Album di fotografie e descrizione dell’itinerario della 18ª tappa del Slovenska planinska pot (sentiero alpino sloveno) il lungo percorso che dal mare Adriatico di Ankaran conduce a Maribor, attraverso la Slovenia, chiamato per questo motivo anche Slovenska planinska transversala (Traversata Alpina Slovena). In questa tappa si sale la prima delle grandi cime delle Alpi Giulie-Julijske Alpe: il monte Jalovec 2.645 m.
ITINERARIO – Koča pri Izviru Soče (886 m.), Planina Trenta (1.381 m), Zavetišče pod Špičkom (2.064 m), Jalovec (2.645 m), Tičarjev dom na Vršiču (1.620 m.)
La
diciottesima tappa è tra le tappe più faticose e tecnicamente più
impegnative del Slovenska planinska
pot. Lungo il suo
itinerario si sale lo Jalovec, la montagna più affascinante delle Alpi
Giulie, la quale, se come altezza è solo la sesta cima della Slovenia,
ne è sicuramente la prima come bellezza, grazie al suo inconfondibile
affilato profilo.
Dal rifugio
Koča
pri Izviru Soče 886 m.
il sentiero
entra nella parte più solitaria e suggestiva della
Val Trenta superiore (Zgornja Trenta),
con il maestoso monte Bavški Grintavec
a chiudere la vallata. E' questo sicuramente uno dei luoghi naturali più
affascinanti e integri del Triglavski narodni park (Parco
nazionale del Tricorno). Belle fattorie e splendidi prati
accompagnano il primo tratto orizzontale del
SPP N°1,
fino all'inizio di un ripido tratto nel bosco che conduce alla Planina
Trenta 1.381 m. Dalla malga si prosegue sempre sul ripido pendio
boschivo fino ad un bivio, dove si continua verso sinistra (mentre a
destra il sentiero prosegue in direzione del Preval Vršič (passo della
Moistrocca). Lentamente un'erto zig-zag consente di raggiungere il
limite superiore del bosco, mentre la vista si apre sulle montagne
circostanti. Il successivo tratto sale sui ghiaioni che scendono dalla
caratteristica piramide del monte Špiček.
Circondati dall'ambiente classico delle Giulie, aspro, spoglio e di un
bianco calcaree abbagliante si raggiungono le brillanti pareti rivestite
di metallo del piccolo rifugio Zavetišče pod Špičkom 2.064 m.
(tempo: 3,00h) La
piccola costruzione è molto diversa dai lussuosi, rumorosi e
frequentatissimi nuovi rifugi. Privo di acqua ed elettricità, senza una
teleferica per i materiali, può essere considerato più che altro un
ricovero … un vero rifugio insomma. Bellissimo il colpo d'occhio sulla
sottostante Val Trenta e sui monti Prisojnik, Razor e Triglav. Il
rifugio costruito in un luogo isolato, lontano da paesi e strade, è
raggiungibile soltanto con lunghi itinerari che contemplano notevoli
dislivelli, ma proprio per questo, rappresenta il punto strategico per la salita allo Jalovec, lungo la via normale
sul versante sud.
Dal piccolo rifugio Zavetišče pod Špičkom, il sentiero inizia con una piccola discesa, per poi iniziare a salire in direzione nord, verso le pareti del Veliki Ozebnik, che vengono superate con il primo tratto di ferrata, che aiuta a superare un traverso su roccette e cenge. Si sale fino ad una conca (possibilità di trovare residui nevosi) dove arrivano anche i sentieri dalla Val Tamar e dal canalone Ozebnik. Si prosegue per gradoni e cenge, con l'aiuto di fittoni e gradini metallici e qualche tratto di cavo, che consentono di accedere alla panoramica cresta sud. La salita della cresta è molto impegnativa per l'esposizione, si procede sul suo filo con un percorso aereo, sempre più stretto, con le pareti che precipitano per un migliaio di metri, su entrambi i versanti della montagna. Un'ultima ripida traccia, con uno sviluppo a zig-zag, conduce infine alla cima del monte Jalovec 2.645 m. (Difficoltà: EEA/F –tempo: 2,30h - tot 5,30h) Superbo il panorama dalla sua vetta: vicinissima a nord la catena del Mangart/Ponze, verso oriente il massiccio della Mojstrovka e del Prisojnik, più lontani il Razor e il Triglav. Il colpo d'occhio prosegue verso sud con il monte Bavški Grintavec ed infine ad occidente, si potranno ammirare il Rombon, il Canin e il gruppo del Jof Fuart e del Jof di Montasio. Ammirando con emozione il panorama, si può comprendere la passione che Julius Kugy aveva per queste montagne: "..per quanti monti io abbia visto, niente eguaglia le Giulie..".
Si rientra, lungo lo stesso percorso di salita (con attenzione!) al piccolo ricovero Zavetišče pod Špičkom, (Difficoltà: EEA/F – tempo: 2,00h - tot 7,30h) per iniziare la lunga traversata verso il passo Preval Vršič. Si ripercorre lo stesso ghiaione di salita sotto il rifugio, fino ad incontrare un primo bivio, dove si prosegue a sinistra per seguire con il sentiero SPP N°1. L'itinerario è caratterizzato da diversi sali-scendi su facile sentiero, alti sopra la Val Trenta. Quasi al termine della traversata si trova qualche passaggio elementare su roccette, agevolato da brevi tratti di cavo. L'ampio valico del Vršič con il rifugio Tičarjev dom na Vršiču 1.620 m. (tempo: 2,30h - tot 10,00h) è il punto d'arrivo della 18ª tappa.
DIFFICOLTA'
-
La
18ª tappa del
Slovenska planinska pot è
"molto difficile"
ed è consigliata solo ad escursionisti esperti e ben allenati.
L'itinerario, molto lungo e con un notevole dislivello, presenta
l'impegnativa salita al monte Jalovec. La via si svolge lungo pareti
molto esposte, con passaggi impegnativi su roccette, dove spesso, per
fare sicurezza, si trovano soltanto i caratteristici fittoni delle
ferrate slovene. Obbligatorio l’uso dell’attrezzatura completa da ferrata (caschetto, imbrago e set da ferrata).
L'album
fotografico è stato realizzato con il contributo di Daniela Perhinek e
Franco Romano.
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18ª Tappa SPP: Koča pri Izviru Soče - Tičarjev dom na Vršiču |
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salita | discesa | |
Tempi: | 6,00 h. | 4,00 h. |
Dislivello: | 1.940 m. | 1.150 m. |
Sviluppo: | 18 km. | |
Difficoltà: | molto difficile, EEA - F (scale difficoltà) |
Cartografia |
Planinska zveza Slovenije Jalovec-Mangart 1:25 000 Ed. Tabacco 1:25.000 Foglio 065 – Alpi Giulie Orientali |
LINK | |
Tappa precedente: | 17ª Koča pri Triglavskih jezerih-Koča pri izviru Soče |
Tappa successiva: | 19ª Tičarjev dom na Vršiču-Pogačnikov dom na Kriških podih |
Menù - Slovenska planinska pot |
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