Album di fotografie e descrizione dell'itinerario della salita al monte Forato (in sloveno Prestreljenik) nelle Alpi Giulie. Del vasto e articolato Gruppo del Canin, formato da una moltitudine di cime e sottogruppi, il monte Forato è la seconda cima per altezza e sicuramente la più pittoresca e suggestiva, per merito della presenza del famoso foro (in sloveno Okno) che lo caratterizza. Un enorme "finestrone" naturale di dimensioni 10 metri x 7,5 metri, formatosi per l'erosione della parete rocciosa, che attraversa i versanti nord-sud della montagna. La sua visita, consigliatissima!, comporta una deviazione lungo la via di discesa dalla cima e un breve tratto attrezzato alla sua base.
ACCESSO - Punto di partenza dell'escursione è la località turistica di Sella Nevea 1.122 m. Si raggiunge dalla cittadina di Tarvisio (UD) attraverso la Val Rio del Lago oppure, dal paese di Chiusaforte (UD) risalendo la Val Raccolana dall'autostrada (A23).
ITINERARIO -
Raggiunta
Sella Nevea
si
utilizza la nuova
telecabina che porta in pochi minuti nei pressi del rifugio Gilberti
1.850 m.
(si
può scegliere di salire al rifugio a piedi, con un supplemento
di circa due ore e 730 m. di dislivello)
Dal
rifugio si scende verso
l'ampia
conca del Piano
del Prevala e
si prosegue
verso la sella
omonima. Il sentiero
(CAI N°636)
si
snoda sul lato destro orografico (a sinistra salendo) dell'ampio vallone
detritico. Con
una pendenza costante
ci si dirige alla testata del vallone (possibilità
di trovare neve
compatta
nell'ultimo
tratto) fino a raggiungere Sella Prevala 2.067
m. e si
continuerà a destra tra un po’ di neve residua e qualche passaggio su
roccette di I° grado, poco impegnative, anche grazie alla presenza di
alcuni brevi tratti di cavo metallico, fino in cima. Il monte Forato
(Prestreljenik) 2.498 m. ripaga l’escursionista con una vista
maestosa su
tutte le Alpi Giulie, dalle italiane Jôf
di
Montasio, il gruppo dello Jôf
Fuart, la Madre dei Camosci,
le Cinque Punte, alle slovene, il Mangart, lo Jalovec, il lontano Triglav,
e naturalmente
tutte le cime della lunga catena del Canin, dal Picco di Grubia al monte
Rombon.
Si ritorna, lungo lo stesso percorso della salita, fino al bivio sopra la Sella del Forato (arrivo della seggiovia slovena), si devia a dx e si seguono i bollini rossi e le indicazioni "Okno" fino ai piedi dell'enorme foro. Un piccolo canalone ghiaioso, discretamente ripido, e due tratti attrezzati conducono all'interno dell'incredibile finestra nella roccia. Emozionante affacciarsi sul lato opposto per ammirare il Piano del Prevala.
DISCESA - Il rientro al rifugio Gilberti si effettuerà lungo l’itinerario di salita.
DIFFICOLTA' - Salita nel complesso poco difficile, soprattutto per il facile accesso al rifugio Gilberti con la telecabina. Le uniche difficoltà si trovano nell'ultimo tratto della salita alla cima e alla base del "Foro". In entrambi i casi le roccette di I° grado vengono superate con l'aiuto del cavo metallico, nei punti più esposti.
Vai alla galleria di fotografie:
Itinerario ad anello del Monte Robon |
||
Tempo salitai: | 2,30 h. - 3,00 h. | - |
Tempo discesa: | 2,00 h. - 2,30 h. | - |
Dislivello salita: | 750 m. | - |
Dislivello discesa: | 750 m. | - |
Sviluppo: | 6,5 km. | - |
Difficoltà: | EE | (difficoltà) |
Cartografia | Ed. Tabacco 1:25.000 Foglio 19 Alpi Giulie Occ. |
- |
BREVI NOTE STORICHE della Grande Guerra sulla Sella Prevala La sella Prevala è l´unico valico che permette un agevole passaggio tra il versante nord (Sella Nevea) e quello sud (conca di Plezzo/Bovec) dell´articolata catena del Canin. Per questo motivo già all'Inizio della Prima Guerra Mondiale, nel maggio 1915, fu considerata elemento cardine della difesa italiana, di conseguenza venne immediatamente presidiata e fortificata. Rivelò tutta la sua importanza nell'ottobre del 1917, nei giorni della disfatta di Caporetto, quando gli alpini schierati nel settore Rombon, furono costretti a ritirarsi, incalzati dagli austriaci. Divenne un baluardo inespugnabile per gli attaccanti austro-ungarici che tentavano l'accerchiamento dei nostri reparti. Il sacrificio degli alpini abbarbicati sulle rocce del valico, consentì al grosso delle truppe italiane di scendere a valle con una certa sicurezza. Infine il ripiegamento da Sella Prevala avvenne nella notte tra il 27 ed il 28 ottobre 1917 lungo le mulattiere in quota, durante una terribile bufera di neve, attraverso la Sella Bila Pec e la Sella Grubia, per poi scendere in direzione di Chiusaforte e della Val Resia. |
Altri link nel Gruppo CANIN |
Monte CANIN |
Monte ROBON |
Monte ROMBON |
Rifugio CRASSO |
Altri link in zona, sui sentieri della Grande Guerra |
JÔF di MONTASIO |
MONTASIO FORONON del BUINZ - ferrata CERIA-MERONE |
CIMA di TERRAROSSA |
JÔF FUART |
... con le ciaspole |
MONTE GRUBIA |
RIFUGIO BRAZZA' - Altipiano del MONTASIO |
AVVERTENZA. Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso.. Gli autori declinano ogni eventuale responsbilità. - E’ vietata la riproduzione di testi o foto salvo esplicita autorizzazione. Tutti i diritti riservati © Copyright 2007 MARASSIALP |