PREALPI GIULIE - salita al monte ZAIAVOR 1.816 M. La cresta del monte Zaiavor verso il Canin

    Galleria di fotografie e descrizione dell’itinerario della salita al monte Zaiavor, nel Parco Naturale delle Prealpi Giulie. (criterio SOIUSA). La grande pianura friulana è delimitata a nord-est da una lunga catena montuosa chiamata i Monti Musi. Si tratta di una bastionata calcarea ricoperta di boschi e radure erbose, selvaggia e solitaria, inserita in un ambiente naturale ancora integro e per questo motivo oggi protetto. Il monte Zaiavor è la cima più orientale di questa catena impervia e molto impegnativa, che separa la Val Torre dalla Valle di Uccea/Val Resia, ai piedi delle Alpi Giulie. Breve descrizione dell'itinerario ad anello, con partenza dal passo Tanamea:

    ACCESSO - Percorsa l’autostrada A23 Alpe Adria (Palmanova-Tarvisio), in direzione nord, si esce al casello di Udine Nord e si prosegue in direzione di Tarcento con la SS 13. Raggiunta la cittadina, si imbocca la SS 646, e si percorre tutta la Valle del Torre fino al Passo di Tanamea dove in corrispondenza di una caserma si trova un ampio parcheggio.

  ITINERARIO - Dal parcheggio del Passo Tanamea 851 m. si ritorna indietro lungo la strada, per un centinaio di metri, fino a trovare le indicazioni per l'inizio del sentiero CAI N° 727. Si sale lungo una comoda stradina all'interno di una fitta faggetta. Si prosegue all’interno del bosco con pendenze più accentuate e con bei scorci verso il Gruppo del Canin. Superate alcune placche rocciose, la traccia sale con un percorso più articolato, il ripido versante alla destra orografica del rio Bianco. Superato il limite superiore del bosco, si raggiunge una splendida conca erbosa ai piedi della bocchetta di Zaiavor, ben visibile dal basso. Raggiunti i ruderi della omonima casera inizia una bellissima salita, con ampie svolte su dolci pendii, che conduce ad uno stretto e roccioso solco, la bocchetta di Zaiavor 1.608 m., che si affaccia sulla Valle di Uccea, sulla dorsale dei monti Guarda, Plagne, Banera, Nische e sul regale monte Canin. Dal valico inizia sulla sinistra una traccia (rari bolli rossi), che sale ripidissima sul crinale erboso orientale della montagna, fino alla piccola croce di vetta del monte Zaiavor 1.815 m.
   Il panorama è incredibile ed anche inimmaginabile per chi si limita soltanto a percorrere le sottostanti Valli dell'Uccea e del Torre. Dalla cima, il colpo d'occhio a 360° gradi, si perde verso meridione sulle infinite dorsali erbose dello Stol e del Matajur che degradano verso il Mar Adriatico, mentre verso settentrione e oriente, il panorama abbraccia le lontane Dolomiti, le Alpi Carniche, i lontanissimi Tauri e le Alpi Giulie, con l'inconfondibile monte Nero e il maestoso Gruppo del Canin.
   Dalla croce la dorsale prosegue verso ovest, in direzione della quota più alta a quota 1.830 metri, lungo una cresta molto stretta, esposta e non segnata, che non rientra in questa escursione. La nostra proposta continua con il veloce rientro dalla cima alla bocchetta, lungo lo stesso percorso della salita, facendo molta attenzione lungo la ripida discesa, alle infide e ballerine zolle erbose. Raggiunta di nuovo la bocchetta di Zaiavor, l'itinerario ad anello prosegue con la discesa lungo il versante settentrionale del monte in direzione della Sella Carnizza. Si percorre una comoda e larga mulattiera militare, la quale con lunghi tornanti e con pendenza regolare raggiunge la chiesa di Sant’Anna di Carnizza 1.076 m., posta alla testa della Valle di Uccea, nei pressi del valico di Carnizza 1.086 m. Dalla chiesa si continua verso est con una lunga strada carrareccia
(CAI N° 739), che in leggera salita conduce alla casera ricovero Nischiuarch 1.182 m. (cm + / cm -, come ironicamente indica il cartello sulla casa) Fondamentale punto d'appoggio all'estremità orientale della catena dei Musi, si compone di due edifici, di cui uno sempre aperto con cucina e un paio di letti, di proprietà del Parco Naturale Prealpi Giulie.
   Dal ricovero si prosegue, per chiudere l'itinerario ad anello, in direzione del Passo Tanamea. Il sentiero inizialmente traversa in discesa il ripido versante meridionale della montagna, all'interno di una splendida faggeta. In seguito la traccia inizia a salire con un faticoso zig-zag, per evitare una verticale paretina rocciosa, che rappresenta l'ultima fatica di una giornata impegnativa. Superata la testa della balza rocciosa, la discesa prosegue sempre ripida su un tappeto di foglie (in autunno, NdR) fino ad incontrare la strada asfaltata del valico, nei pressi del ponte sul rio Bianco. Ai due lati della strada si possono osservare diversi bunker in cemento armato, risalenti al periodo della "Guerra Fredda" (1947-1991). All'inizio di quel periodo tutta la zona del Passo di Tanamea era stato fortificato per bloccare la Valle di Uccea ed impedire l'eventuale accesso dalla Valle dell'Isonzo verso la Valle del Torre e la pianura friulana. Esattamente la stessa strada utilizzata dagli austro-ungarici durante la Prima Guerra Mondiale durante la XIIª Battaglia dell'Isonzo, la famosa disfatta di Caporetto. 
   Un breve tratto in salita sulla strada asfaltata, riporta al parcheggio del Passo Tanamea 851 m. al termine del bel itinerario ad anello del monte Zaiavor.

     DIFFICOLTA' Escursione di media difficoltà per la lunghezza dell'itinerario e il dislivello da superare. La salita finale è indicata ad escursionisti esperti.

      Vai alla galleria di fotografie:

Salita al monte Zaiavor 

Salita monte ZAIAVOR

Sintesi: Salita tot : Discesa e rientro :
Dislivello tot: 1.270 m. 1.270 m.
Tempo tot: 3,00 h.   3,00 h.  
Difficoltà: EE (difficoltà)
Sviluppo: 15,5 km.
Cartografia: Ed. Tabaccco 1:25.000
  Foglio 026 Prealpi Giulie - Valli del Torre
 
DATA escursione: 21 novembre 2021 

Sulla cima del monte Zaiavor Sulla cima del monte Zaiavor


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Mare di nubi sulla pianura friulana Mare di nubi sulla pianura friulana


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