Album di fotografie e descrizione dell’itinerario della 9ª tappa del Slovenska planinska pot (sentiero alpino sloveno) il lungo percorso che dal mare Adriatico di Ankaran conduce a Maribor, attraverso la Slovenia, chiamato per questo motivo anche Slovenska planinska transverzala (Traversata Alpina Slovena). In questa tappa si conclude la traversata della Trnovski gozd (Selva di Tarnova) occidentale, con la salita al colle panoramico di Hleviška Planina.
ITINERARIO – Vojsko (1.077 m.), Hleviška Planina (908 m.), Koča na Hleviški Planina (818 m.), Idrija (324 m.)
La
nona tappa riparte dalla
località di Vojsko, posizionata su un altopiano carsico, tra i
monti di Cerkno a nord e le foreste della
Trnovski gozd a sud (Selva
di Tarnova
orientale).
Il paese apparteneva storicamente alla regione della Carniola, mentre
oggi si trova nel comune di Idrija. Dalla chiesa di sv Jožefa, al centro di Vojsko,
inizia l'escursione con la visita
della Partizanska tiskarna Slovenija (Tipografia Partigiana
Slovenija) realizzata durante la Seconda Guerra Mondiale, dal Movimento
di Liberazione Nazionale. Una breve salita nel bosco, conduce ad una
serie di baracche dove tra gli anni 1944-1945 vennero stampati volantini
ed il quotidiano della resistenza partigiana.
Terminata la visita si ritorna verso la strada principale, fino ad un
incrocio di strade, (Mrzla Rupa) nei pressi del quale si trova un monumento a ricordo
di un ospedale partigiano sloveno, lo Slovenska vojna partizanska
bolnica Pavla (SVPB Pavla), un'altra importante testimonianza della IIª
Guerra Mondiale, che prende il nome dal dottore che lo diresse, Pavla
Jerini-Lah. Da questo punto inizia la lunga discesa verso Idrija,
all'interno del Krajinski Park Zgornja Idrijca, iscritto dal 2015 nel
patrimonio mondiale dell'UNESCO. Il percorso originale segue per circa 8 km. la strada asfaltata, noi
scegliamo un
percorso alternativo, quasi parallelo alla strada, ma che percorre
labili sentierini
all'interno di fitti boschi, con alcune brevi ripide risalite.
Si continua con una stradina in discesa che segue il corso
del torrente Idrijca. All’altezza di una cascatella la strada termina,
e i bolli indicano di prendere una traccia nel bosco, che si segue per
circa un’ora; anche qui (2015) i segni del gelicidio, con tronchi abbattuti di
traverso sul sentiero, ma mani pazienti e volenterose hanno facilitato
per quanto possibile il percorso. Lungo il sentiero si incontrano
vari canalini con rivoli d’ acqua, che si devono attraversare,
fino ad arrivare a camminare al fianco del torrente, che oramai scorre
placido. Il sentiero si conclude sfociando su un'altra stradina,
seguendola verso destra, sempre in discesa, dove s'incontra una curiosa
costruzione lungo il fiume, la Idrijsko Klavže. (tempo: 1,30h) Si tratta
di una chiusa costruita prima dell ‘800 per la
fluitazione del legname verso Idrija, dove servivano ingenti quantità di
tronchi per le miniere di mercurio, sia per puntellare le gallerie, sia
per la lavorazione del minerale. Il legname veniva preparato alla base
della chiusa, all’asciutto, mentre il bacino a monte si andava man mano
riempiendo d’ acqua. Pronte le cataste e pieno il bacino, la chiusa
veniva aperta e il copioso flusso trascinava a valle il legname, che
veniva “rastrellato” da una apposita griglia.
