Galleria di fotografie e descrizione dell’itinerario della salita al monte Jôf di Miezegnòt. E' la montagna più orientale di una catena delle Alpi Giulie Occidentali, chiamata la costiera Jôf di Dogna-Monte Piper-Jôf Miezegnòt (criterio SOIUSA). Posta a nord della catena principale (Jôf Fuart-Montasio), separa la Val Canale dalla Val Dogna. Tutte le cime di questa costiera furono coinvolte nella Prima Guerra Mondiale 1915-18, e vennero collegate con un'ardita mulattiera d'arroccamento, chiamata sentiero "Battaglione alpini Gemona", lunga circa 9 chilometri, da Sella Bieliga al villaggio militare posto alle pendici del Jôf Miezegnòt, dove oggi si trova il Bivacco "Btg Gemona". La nostra proposta sale sulla vetta lungo il versante sud, dalla Val Saisera, e scende sul versante nord a Valbruna. Breve descrizione dell’itinerario:
ACCESSO - Percorsa l’autostrada A23 Alpe Adria, in direzione nord, si esce al casello di Ugovizza-Tarvisio (UD) e si prosegue sulla destra verso il paese di Valbruna. Attraversata la località, si risale in auto la parte bassa della Val Saisera fino al rifugio Montasio, si supera un lungo ponte, ed infine si parcheggia nei pressi di una cappella.
ITINERARIO
- Dalla Cappella Florit, al centro della bellissima Malga
Saisera 1.004 m., si seguono le indicazioni per il Rifugio F.lli
Grego. Si sale il primo tratto nel bosco, lungo la carrareccia
(sinistra) o lungo il sentiero
(CAI N° 611).
Più in alto il percorso diventa unico e con alcune serpentine conduce ad
una suggestiva radura, circondata dalle alte vette delle Alpi Giulie. Al centro del prato si colloca il rifugio Fratelli
Grego 1395 m., dedicato ai quattro fratelli Paolo, Ferruccio,
Remigio e Attilio, quest’ultimo pluridecorato combattente della Grande
Guerra. Dal rifugio l'escursione prosegue in direzione della Sella
di Somdogna 1.400 m. Dall'ampio valico, che mette in comunicazione la Val Saisera con la Valle di Dogna, si
transita per la Malga Saisera per iniziare la salita verso il Jôf di Miezegnòt,
(CAI 609).
Una regolare mulattiera permette di salire di quota fino ad un pulpito
erboso con un bel crocifisso. Nei pressi si trova un piccolo cimitero
militare con alcune lapidi decorate. Un'ultima salita su pendio prativo
conduce ai ruderi di un grande villaggio militare della Grande Guerra,
con al centro il restaurato Bivacco Battaglione Alpini "Gemona" 1.940 m.
Il ricovero originale portava il nome curioso datogli dagli alpini, "Villa Bucintoro"
Dal bivacco si prosegue la salita
sulla cresta sud-ovest della montagna, con un erto pendio ghiaioso
intervallato da zolle erbose, fino ad una panoramica forcellina, da dove
si ammira una veduta aerea della Val Canale. L'ultimo tratto
dell'ascesa si sviluppa
lungo un ripido canalino detritico, la presenza di un nuovo cavo
metallico, aiuta a superare i passaggi leggermente più insidiosi
(terreno friabile) ed esposti. Terminato il breve canalino una rampa
rocciosa, disseminata di ruderi militari conduce alla bella croce di
vetta del Jôf di Miezegnòt 2.087 m. La vetta è circondata
da una cornice di monti straordinari, a nord, le vette erbose della
cresta di confine italo-austriaca delle Alpi Carniche, a sud, i giganti delle Alpi
Giulie. Sulla cima si trovano anche degli incredibili "nidi d'aquila"
sospesi nel vuoto a precipizio sopra la Val Canale, sono i ben evidenti
bunker in cemento armato, utilizzati principalmente come postazioni di
osservazione sullo schieramento austriaco.
