Galleria di fotografie e descrizione dell’itinerario della salita al monte Cuarnan. La piccola montagna è il primo rilievo che sale dalla pianura friulana, il più meridionale delle Prealpi Giulie (criterio SOIUSA) e questo lo rende un vero balcone panoramico dal quale, nelle giornate limpide, si vede fino al mare Adriatico. Nei mesi di maggio e giugno il monte Cuarnan si trasforma in uno straordinario giardino alpino. Breve descrizione dell'itinerario ad anello.
ACCESSO - Percorsa l’autostrada A23 Alpe Adria (Palmanova-Tarvisio), in direzione nord, si esce al casello di Gemona (UD). Attraversata la cittadina, si continua con una stretta e ripida strada, in direzione dell’agriturismo Malga Cuarnan, fino a circa quota 650 metri, dove nei pressi di un tornante si trova un grande tabellone informativo e un piccolo parcheggio.
ITINERARIO
- Dal parcheggio 650 m., una breve rampa conduce ad un
tabernacolo, da dove inizia una traccia che taglia il versante est del
monte Glemina fino ad intercettare il “sentiero naturalistico Silans”
(CAI 716),
che sale direttamente da Gemona. Si continua con un lungo traverso sotto
le pendici meridionali del Cuarnan, con ampi panorami su Gemona e i
paesi circostanti. Giunti vicino al Zuc de Cros, all’incrocio di
sentieri si prende il sentiero
CAI 715
il quale, con pendenza costante e con regolari tornanti, risale l’erboso
pendio ricco di fioriture: asfodeli, genziane, primule varie, narcisi e
tanti altri... Si raggiunge un primo “pulpito” che, grazie al fatto di
esser facilmente raggiungibile dai mezzi a motore e per la sua
conformazione, è diventata una base di lancio privilegiata per
deltaplani e parapendii. Si supera, con un po’ di fatica, l’ultimo
strappo e si guadagna l’ampia dorsale che gradualmente porta alla cima.
Lungo il percorso, in magnifica posizione, il CAI Gemona ha realizzato
un bel ricovero, dalla solida struttura, dedicato alla memoria di Elio
Pischiutti 1.336 m. In breve si raggiunge la vetta del monte Cuarnan
1.372 m. Sulla sommità è stata costruita la chiesetta dedicata al Redentore,
ora in cemento armato, in quanto nel suo secolo di vita ha subito sia i
danni di un fulmine, ma soprattutto quelli derivanti dal disastroso
terremoto del 1976.
Il panorama che vi si gode
abbraccia tutto l’arco montuoso, dalle Prealpi e Alpi Giulie, alle Carniche, le
Dolomiti e la catena del monte Cavallo. In particolare si ammira a sud
tutta la pianura friulana, con all'orizzonte il nastro argentato del
mare, a nord il massiccio del Chiampon, sulla cui cresta corre l’Alta
Via CAI Gemona. Ad est di questa, divisa dalla valle del Torre, si
profila un’altra lunga dorsale, quella del Gran Monte, che si esaurisce
a Kobarid/Caporetto, la cui più alta elevazione è lo Stol. Particolare
l’angolazione del Krn/monte Nero, che mostra il suo netto pendio, il “lavador”,
di profilo. Alle spalle di queste due catene si trova la bastionata dei
Musi, e più dietro ancora, a nord, il gruppo del Canin.
Dalla chiesetta si ritorna indietro, sulla dorsale erbosa, per alcune decine di metri, per iniziare la discesa, con il sentiero che conduce alla Sella Foredor, sul versante nord del Cuarnan, coperto da boscaglia. Poco prima di giungere alla sella si girerà a sinistra verso la Malga Cuarnan 1.089 m. Si continua la discesa lungo la strada di servizio della malga, usufruendo di alcune scorciatoie, che tagliano i tornanti fino a rientrare al parcheggio.
Si ringrazia per il
contributo del testo e di alcune foto l'amico Maurizio Toscano.
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Salita al monte Cuarnan |
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Sintesi: | Salita : | Discesa : | |
Dislivello tot:: | 750 m. | 750 m. | |
Tempo tot: |
3,00 h. |
2,00 h. |
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Difficoltà: | E | (difficoltà) | |
Sviluppo: | 11 km. | ||
Cartografia:
Ed. Tabaccco 1:25.000 Foglio 020 Prealpi del Gemonese. |
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DATA escursione: | 2 giugno 2021 | ||
Prati di narcisi sul monte Cuarnan
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