Album di fotografie e descrizione della salita sul monte Croda de r’Ancona. La montagna si trova al centro del Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo, nel gruppo della Croda Rossa, e grazie al suo isolamento, offre uno straordinario panorama a 360° gradi. Per questo motivo, durante la Prima Guerra Mondiale 1915-18 gli austriaci lo scelsero come baluardo difensivo. In una delle zone dolomitiche più famose, rappresenta una piccola perla, silenziosa e poco frequentata, immersa in suggestivi paesaggi naturali ancora integri, dal grande fascino storico. Breve descrizione dell'itinerario:
ACCESSO - Punto di partenza dell'escursione è il parcheggio nei pressi del Lago Bianco, posto tra le località di Cimabanche ed Ospitale, sulla strada SS51 Cortina-Dobbiaco.
ITINERARIO -
Dal parcheggio presso il
Lago Bianco 1.512 m., nei pressi di una ex zona militare con
diverse caserme militari e torrette, inizia una carrareccia che risale
tutta la lunga Val di Gòtres, sentiero
CAI N°8.
Superati alcuni ponti sui ruscelli e cascatine del rio Rufiédo, con bei
scorci sul Vecio del Forame (Cristallo), la strada sale all'interno di
una fitta foresta di conifere, con tappeti di rododendri nel sottobosco.
Nel tratto che costeggia le balze del ruscello rio de Gotres, la strada
si fa in alcuni tratti ripida, per riprendere una pendenza più dolce nei
pressi dei bellissimi pascoli d'alta quota della val di Gòtres, alle
pendici del versante orientale della Croda de r’Ancona. Si prosegue la
salita e dopo circa cinque chilometri dalla partenza, si raggiunge la
Forcella Lerosa 2.020 m. Sulle ampie praterie che caratterizzano la
sella, si trovano due cimiteri austro-ungarici della Grande Guerra, e
diversi rovine di edifici che costituivano il grande villaggio militare
degli imperiali a difesa del settore Son Pouses.
Prima
della forcella, viene ignorata (sinistra) una traccia che consentirebbe
d'imboccare il sentiero per la cresta est, si supera il valico e si
prosegue in discesa in direzione di Ra Stua, fino a trovare sulla
sinistra del sentiero un grande prato e qualche piccola indicazione. Qui
si rintraccia una labile traccia che attraversa tutta la radura e punta
all'articolata parete ovest della Croda de r’Ancona. La salita della
montagna non è segnata con bolli CAI. Superato il prato la traccia
diventa più evidente e con l'aiuto anche dei classici "ometti di pietra"
si sale in diagonale tutta la parete, in direzione dello spigolo
sud-ovest della montagna. Raggiunta la cresta ovest, la traccia gira con
decisione a sinistra e sale uno spallone roccioso completamente solcato
da profonde trincee. Spettacolare la vista verso le Tofane, il Vallon
Bianco e il Col Becchei.
Seguendo con cura gli "ometti" nel labirinto
delle trincee si raggiunge un piccolo pendio detritico, dove inizia la
rampa finale verso l'evidente cupolone rosso sommitale. In questo ultimo
tratto, sulle balze rocciose occidentali che precipitano sopra Forcella
Lerosa, con un minimo di curiosità storica, si potranno scoprire diverse
testimonianze delle opere belliche austriache: resti di cucine, di
baracche (una ancora in discrete condizioni), entrate di caverne
fortificate con il cemento, gallerie che scendono nelle viscere del
monte con piani per alloggiamenti interni.
Terminata la breve digressione
storica, si prosegue la salita, con qualche tratto leggermente esposto su terreno
friabile, che conduce sulle rocce terminali della Croda de r’Ancona
2.366 m.
La vetta è molto ampia, il panorama maestoso, vi si trovano addirittura due croci, una rivolta
verso la meravigliosa Croda Rossa e la sottostante
Val di Gòtres, l'altra verso il Cristallo, il Pomagagnon e la conca di
Cortina d'Ampezzo.
DISCESA - Lungo lo stesso percorso della salita.
DIFFICOLTA' - La salita alla Croda de r’Ancona è facile tecnicamente, discretamente impegnativa per la lunghezza e il dislivello. Fare attenzione a due brevi passaggi leggermente esposti su terreno friabile sotto la cima.
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Salita alla Croda de r’Ancona | ||
Sintesi | salita : | discesa : |
Tempi: | 3,15 h. | 2,30 h. |
Dislivello: | 900 m. | 900 m. |
Sviluppo: | 16 km. | |
Difficoltà: | EE | (difficoltà) |
Cartografia | Tabacco 1:25.000 Foglio 03 Cortina d'Ampezzo - Ed. 2022 |
DATA escursione | 8 luglio 2024 |
BREVI NOTE STORICHE della Grande Guerra All'inizio del conflitto il 24 maggio 1915, l'Impero Austro-ungarico abbandonò Cortina difficilmente difendibile, e occupò le forcelle e le cime più importanti a nord della conca ampezzana: le Tofane, il Cristallo e il monte Piana, sbarrando in tal modo agli italiani la via verso la Val Pusteria-Brennero. Lungo la strada di Alemagna, la Croda de r’Ancona, con il suo contrafforte meridionale di Son Pouses, divenne un bastione difensivo austriaco invincibile. Due gli attacchi degli italiani, nel giugno 1915 e nel giugno 1916. Fanti, bersaglieri e alpini (Batt. Cadore) con sacrificio e coraggio andarono all'attacco. Non riuscirono mai a superare la tenace difesa degli austriaci sulle rocce della Croda de r’Ancona. Ancora oggi la montagna, (per fortuna dimenticata dai flussi turistici), è ricca di testimonianze degli aspri e cruenti scontri. |
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