Galleria di fotografie dell'escursione invernale con le ciaspole o racchette da neve dal rifugio Aquileia alla forcella Forada, passando per il rifugio Città di Fiume. Piccolo valico che mette in collegamento la Val Fiorentina con la Val Boite. Facile e breve "ciaspolata" ai piedi delle imponenti pareti nord-occidentali del Pelmo, con superbi panorami, sui gruppi dolomitici del Civetta, della Marmolada e, raggiunta la forcella, sulle Dolomiti ampezzane con il Gruppo del Sorapiss. La salita è indicata a coloro che desiderano iniziare l'esperienza di camminare con le ciaspole, nei meravigliosi paesaggi invernali che l'incantesimo della neve crea in montagna.
(Qualche anno fa, avevamo effettuato la salita al rifugio Città di Fiume, dopo una copiosa e affascinante nevicata, nella ripetizione dell'esperienza abbiamo pensato ad un itinerario ad anello, leggermente più lungo, con partenza dal rifugio Aquileia e salita alla vicina forcella Forada, ndr)
ACCESSO - Il Passo Staulanza è il punto di riferimento per iniziare questa simpatica "ciaspolata", si tratta di un importante valico di collegamento tra la Val Fiorentina e la Val di Zoldo. Dal Passo si scendono i tornanti della S.S. n 251 in direzione di Selva di Cadore e si parcheggia in prossimità della baita Flora Alpina 1.516 m.
PERCORSO-
Dalla baita si continua a piedi su strada asfaltata e superato il campeggio Cadore si
raggiunge la bella conca prativa dove si trova il rifugio Aquileia
1.583 m. Ammirata la chiesetta alpina di San Maurizio, dedicata ai
caduti di tutte le guerre, si prosegue su una panoramica carrareccia che
conduce, attraverso un tratto ripido nel bosco, alla malga Fiorentina
1.799 m. antico alpeggio degli abitanti di San Vito di Cadore.
L'itinerario continua su stradina sterrata (sentiero CAI
467) in un
rado bosco di larici e dopo un paio di lunghi
tornanti raggiunge il rifugio Città di Fiume 1.918 m. Straordinaria la
vista sui possenti Pelmo e Pelmetto, sulle loro maestose pareti, sul suo
aspetto di enorme trono, chiamato per questo motivo in dialetto veneto, "el
Caregòn de 'l Pareterno" (il trono del Padreterno).
Dal rifugio si prosegue, seguendo le abbondanti indicazioni, verso est.
Imboccata la traccia (sentiero CAI
480) si
continua in leggera salita ed in circa trenta minuti si raggiunge la
forcella Forada 1.977 m. All'ombra dell'imponente Pelmo, la piccola
forcella sempre abbondantemente coperta di neve d'inverno, offre un
bellissimo colpo d'occhio sul Gruppo Sorapiss, la Punta del Sorapiss, la
Croda Marcora, la Cima Bel Prà e la Cima Scoter.
DISCESA - Si ritorna indietro lungo lo stesso percorso di salita fino al rifugio Città di Fiume e a seguire alla malga Fiorentina. Da questo punto si continua in discesa sulla strada sterrata (sentiero CAI 467) fino all'ampio parcheggio in prossimità del terzo tornante della S.S. n 251 che sale da Selva di Cadore. Si continua lungo la strada fino alla Baita Flora Alpina a conclusione del piccolo itinerario ad anello.
ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, l'ARTVA, la pala e la sonda, utili anche i ramponcini.
DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - La salita dal rifugio Aquileia alla forcella Forada, via rifugio Città di Fiume, è una facile escursione invernale con le ciaspole,
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alla galleria di fotografie:
Escursione
con
le ciaspole alla
forcella FORADA dal rifugio Aquileia
Tempo salita: | 1,45 h |
Tempo discesa: | 1,30 h |
Dislivello salita: |
460 m. |
Dislivello discesa: |
460 m. |
Difficoltà: |
facile |
Forcella Forada sommersa dalla neve
Cartografia |
Ed. Tabacco 1:25.000 Foglio 015 Marmolada-Civetta-Pelmo |
DATA escursione: |
9 gennaio 2020 |
Altri link: Escursioni invernali con le ciaspole nelle Dolomiti della Val di Zoldo |
IMPORTANTE:
Chi
affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base
della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni
riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui
l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna
pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità
dell’itinerario. Gli
autori declinano ogni eventuale responsabilità. |
Modalità per chiamare il Soccorso Alpino |
ITALIA : 118 |
SLOVENIA: 112 |
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