Album di fotografie e descrizione dell’itinerario della 19ª tappa del Slovenska planinska pot (sentiero alpino sloveno) il lungo percorso che dal mare Adriatico di Ankaran conduce a Maribor, attraverso la Slovenia, chiamato per questo motivo anche Slovenska planinska transverzala (Traversata Alpina Slovena). In questa tappa si continua la salita delle cime più alte delle Alpi Giulie-Julijske Alpe: il monte Prisojnik 2.547 m. e il monte Razor 2.601 m.
ITINERARIO – Tičarjev dom na Vršiču (1.620 m.), ferrata del Prednje Okno, Prisojnik (2.547 m,), Jubilejna pot (sentiero del giubileo), Škrbina (1.989 m.), sedlo Planja (2.348 m.), Razor (2.601 m.), Pogačnikov dom na Kriških podih (2.050 m.)
La
diciannovesima tappa è la tappa più faticosa e tecnicamente più
difficile dell'intero
Slovenska planinska
pot. Lungo il suo
itinerario si salgono i monti Prisojnik
e Razor, con un percorso
lungo, articolato e dal notevole dislivello, all'interno del Triglavski narodni
park (Parco nazionale del Tricorno) (esiste un'alternativa a
questo itinerario molto impegnativo, che evita la salita al Prisojnik e
raggiunge per facile sentiero il valico di Sedlo
Planja, con la risalita della Val Mlinarica)
L'itinerario
inizia dal rifugio Tičarjev dom 1.620 m. sul passo
Vršič.
Una
breve salita conduce ad un punto panoramico, da dove si ammira l'immensa
parete settentrionale del
Prisojnik.
Si scende un ripido sentierino nel bosco, si
traversa un ghiaione ed in breve si raggiunge l'attacco della ferrata Okno. L'inizio è subito impegnativo, si aggira una liscia placca
calcarea e si salgono una serie di camini in discreta
esposizione. Dopo queste prime attrezzature, la via continua ripida, con
stretti zig-zag, tra mughi e ghiaie friabili. Un tabellone illustrativo invita a cercare sulla parete della
montagna il “volto” stilizzato dell’Ajdovska Deklica (ragazza
pagana), una strana combinazione di sporgenze ed incavi che fanno
affiorare dalla roccia questo volto, ispiratore di una curiosa leggenda.
L'itinerario prosegue con una serie di ripidi camini,
i quali conducono
ad una verticale fessura che si supera a forza di braccia (grazie ad una
serie incredibile di staffe e pioli). Si continua con delle acrobazie
per strisciare tra due lastroni
inclinati e paralleli, distanti non più di 50-70 cm, il classico "passaggio
del gatto". Superato il punto chiave, la via prosegue su
esposte cenge ghiaiose e balze rocciose,
arrampicando su roccette di I° e II° (senza cavo metallico),
particolarmente insidiose con pioggia o neve, e lentamente si scopre il
grande foro nella roccia, il mitico "Prednje Okno". Aggirato uno
spigolo, l'apertura si presenta in tutta la sua grandiosità. La traversata del foro è
un momento molto suggestivo, ma anche bagnato, poichè dall'altissima volta rocciosa cadono
scintillanti goccioline d'acqua. Per uscire dalla cavità naturale si
sale, con l'aiuto di una serie di staffe, un'ultima ripida e verticale
parete, che conduce all'assolato versante meridionale del Prisojnik.
All'uscita del foro si sale a sx e
si attacca un'articolata paretina rocciosa (pochi e brevi i tratti di
cavo e fittoni) che conduce, lungo il filo dell'esposta cresta, alla cima del
Prisojnik
(Prisank) 2.547 m.
(Difficoltà:
EEA/F.-
tempo:
4,15h.)
Straordinario panorama sulle vette delle Alpi Giulie.
