Le ODLE DOLOMITI - Escursione invernale con le ciaspole al rifugio Malga Glatsch in Val di Funes

    Galleria di fotografie di un' escursione invernale nelle Dolomiti, con le ciaspole o racchette da neve al rifugio Malga GlatschNell'affascinante paesaggio dolomitico dell'Alto Adige, si trova un piccolo tesoro nascosto fra alte vette: la Val di Funes, (in tedesco Villnößtal) una piccola valle ai piedi dei monti pallidi, tranquilla e suggestiva. Si colloca all'interno del Parco Naturale Puez-Odle. I suoi infiniti prati si trasformano nella stagione invernale in candide distese di neve farinosa, un paradiso per gli appassionati delle racchette da neve o ciaspe. La Val di Funes è dominata dalle Odle uno dei più suggestivi gruppi dolomitici, una antichissima barriera corallina forgiata nel tempo dall'acqua, dal vento e dal ghiaccio, che oggi si presenta come un'affascinante catena rocciosa ricca di pinnacoli, torri e vette aguzze. Ai suoi piedi, in corrispondenza della testa della valle, si trovano diverse malghe e rifugi che consentono facili e brevi "ciaspolate" in un ambiente solitario e tranquillo, lontano da strade ed impianti sciistici, inserito in una natura incontaminata, circondato da un'atmosfera magica e silenziosa, che soltanto l'incantesimo della neve riesce a donare sulle Dolomiti. Un paradiso per gli amanti della montagna che ha dato i natali al grande alpinista Reinhold Messner.

    PERCORSO- Dall'autostrada del Brennero (A22) si esce al casello di Chiusa. Dopo pochi chilometri in direzione Bressanone si devia per la Val di Funes. Entrati nella valle si attraversano i paesini di Tiso, San Pietro e Santa Madallena, si continua a salire lungo una strada più tortuosa e stretta che termina nel parcheggio di Malga Zannes 1.685 m. (Zanser Alm). Calzate le ciaspole si attraversa un ponticello e si raggiunge un parcheggio superiore. Da quì inizia una carrareccia (sentiero CAI 36) che sale in leggera pendenza attraverso un bel bosco. Lentamente, sopra le punte degli abeti, si scoprono le prime pareti a strapiombo e gli spuntoni di roccia delle Dolomiti, la visione accompagna i successivi stretti tornanti fino a raggiungere le alte praterie dove la spettacolare catena delle Odle svetta imponente da un candido manto bianco. In breve si raggiunge la Malga Glatsch 1.902 m.

    Da questa malga, se i sentierini sono "battuti", è possibile proseguire verso altri rifugi come la Geisler Alm, il rifugio delle Odle o la Gampen Alm, lungo facili itinerari ad anello, oppure si può percorrere un tratto del sentiero Adolf-Munkel. La nostra escursione, a causa di precedenti copiose nevicate, si è limitata a questo breve tratto, infatti la fatica per "battere" la nuova traccia, con la neve fresca, è stata più che sufficiente (ndr).

    DISCESA - Lungo lo stesso itinerario di salita. 

    ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, l'ARVA, la pala e la sonda.

    DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - La salita con le ciaspole alla Malga GLatsch è facile.

 

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    Escursione con le ciaspole alla Malga Glatsch    

 

                                 

                                              

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Tempo salita: 1,00 h  
Tempo discesa: 0,45 h

Dislivello salita:       

220 m. 

Dislivello discesa:

220 m.  

Difficoltà:       

facile 

Le Odle dalla Val di Funes Le Odle dalla Val di Funes

 

Cartografia

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 30 Val di Funes

DATA escursione:

6 marzo 2012 

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

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