DOLOMITI - Escursione con le ciaspole alla MARMOLADA di ROCCA 3309 m.

Galleria di fotografie dell'escursione invernale con le ciaspole, racchette da neve, alla MARMOLADA "la Regina delle Dolomiti".  E' la montagna più alta di questo straordinario gruppo alpino, si colloca al centro delle sue vette, ed è quella che presenta il ghiacciaio più esteso. La Marmolada è la montagna ideale per gli sciatori e per gli sci-alpinisti, ma in questi ultimi anni è diventata anche una meta ambita per gli amanti delle "ciaspe". L' escursione invernale alla Marmolada di Rocca,  con le ciaspole, è consigliata effettuarla ad inizio o fine stagione, quando la funivia che sale da Malga Ciapela è chiusa, per evitare di ritrovarsi sulla cresta della cima, in compagnia di un esercito di sciatori e snowbordisti scatenati. Il tracciato della salita e della discesa, rimane comunque lontano dalla pista di sci alpino, ma la gioia dell' arrivo in cima, può perdere un pò di fascino in presenza di tanti turisti arrivati senza fatica, sulla vetta con la funivia. La Marmolada di Rocca viene preferita, alla sorella Marmolada di Penia (più alta di 34 m.), soprattutto perchè presenta un  tracciato più sicuro. Le due famose vette, devono il loro nome, ai due paesi delle rispettive vicine vallate: Penia di Fassa e Rocca Pietore.

PERCORSO - Dal Lago di Fedaia 2070 m. si sale al rifugio Pian dei Fiacconi 2626 m., (possibilità di utilizzare la bidonvia, aperta fino a primavera inoltrata). L'ascensione alla Marmolada di Rocca con le racchette da neve, avviene lungo l'itinerario seguito da Paul Grohmann nel 1864 durante la prima conquista della montagna. Dal rifugio Pian dei Fiacconi l'escursione con le ciaspole inizia in direzione nord, lungo una traccia, generalmente ben visibile per l'elevato numero di frequentatori, che sale monotona con infiniti zigzag sulla neve verso la terrazza sommitale. Raggiunta la cresta, la si traversa verso ovest con facilità, ma anche con prudenza, perchè se da una parte c'è lo scivolo più ripido del ghiacciaio, dall'altra, stupende cornici nevose nascondono l'abisso della parete sud, che precipita per 800 metri. Alla fine presso un piccolo laghetto glaciale si sale in breve alla vetta della Marmolada di Rocca 3309 m. ( solo se le condizioni di neve/ghiaccio lo consentono). Il panorama ovviamente è straordinario, il paradiso della fotografia.

DISCESA - Si svolge lungo l'itinerario di salita. Si possono "tagliare" le serpentine sulla neve, valutando però con attenzione la presenza di ghiaccio e l'inclinazione del pendio.

ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, ramponcini leggeri, l'ARVA, la pala e la sonda.. Consigliata la piccozza .

DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - La salita sulle Dolomiti, alla Marmolada di Rocca con le racchette da neve, ciaspole, non presenta difficoltà tecniche, ma richiede comunque il massimo impegno, per le particolari condizioni del percorso: l' altitudine (dai 2600 ai 3300 metri), l'esposizione sulla cresta della parete sud e la presenza di placche di ghiaccio. Da non escludere , viste le quote raggiunte, anche un possibile improvviso peggioramento del tempo. 

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MARMOLADA     

  Escursione con le ciaspole sulla MARMOLADA    

         

 

                                            

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da Pian dei Fiacconi

da Fedaia

Tempo salita: 2,30 h   4,00 h  
Tempo discesa: 2,00 h 3,00 h

Dislivello salita:       

700 m.  1280 m. 

Dislivello discesa:

700 m. 

1280 m. 

Difficoltà:       

media media

Note:

Gita da farsi ad inizio/fine stagione, con funivia Marmolada CHIUSA

SALITA ALLA MARMOLADA di ROCCA Salita alla Marmolada di Rocca 

CARTOGRAFIA

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 06 Val di Fassa 

DATA escursione:

3 maggio 2008 

CORNICI SULLA MARMOLADA DI ROCCA Cornici sulla cresta della Marmolada di Rocca
 

Altri link:

Escursioni invernali con le ciaspole nella zona della Val di Fassa  


IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

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