Dalla cima si prosegue verso est, con il Jubilejna Pot (sentiero del Giubileo)
che si sviluppa lungo il versante nord del Prisojnik. Si
susseguono una serie infinita di sali-scendi, attraverso canalini
e cenge, in un ambiente solitario e selvaggio. Ad un certo punto i bolli
rossi indicano ad entrare in un antro grandioso e disseminato da pietre di
crollo, lo si attraversa e si raggiunge nuovamente, il versante meridionale della
montagna. E’
questa la seconda finestra del Prisojnik: il "Zadnje Okno",
(Difficoltà: EEA/F.-
tempo:
1,30h.-
tot 5,45h). Il
successivo tratto continua con un'esposta ferrata, che prima traversa e poi scende
verticale. Alternando tratti di sentiero ad altri tratti attrezzati, si
raggiunge la Škrbina 1.989 m., con piccola sorgente, dalla quale inizia la
faticosa salita (con alcuni tratti protetti da cavi e staffe) al sedlo
Planja 2.348 m. (Difficoltà:
EEA/F.-
tempo:
3,00h.-
tot 8,45h), sul versante ovest del monte Razor.
Dalla sella
si sale verso sinistra su ghiaie e gradini rocciosi, fino ad un ripido
canale molto friabile che consente di raggiungere le bancate calcaree sotto la
sommità del Razor. Da qui inizia il nuovo itinerario, creato dopo
che una frana nel 2013, aveva costretto a chiudere il vecchio sentiero.
Con il nuovo percorso attrezzato si affronta una parete verticale alta
circa 30 metri, all’interno di un camino molto esposto. All’uscita del tratto attrezzato una breve cresta
rocciosa conduce alla vetta del
monte Razor 2.601 m. (Difficoltà:
EEA/F.-
tempo:
0,45h.-
tot 9,30h) Panorama a 360° gradi mozzafiato.
Si rientra alla Sedlo
Planja, con lo stesso itinerario della salita.
La discesa prosegue attraverso diverse forme del carsismo superficiale:
ripidi campi solcati, esposte pareti scannellate, piccoli inghiottitoi
ed alcuni tratti di roccette, che vengono superati con l’aiuto del cavo
metallico e di pioli. Alla fine una breve salita conduce al rifugio
Pogačnikov dom na Kriških podih
2.050 m. (Difficoltà:
EEA/F.-
tempo:
1,15h.-
tot 10,45h),
in spettacolare posizione aerea sopra la Val Trenta.
DIFFICOLTA'
-
La
19ª tappa del
Slovenska planinska pot è
"molto difficile" ed è consigliata solo ad
escursionisti esperti. L’itinerario descritto è estremamente lungo e
tecnico, da affrontare solo con un ottimo allenamento e un’adeguata
preparazione tecnica. Diversi passaggi di I° non sono protetti,
le creste sono molto esposte e richiedono passo sicuro ed assenza di
vertigini. Obbligatorio l’uso dell’attrezzatura completa da ferrata (caschetto, imbrago e set da ferrata).
L'album
fotografico è stato realizzato con il contributo di
Franco Romano.
Vai alla galleria di fotografie:
19ª Tappa SPP: Tičarjev dom na Vršiču - Pogačnikov dom |
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salita | discesa | |
Tempi: | 6,30 h. | 4,15 h. |
Dislivello: | 1.640 m. | 1.210 m. |
Sviluppo: | 14 km. | |
Difficoltà: | molto difficile, EEA - F (scale difficoltà) |
Cartografia |
Planinska zveza Slovenije Triglav 1:25 000 Ed. Tabacco 1:25.000 Foglio 065 – Alpi Giulie Orientali |
La leggenda della "ragazza pagana" (Ajdovska deklica) La leggenda narra che le ragazze pagane di Ajd, avevano buon cuore, e aiutavano i viaggiatori ad attraversare il passo Vršič durante le bufere di neve invernali. Aiutavano anche le giovani madri e solevano profetizzare il destino ai loro neonati. Una fanciulla predisse al figlio di un cacciatore, che un giorno avrebbe abbattuto il famoso stambecco dalle corna d'oro "Zlatorog". Quando le altre sorelle pagane udirono la profezia, s'infuriarono a tal punto da pietrificare la fanciulla, incidendo il suo viso sulla parete del Prisojnik. |
LINK | |
Tappa precedente: | 18ª Koča pri Izviru Soče-Tičarjev dom na Vršiču |
Tappa successiva: | 20ª Pogačnikov dom-Triglavski dom na Kredarici |
Menù - Slovenska planinska pot |
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