Il Caposaldo d'Artiglieria italiana di Cima Gallina  DOLOMITI - Escursione con le ciaspole alla postazione della Grande Guerra di Cima Gallina 2.322 m. 

     Galleria di fotografie dell'escursione invernale alla Cima Gallina con le ciaspole o racchette da neve. L'importante valico alpino del Passo Falzarego, che unisce la Conca Ampezzana con l'Alto Cordevole e la Val Badia, è circondato da una cornice di superbe cime dolomitiche. Dal punto di vista storico, furono tutte coinvolte durante la Prima Guerra Mondiale A settentrione del Passo si trova il Gruppo di Fanis con il famoso monte Lagazuoi, una delle montagne più contese del fronte dolomitico, teatro di aspri scontri tra gli alpini e i kaiserjäger austriaci, mentre a meridione si trova una cresta di aguzze vette, che costituivano la seconda linea italiana del fronte. Montagne famose, quali il Nuvolau, l'Averau e le Cinque Torri, che per la loro straordinaria posizione panoramica furono utilizzate quali caposaldi d'artiglieria e di osservatori. L'ultima montagna di questa catena, che con regolari lastronate degrada verso il Falzarego, è la Croda Negra o Punta Gallina 2.518 m. In tempi recenti, grazie all'ammirevole lavoro di alcuni volontari, sono stati ricostruiti alcuni manufatti militari dell'avamposto italiano d'artiglieria a Cima Gallina 2.322 m., sull'anticima dell'omonima vetta principale. 

    Interessante escursione storica a cui bisogna sommare la bellezza del paesaggio e gli scorci panoramici su alcune delle più belle vette delle Dolomiti.

    ACCESSO - Punto di partenza dell'escursione è il Passo Falzarego.  Il valico dolomitico si raggiunge da tre vallate: da Cortina d'Ampezzo con la statale 48 (Strada delle Dolomiti),  dalla Val Cordevole (paese di Andraz) e infine, attraverso il Passo di Valparola, dalla Val Badia (paese di San Cassiano).

    ITINERARIO - L'escursione invernale con le ciaspole inizia dal Rifugio Col Gallina 2.055 m. (ampio parcheggio un chilometro prima del Passo Falzarego, versante Cortina d'Ampezzo) All'inizio si segue la pista da sci che porta verso il Passo, raggiunta una grande tabella segnavia, si devia a sinistra per iniziare la salita, seguendo su traccia attigua o sul bordo, la pista da sci n° 4 (Falzarego). Lentamente alternando dolci pendii a tratti leggermente ripidi, si raggiunge la stazione d'arrivo dello skilift Col Gallina. Straordinario panorama verso il Sasso di Stria, il Lagazuoi, le Torri Falzarego, le Tofane e il Passo Valparola. Si prosegue in falsopiano verso la forcella di collegamento tra la Croda Negra e la Cima Gallina. Una serie stupenda di guglie, pinnacoli e torri segnalano la cresta finale che precipita sui sottostanti prati di Pra da Pontin. Bellissima vista verso il monte Civetta, le Pale di San Martino e la Marmolada. Dalla forcella (croce di legno) si devia a destra, si aggira lo sperone roccioso del versante orientale di Cima Gallina 2.322 m. e si raggiunge il caposaldo di artiglieria italiana della Grande Guerra 1915-18. La postazione italiana era dotato di alloggi, in baracca ed in caverna, per ufficiali e soldati, una batteria di artiglieria, ed un osservatorio. La batteria di cannoni era puntata verso le posizioni austriache del Lagazuoi e del Col dei Bos. 

  Oggi, grazie al lodevole lavoro di alcuni volontari, è stata ricostruita una baracca all'esterno ed una in caverna, inoltre sono state ripristinate le gallerie di collegamento e il posto d'osservazione. Il sito per motivi di sicurezza è chiuso, si può visitare (a pagamento) prendendo contatto con il gestore del Rifugio Col Gallina.

    DISCESA - Si ritorna per lo stesso itinerario della salita all'arrivo dello skilift Col Gallina, e si segue in discesa la pista di sci alpino n° 7 (Limides) che velocemente rientra al Rifugio Col Gallina.

    ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, l'ARVA, la pala e la sonda. 

    DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - La salita con le ciaspole alla postazione d'artiglieria di Cima Gallina, seguendo le piste di sci alpino, è facile. Bisogna però fare attenzione in prossimità della baracca, poichè il manufatto militare restaurato, si affaccia a strapiombo sulle sottostanti vallate con ripidi dirupi. 

 Vai alla galleria fotografica: Escursione storica con le ciaspole alla Cima Gallina 

 

 

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Tempo salita :

Tempo  discesa:

Dislivello salita:  

Dislivello discesa:

Difficoltà: 

    1,30 h  

    1,00 h  

    300 m. 

    300 m. 

    facile

Note:

Attenzione alle trincee ricoperte dalla neve.

La baracca degli alpini ricostruita La baracca degli alpini ricostruita

 

Cartografia

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 03 Cortina d'Ampezzo 

DATA escursione:

2 marzo 2016

La Tofana di Rozes La Tofana di Rozes

 

Altri link:

Escursioni invernali con le ciaspole nella zona di Cortina d'Ampezzo

 

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it   

Modalità per chiamare il Soccorso Alpino

ITALIA : 118

SLOVENIA: 112

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