DOLOMITI- traversata del versante ovest del Gruppo CIVETTALa "parete delle pareti" del monte Civetta

  Galleria di fotografie e descrizione della traversata alle pendici del versante occidentale del gruppo del Civetta. Il famoso gruppo delle Dolomiti è secondo per altezza soltanto alla "Regina" Marmolada, e conta diverse vie di salita attrezzate per la sua cima (vedi salite monte Civetta). Il Civetta è famoso anche per la straordinaria vista che offre "sulla più bella muraglia di roccia delle Alpi", così infatti veniva descritta da Dino Buzzati, quella immensa parete verticale del versante nord-ovest del gruppo che nell'ambiente alpinistico viene chiamata "la parete delle pareti". L'itinerario per ammirare questa straordinaria opera della natura si sviluppa ai piedi della montagna, con direttrice sud-nord, dalla Val Corpassa ad Alleghe. Un piccolo trekking di due giorni, con l'importante tappa al balcone panoramico del rifugio Tissi sul Col Rean. - Breve descrizione del percorso:

  ACCESSO - Punto di partenza dell'escursione è la Capanna Trieste in Val Corpassa . Per raggiungere il rifugio da Belluno, si percorre la Valle del torrente Cordevole , fino al paese di Agordo (da qui il toponimo del territorio chiamato, Agordino). Si prosegue fino alla frazione di Listolade, dove si devia a destra per imboccare la Val Corpassa, percorsi circa 10 chilometri, lai stretta stradina asfaltata conduce ai due ampi parcheggi della Capanna Trieste.

  1° Giorno - Dalla Capanna Trieste 1.135 m. inizia la salita lungo la carrareccia (segnavia CAI 555) che si avvicina alle maestose pareti meridionali del gruppo del Civetta. Dopo circa un’ora di salita si arriverà al cospetto della strapiombante parete sud della Torre Trieste e leggermente più defilata della dirimpettaia Torre Venezia. Tra loro, come in un ipotetico “golfo di roccia”, la Val dei Cantoni, che si addentra nella parte meridionale del massiccio. Con un itinerario a semicerchio si attraversa la base di questa ripida valle, a cui fanno da contorno un'incredibile serie di torri, guglie e pareti, fino a raggiungere il rifugio Vazzoler 1.714 m. Dal rifugio si continua a salire sempre su carrareccia (CAI 560), lentamente ci si avvicina alla superba Torre Venezia, fino alla Sella di Pelsa 1.954 m., dove aggirata la Torre ci si affaccia alla Val Civetta. È questa una valle sospesa alla base di quella che è considerata la “parete delle pareti”, ovvero il versante ovest del Civetta, una immensa bastionata di roccia alta più di mille metri e lunga 5 km. Alba sul Col ReanSu queste rocce, nel corso di un secolo, sono state scritte pagine memorabili della storia dell’alpinismo. Tutti i più abili scalatori si sono cimentati su queste rocce, dando inizio all’era del VI° grado. Dopo aver percorso un tratto della vallata, prima in leggera discesa e in seguito in dolce salita, si raggiunge la forcella Col Rean, da dove si prende la deviazione a sinistra (CAI 563) per salire al rifugio Attilio Tissi 2.250 m. (Difficoltà: E, Dislivello: +1.230 m -75 m.., durata: 4,00 ore, sviluppo 11 km.)
   Sopra il rifugio in pochi minuti si raggiunge la croce di vetta del Col Rean 2.281 m. Il panorama lascia senza parole, verso settentrione l'arco dolomitico presenta il Pelmo, le Tre Cime, il Cristallo le Tofane, il Sassolungo e la Marmolada, inoltre affacciandosi sopra un precipizio infinito si vede Alleghe con il suo lago, 1300 metri più in basso. Ma questo è soprattutto il punto privilegiato per ammirare nella sua interezza la parete ovest del Gruppo Civetta, che si accende dell’enrosadira al tramonto. Condizioni meteo favorevoli consentono di ammirare uno spettacolo indimenticabile ed emozionante, ugualmente magnifico sia al tramonto che all'alba. Cena e pernottamento.  

  2° Giorno - Il giorno successivo, dopo un suggestivo alzabandiera sulla cima del Col Rean 2.281 m., ritornati al rifugio Tissi si scende nuovamente in Val Civetta, per proseguire in direzione NE, seguendo il tracciato del sentiero CAI 560. L'itinerario traversa sotto la maestosa parete e, dopo una breve discesa, risale in direzione della forcella Col Negro. Superato uno scalino roccioso, si scende al grazioso laghetto Coldai 2.143 m., immersi in un ambiente grandioso ed unico. Aggirato lo specchio d’acqua, si sale rapidamente la forcella Coldai 2.191 m. per ridiscendere dalla parte opposta e raggiungere la testa della Val Ziolere e il rifugio Adolfo Sonnino al Coldai 2.132 m. Bel punto panoramico sulla Val di Zoldo e il Pelmo. Dal rifugio si continua in discesa, lungo la ripida Busa del Toro (CAI 556), fino alla Casera di Pioda 1.816 m.
   Con una bella carrareccia
(CAI 564), si continua la discesa, circondati da prati fioriti, fino all'allegro crocevia di strade e impianti a fune del Piani di Pezzè 1.472 m. Con un pò di difficoltà (causa frane e lavori sull'ovovia- anno 2022) si ritrova la traccia del sentiero (CAI 564) che imbocca la ripida Val de Molin, e con un itinerario a zig-zag scende velocemente a Fontanive 1.078 m. ed infine al paese di Alleghe 978 m. dove termina il mini-trekking. (Difficoltà: E, Dislivello: +270 m. -1.500 m., durata: 5,00 ore, sviluppo 13 km.)  

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