Dall'Alpe Piccola verso il Castello di Fanes DOLOMITI - Escursione con le ciaspole al monte Castello di Fanes (Ciastel de Fanes) 2.657 m. 

    Galleria di fotografie dell'escursione invernale con le ciaspole, racchette da neve, sul monte castello di Fanes. L’Alpe di Fanes è uno degli scenari naturali più belli delle Dolomiti, un mondo incantato formato da infinite distese bianche, circondato da una natura incontaminata che invitano a camminare con le racchette da neve sulla soffice neve. Dai rifugi Lavarella e Fanes si possono intraprendere diverse escursioni per scoprire quest’oasi di pace e silenzio inserita nel Parco Naturale di Fanes-Sennes-Braies. Tra le meno impegnative consigliamo un facile itinerario, che consente di raggiungere un’elegante struttura rocciosa, che emerge dal mare immacolato dell’altopiano: il Castel di Fanes (Ciastel de Fanes). La bellezza della croda dolomitica ha ispirato alcune leggende ladine che indicano la rocca quale dimora reale del popolo dei Fanis. 

    PERCORSO - Dal Rifugio Lavarella 2.042 m. inizia l’escursione con le ciaspole, in direzione nord, sentieri (CAI 7-13), verso l’altopiano superiore chiamato “Pices Fanes”. Il primo tratto di salita è discretamente ripido, la traccia risale a fianco delle caratteristiche stratificazioni rocciose chiamate anche il “Parlamento delle Marmotte”, teatro delle più belle leggende ladine sul popolo dei Fanis. Dopo circa 200 metri di dislivello si raggiunge l’infinito candido manto ai piedi del Sasso delle Nove. Si prosegue sulla traccia utilizzata per salire il Sasso delle Dieci, al centro dell'altopiano, in direzione nord-ovest, verso una prima formazione rocciosa: il Col Toronn 2.459 m., chiamato anche “la tartaruga” (da Schildkröte), per la sua particolare struttura. Con una breve deviazione si può raggiungere la sommità. Questa altura può già accontentare chi vuole soltanto ammirare l’incantevole paesaggio dell’Alpe di Fanes. L’escursione continua oltre il Col Toronn, ai piedi della gigantesca bastionata calcarea della parete meridionale del Sasso delle Nove. Raggiunta la base del "Castello" lo si aggira salendo sul fianco sinistro fino ad una forcella a quota 2.608 m, da dove per il versante ovest si raggiunge la cima del Castello di Fanes 2.657 m. (Durante la nostra escursione, raggiunta la forcella, un'improvvisa bufera di neve non ci ha consentito di raggiungere la cima -  Ndr)

    DISCESA - La discesa si svolge lungo l'itinerario di salita.

    ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, ramponcini leggeri, l'ARVA, la pala e la sonda.

   DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - La salita invernale con le ciaspole al Castello di Fanis è considerata facile. L'unico punto con pericolo di valanghe si trova nella parte finale quando si affrontano i lisci lastroni meridionali del Sasso delle Dieci.

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     Escursione con le ciaspole al Castello di Fanes     

 

                             

Dislivello salita:       

 620 m. 

Dislivello discesa:

 620 m. 
Tempo salita:  2,45 h
Tempo discesa:  1,30 h

Difficoltà:       

 facile

Salita verso il Castello di Fanes Salita verso il Castello di Fanes 

CARTOGRAFIA

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio     07 Alta Badia 

DATA escursione:

13 marzo 2016 

 

Altri link:

Escursioni invernali con le ciaspole nel Parco Naturale di Fanes,  Sennes e Braies 

 

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

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