Grande (Utia de Gran Fanes), chiuso d’inverno. Il paesaggio è straordinario, si "ciaspola" in un ambiente con neve vergine, con le sontuose pareti del Piz Counturines che dominano il paesaggio. Superata la malga, si prosegue per alcune centinaia di metri sulla traccia in direzione del Passo Tadèga, fino a un incrocio, dove alcune tabelle indicano, a sx, il sentiero per il Bivacco della Pace (CAI 17).  La traccia sale, con pendenza moderata, tra candidi dossi, attraversa un rado boschetto, fino a un nuovo bivio, dove si abbandona il segnavia VB (che conduce a sinistra alla ferrata di Furcia Rossa) per proseguire a destra, sempre sul sentiero (CAI 17), che permette d’entrare nell’immacolato e selvaggio Vallòn Bianco. Lunghe serpentine consentono di salire il solitario vallone racchiuso fra le cime della Furcia Rossa e del Ciampestrin e raggiungere i resti di un’antichissima frana caratterizzata da enormi massi. Con attenzione si supera il piccolo labirinto di macigni e mantenendo la destra si arriva a una conca, dove è possibile fare una breve pausa per ammirare lo splendido panorama verso nord sull’Alpe di Fanes. Da questo punto si può anche osservare tutto l’itinerario che rimane da percorrere in salita, per raggiungere il bivacco. La traccia prosegue con moderata pendenza nella parte superiore del vallone, per poi diventare discretamente ripida nella parte finale, quando una serie di ripidi zig-zag, conduce alla base dell’ardito torrione del Monte Castello, alla cui base si trova il Bivacco della Pace 2.770 m. 

    E’ consigliabile, se le condizioni del manto nevoso lo consentono, continuare a salire ancora un centinaio di metri per raggiungere uno straordinario punto panoramico. Si aggira sul davanti il bivacco e si prosegue in direzione del monte Casale, verso una serie di caratteristici pinnacoli. Una traccia esposta, (attenzione !!) conduce in mezzo a numerosi resti di postazioni della Prima Guerra Mondiale, tra cui le fondamenta della stazione terminale della teleferica austriaca. Superata un’ampia caverna, si contorna a destra il monte Castello, per raggiungere una piccola forcella da dove si ammira una vista mozzafiato sulle tre Tofane e sulla profondissima Val Travenanzes, uno degli scenari più belli di tutte le Dolomiti.

    DISCESA - La discesa si svolge lungo l'itinerario di salita.

    ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, ramponcini leggeri, l'ARVA, la pala e la sonda.

   DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - La salita invernale con le ciaspole al Bivacco della Pace, ai piedi del monte Castello è un'escursione di media difficoltà, ma lunga. L’itinerario, con il bel tempo, non presenta problemi d’orientamento, l’unico punto delicato si trova dopo il Passo di Limo, lungo la discesa a Malga di Fanes Grande, dove i pendii a ovest possono essere interessati dal pericolo valanghe. Alcune foto sono degli amici Ondina Benvenuti e Carmine Griotti. 

 Vai alla galleria di fotografie:

 

     Escursione con le ciaspole al monte Castello e Bivacco della Pace     

 

                             

All'anticima del Sasso delle Nove 2755 m.

Dislivello salita:       

 750 m. 

Dislivello discesa:

 750 m. 
Tempo salita:  3,30 h
Tempo discesa:  2,30 h

Difficoltà:       

 difficile

Note:

Escursione lunga 

Salita al monte Castello e Bivacco della Pace Salita al monte Castello e Bivacco della Pace 

CARTOGRAFIA

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio     07 Alta Badia 

DATA escursione:

11 marzo 2016 

Il Bivacco della Pace ed il monte Castello Arrivo al Bivacco della Pace ai piedi del monte Castello


Altri link:

Escursioni invernali con le ciaspole nel Parco Naturale di Fanes,  Sennes e Braies 


IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

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