Superata la chiusa, si
continua a lungo sulla strada sterrata, che offre continui scorci
incantevoli. Dopo un'altra ora abbondante di cammino si
arriva ad un incrocio con l’indicazione per Hleviše. Si superano alcune
case per prendere la traccia da seguire in salita, che s'inoltra nel
bosco. Ci si trova immersi nel verde, si traversano alcuni
rivi d’ acqua, e si continua a salire lungo una fangosa stradina
solcata dalle ruote dei trattori, fino ad arrivare sulla strada
principale asfaltata, davanti
ad un gruppetto di case (Podobnik) che dominano una bellissima conca prativa. Si
continua per un breve tratto sulla strada, fino al tornante successivo,
dove la traccia riporta all'interno della selva e prosegue con un sentiero a tratti ripido, che porta ad
incrociare la Transversala “ufficiale”. Da questo punto si seguono le
indicazioni del sentiero SPP N°1, che si sviluppa lungo una dorsale
boscosa, la quale in ripida salita termina sulla panoramica cima di Hleviška
Planina 908 m. Libro di vetta e timbro classici, ma anche un simpatico
"bancomat" di grappa, la "Šnapcomat", una bottiglietta di grappa
inserita all'interno di un tronco cavo. Una breve discsesa
conduce all'accogliente rifugio Koča na Hleviški planini 808 m. (tempo:
2,30h - tot 4,00h).
La prosecuzione della
discesa verso Idrija, si effettua con un sentiero
inizialmente ripido e a tratti scivoloso, e in seguito su una comoda
stradina. Giunti alle prime case si ha una vista d’insieme di Idrija,
bella cittadina con palazzi importanti e dalle varie architetture, che
visse nei secoli passati un periodo a dir poco florido, dovuto alla
scoperta e allo sfruttamento dei giacimenti di mercurio, il così detto
“argento vivo”. A Idrija 324 m. si conclude la
9ª tappa (tempo:
1,00h - tot 5,00h).
A conclusione
dell'escursione è consigliabile visitare a Idrija, il Castello di Gewerkenegg
con il Museo Civico e la miniera di mercurio presso la Antonijev rov.
(vedi
descrizione e foto nella
10 tappa)
DIFFICOLTA' - La nona tappa del Slovenska planinska pot è facile, prevalentemente in discesa.
Vai alla galleria di fotografie:
9ª Tappa SPP: Vojsko- Idrija |
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salita | discesa | |
Tempi: | 0,45 h. | 4,15 h. |
Dislivello: | 200 m. | 850 m. |
Sviluppo: | 13,5 km. | |
Difficoltà: | facile, E (scale difficoltà) |
Cartografia |
Planinska Zveza Slovenije NANOS 1:50.000 |
LINK | |
Tappa precedente: | 8ª Predmeja-Voijsko |
Tappa successiva: | 10ª Idrija-Bevkov vrh |
Menù - Slovenska planinska pot |
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Brevi NOTE STORICHE della Partizanska tiskarna Slovenija Durante la Seconda Guerra Mondiale l'altopiano di Vojsko fu un centro importante della resistenza partigiana. Nel 1944 su un ripido e nascosto pendio boscoso, fu realizzata la Tipografia Partigiana Slovenija. Entrò in funzione nel settembre 1944 e operò fino al 1 maggio 1945, dopo di ché la stampa del quotidiano venne eseguita a Trieste, e il giornale prese in seguito il nome di “Primorski Dnevnik”. Per gli Sloveni è un vero monumento nazionale, ed è aperta al pubblico già dal 1947. Le macchine, ancora funzionanti, vennero acquistate a Milano e portate a Gorizia, in seguito smontate a pezzi e tra mille insidie trasportate a Vojsko nella sala macchine della tipografia. Oggi possiamo ancora osservare i banchi dei linotipisti, con i cassetti pieni di caratteri in piombo pronti per l’assemblaggio. Nella tipografia lavoravano una quarantina di persone che stamparono circa 1.400.000 copie del quotidiano. Il Partizanski dnevnik (il quotidiano del partigiano) fu l'unico giornale stampato da un movimento di resistenza nell'Europa occupata dai tedeschi. I quali non riuscirono mai a trovare la tipografia, nemmeno durante l’ultima offensiva nella primavera del 1945, quando la battaglia fu particolarmente cruenta, nella zona di Vojščici, con la morte di 305 partigiani. |
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