Dalla cima l'escursione continua con la discesa sul versante
sud-est, in direzione del Costone Peceit. Lungo il pendio di discesa,
discretamente ripido e friabile, si visitano alcune gallerie e trincee. Raggiunto l'inizio dell'articolato Costone Peceit,
bisogna porre attenzione alla segnaletica e girare a sinistra nei pressi
di una grande roccia con i ruderi di un ricovero. (Si sarebbe invogliati
a proseguire lungo le interessanti fortificazioni e sentierini militari
italiani, che scendono lungo la cresta rocciosa, ma alla fine bisognerebbe
risalire, poichè la
discesa a valle, direzione Val Saisera, si perde nella fitta vegetazione
di mughi ed è molto impegnativa, N.d.R.). Dalla grande roccia si
prosegue con una traccia a sinistra
(CAI 606)
e si entra nel vallone del rio Plania.
Raggiunto con un breve traverso
una forcella, si scende sul versante nord del Jôf di Miezegnòt. Due
ripidi canaloni detritici e friabili, consentono di aggirare una serie di
creste rocciose, fino a riportarsi sul versante sud, dove con una breve
risalita si raggiunge una importane forcella, ai piedi del Piccolo Miezegnòt
1.954 m. Da questa forcellina inizia la discesa sul versante
settentrionale, verso il paese di Valbruna. Prima di scendere a valle,
si possono visitare le opere difensive austro-ungariche, che ebbero
molta importanza durante gli attacchi italiani (vedi a lato le note
storiche). Una traccia di sentierino, a sinistra della forcella (lato
nord), conduce ad una caverna, provvista di forno cucina, feritoie in
cemento armato e di un bel fregio di un reparto del K.K. austriaco,
Kaiser Königliche (Imperiale Regio). Dall'interessante postazione si
ritorna indietro, evitando di proseguire verso la cresta rocciosa,
chiamata dagli imperiali Schwarzenberg, poichè servita soltanto da
labili tracce militari, non segnate, esposte ed in parte crollate.
Rientrati alla forcella alle pendici del Piccolo Miezegòt, inizia la
lunga discesa verso il fondovalle. Il primo tratto si svolge su terreno
ghiaioso a cui segue un lungo tratto nel bosco, dove bisogna fare molta
attenzione alla segnaletica, per non perdere
l'orientamento. Alla fine
si esce su un bellissimo prato verde dove si trova la Malga Rauna
1.515 m. e la suggestiva Cappella Zita.
Fu costruita dai
soldati del 10° Landsturm della Stiria nel 1917, in stile gotico, e
dedicata all'imperatrice Zita di Borbone, moglie di Carlo I d'Asburgo,
ultimo imperatore d'Austria. Il piccolo luogo di culto si trova ai
piedi di un panoramico dosso, da dove si ammira tutta la catena della
Alpi Carniche Orientali.
Raggiunta la sottostante malga
inizia la comoda carrareccia
(CAI 607)
che con lunghi tornanti (possibili brevi scorciatoie) conduce al paese
di Valbruna 820 m.
Vai alla galleria di fotografie:
Salita al monte Jôf di Miezegnòt |
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Sintesi: | Salita: | Discesa: |
Dislivello tot:: | 1.120 m. | 1.320 m. |
Tempo tot: |
3,00 h. |
3,00 h. |
Difficoltà: | EE | (difficoltà) |
Sviluppo: | 10,5 km. | |
Cartografia: Ed. Tabaccco 1:25.000 Foglio 18 Alpi Carniche orientali-Canal del Ferro | ||
DATA escursione: | 20 settembre 2020 | |
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NOTE STORICHE della Grande
Guerra sul Jôf di
Miezegnòt |
Altri Link in zona, sui sentieri della Grande Guerra |
CUEL TARÒNT e CUEL dai PÉZ - 1° tratto Sentiero Btg "Gemona" |
DUE PIZZI e PIPER - 2° tratto Sentiero Btg Alpini "Gemona" |
Museo all'aperto Grande Guerra VAL SAISERA |
JÔF di SOMDOGNA |
... con le ciaspole |
Rifugio GREGO - JÔF di SOMDOGNA - JÔF dI MIEZEGNÒT |
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