Panorama verso la malga Klammbach  ALPI CARNICHE - Salita con le ciaspole alla malga Klammbach 1.944 m.

    Galleria di fotografie dell'escursione invernale con le ciaspole o racchette da neve alla malga Klammbach. Lungo la strada che collega la regione del Comelico con la Val Pusteria, si trova il Passo di Montecroce Comelico, è il punto più alto della linea immaginaria che  separa due ambienti alpini molto diversi tra loro: a meridione del valico, si trova il fantastico mondo delle Dolomiti di Sesto, a settentrione si alza la catena delle Alpi Carniche. Da una parte l'esuberanza delle crode e dei campanili delle Dolomiti, dalla parte opposta le modeste elevazioni della Cresta Carnica Occidentale, quasi interamente ricoperta da vaste praterie e splendidi lariceti che delimita il confine naturale tra l'Italia e l'Austria. Quando d'inverno la neve scende e ricopre questi immensi pascoli, il paesaggio diventa un vero paradiso per gli appassionati delle ciaspole e dello sci d'alpinismo.

    ACCESSO -  Da Sesto in Val Pusteria o da Santo Stefano di Cadore si raggiunge il Passo di Montecroce Comelico 1.636 m. dove si parcheggia nell'ampio piazzale di fronte all'Hotel.  

    ITINERARIO - Calzate le ciaspole inizia l'escursione, verso nord, lungo una strada forestale (sentiero CAI 131) che con una pendenza dolce entra in un bel bosco e velocemente raggiunge una suggestiva cappella. Alcuni lunghi tornanti portano alla base del Col della Croce dove si trova un bivio a quota 1.759 m., si prosegue verso sx, inizialmente sempre sulla larga carrareccia, in seguito su traccia all'interno di un fitto bosco di abeti. Si raggiunge un grande fortino militare, questi manufatti, facevano parte del Vallo Alpino in Alto Adige, un complesso sistema di fortificazioni costruito dall'Italia nel 1939 per difendere i confini italiani da un'eventuale invasione della Germania, che aveva a quei tempi già assorbito l'Austria. Questa grande opera di Sbarramento del Passo di Montecroce Comelico fu edificata nonostante tra i due paesi fosse stata stipulata l'alleanza con il Patto d'Acciaio; ma evidentemente il regime fascista non si fidava del regime nazista. In seguito, dal 1948 al 1992, alcune di queste opere furono riutilizzate dalla Nato, durante gli anni della Guerra Fredda, contro la minaccia rappresentata dal Patto di Varsavia. La traccia conduce ad un ampio vallone dove s'incontra un'altra strada forestale (sentiero CAI 13), (proseguendo a dx si sale verso il rifugio Alpe di Nemes), si devia a sx lungo la strada che continua con una dolce discesa all'interno del vasto alpeggio di Montevecchio. In prossimità di un alto crocifisso si abbandona la strada che prosegue verso Moso, e si devia a dx iniziando a salire un sentiero (CAI 133) che rapidamente conduce alla Malga Klammbach 1.944 m. (possibilità di prolungare l'escursione con la salita con ciaspole al monte Arnese)

    DISCESA - Dalla malga Klammbach, si prosegue in discesa fino al bivio con la strada forestale (sentiero CAI 13), qui si può scegliere di rientrare al Passo di Montecroce Comelico, oppure scendere fino al paese di Moso 1.337 m. e compiere una grande traversata immersi in paesaggio invernale dalla natura incontaminata. Per il rientro al Passo si possono utilizzare i mezzi pubblici. 

    ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette.  

    DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - L'escursione invernale sulle Alpi Carniche con le ciaspole, alla malga Klammbach è facile, quasi sempre con pista battuta.

 

Vai alla gallerie di fotografie:

   Escursione con le ciaspole alla malga Klammbach 

 

 

 

                                             torna alla HOME PAGE di  LOGO MARASSIALP

Tempo  salita: 2,00 h 
Tempo  discesa: 1,30 h 
Dislivello salita:   310 m. 
Dislivello discesa: 310 m. 
Difficoltà:   facile 
Note: Escursione lunga   -   Sviluppo 9 Km. 

 Lungo la salita alla malga Klammbach  Lungo la salita alla malga Klammbach  

CARTOGRAFIA

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 10 Dolomiti di Sesto 

DATA escursione:

11 marzo 2015 

-------------------------------------------

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

Modalità per chiamare il Soccorso Alpino

ITALIA : 118

SLOVENIA: 112

AUSTRIA: 140