DOLOMITI - Sui sentieri della Grande Guerra - La Ferrata KAISERJÄGER sul COL OMBERT Panorama dalla vetta del Col Ombert

Album di fotografie e descrizione dell'itinerario, di un'escursione nelle Dolomiti, sul monte Col Ombert. In Val di Fassa, si trova la suggestiva Val San Nicolò, alla cui testa si pone l'aguzza vetta del Col Ombert. La montagna, grazie alla sua posizione isolata, si trova al centro dell'anfiteatro di vette che formano il Gruppo della Marmolada. A sud, la Cresta di Costabella e Cima Uomo, a est il Sasso Vernale e Cima Ombretta, a nord il Gran Vernel e la Regina delle Dolomiti. Per questa sua posizione dominante sul Passo San Nicolo, fu scelto durante la Prima Guerra Mondiale 1915-18, quale caposaldo della linea di difesa austriaca in Val Contrin. Il Col Ombert fu trasformato in un fortino inespugnabile, con la costruzione alla sua base di ricoveri in caverna, trincee e postazioni. Per facilitare l’accesso alla vetta, gli Standschützen e Kaiserjäger austriaci fissarono con arpioni nella roccia una serie di scalette di ferro sul versante nord della cima, con uno sviluppo verticale, in modo da rimanere coperti dalle vedette e dai colpi degli alpini attestati sulle Cime Cadine e sulla Cresta di Costabella. Nel 1996 la via attrezzata è stata ricostruita sullo stesso itinerario, con il nome di Ferrata Kaiserjäger. Della via attrezzata originale del 1915 rimangono ancora scalette, fittoni e tratti di cavo metallico, sono una testimonianza unica, rarissima, dei manufatti bellici della Grande Guerra sulle Dolomiti. Per coloro che non volessero affrontare le difficoltà della ferrata, c'è la possibilità di effettuare un'escursione ad anello intorno al Col Ombert, interessante sia dal punto di vista storico che paesaggistico. Indimenticabile lo spettacolo dell'enrosadira dal Passo San Nicolò. 

    ESCURSIONE al Rifugio Passo San Nicolò - Dal paese di Pozza di Fassa, nell'omonima valle, s'imbocca la strada per la Val San Nicolò fino alla località di Sauch 1.714 m., dove si parcheggia. Si continua a piedi, prima su strada asfaltata e poi su carrareccia, (CAI N°608) si supera la Baita Ciampiè 1.826 m. e si continua in direzione della Baita delle Cascate. Questa strada fu realizzata dai prigionieri russi (Strada di Rusci) durante la Grande Guerra, lungo il percorso si trovano alcuni ceppi commemorativi austriaci. Si procede in un'ambiente suggestivo, tra bellissimi prati punteggiati da baite adornate di fiori, sovrastati da boschi da cui spuntano le vette dolomitiche. Un chilometro prima della Baita delle Cascate s'incontra una deviazione, qui si può scegliere tra due sentieri per raggiungere il Passo San Nicolò: a sx un nuovo percorso s'inerpica ripido, all'interno di un bosco (consigliato in giornate calde) mentre continuando lungo la strada forestale, si sale con crescente pendenza, lungo un itinerario a semicerchio. Entrambi i sentieri terminano sui verdi pascoli del Rifugio Passo San Nicolò 2.340 m. (1,30-2,00 ore). Fantastico colpo d'occhio sulle parete sud della Marmolada.

     SALITA - Ferrata KAISERJÄGER - Dietro al rifugio (a fianco della teleferica di servizio) si segue una ripida traccia su sfasciumi, in direzione della slanciata piramide del Col Ombert, fino alla base della parete nord, dove si trovano diverse caverne scavate durante la Grande Guerra (0,30 h.). Vicino ad una scaletta di ferro originale del 1915, una tabella indica l'inizio della nuova ferrata. L'attacco è subito molto impegnativo, si supera un camino, si continua con un traverso e si raggiunge la base di una ripida paretina. E' questo il passaggio più difficile della via, il cavo sale verticale verso una placca sporgente con pochi appoggi per le mani e le gambe, viene superata a forza di braccia. Si prosegue con una serie di camini e fessure meno ripidi, su roccette più articolate, che consentono una arrampicata più piacevole. Si esce dal tratto più nascosto e coperto della ferrata con un secondo passaggio particolarmente atletico e si raggiunge una crestina in ambiente aperto, con vista aerea sul rifugio e passo San Nicolò. Si tira il fiato, salendo una serie di facili gradoni, dove il cavo funge da corrimano. La salita continua sul filo di cresta, discretamente ripida, verso il cuore della parete settentrionale del Col Ombert. Le due ferrate (la vecchia e la nuova) corrono parallele e verticali incontro ad alcune placche lisce e molto esposte, che rappresentano il terzo passaggio delicato della Ferrata Kaiserjäger. Con pochi appigli a disposizione si traversa prima a sx e poi a dx, fino a raggiungere un'aerea cengia, che aggira un diedro e conduce sullo spigolo nord-ovest della montagna. Un'ultima paretina di facili roccette porta ad una selletta, dove termina il cavo metallico. Si continua su detriti, seguendo un'esile traccia ed in breve si raggiunge la cima del Col Ombert 2.670 m. (1,00-1,30 h.). Indimenticabile il panorama a 360° sulle Dolomiti Occidentali: si ammirano i gruppi del Catinaccio, del Sassolungo, del Sella, della Marmolada.. 

    DISCESA - Via Normale - Dalla croce con pochi passi, si raggiungono le rocce terminali del versante sud-est della vetta (di fronte alla Cima Uomo). Una traccia scende ripida su ghiaie, fino ad una selletta di cresta, qui si devia verso sx e si continua sul versante est con una veloce discesa su ripidi zig-zag o "tagliando" su facili ghiaioni. Raggiunto un ampio vallone alla base della montagna, s'incrocia il sentiero  (CAI N°609)dove si può scegliere l'itinerario di discesa in Val San Nicolò: a destra traversando la Forcella Paschè, o a sinistra rientrando al Passo San Nicolò. (I percorsi sono descritti nel successivo paragrafo "Giro del Col Ombert" ndr.)     

    NOTE DIFFICOLTA' - La ferrata è considerata "difficile", anche se alcuni passaggi si possono ritenere molto difficili. Per l'alto impegno tecnico richiesto, è consigliata solo ad escursionisti esperti, inoltre, sul tracciato praticamente verticale e molto esposto, incombe un forte pericolo di caduta sassi. Note positive: la ferrata è breve ed il cavo è continuo lungo tutto l'itinerario.

    ESCURSIONE AD ANELLO del Col Ombert  - Dal Rifugio Passo San Nicolò 2.340 m. si risalgono i prati in direzione est, fino ad un dosso panoramico, dal quale si può osservare tutto il percorso da effettuare. Una traccia taglia in leggera discesa l'ampio ghiaione che si trova alla base della parete settentrionale del Col Ombert, fino ad un grosso tetto rocciose, dove si trova una caratteristica vasca abbeveratoio. Da questo punto si gira decisamente a dx, e s'inizia a salire una ripida traccia a zig-zag su facili rocce. Ben presto s'incontra il sentiero (CAI N°609) che sale dal rifugio Contrin alla Forcella Paschè, mentre il panorama si allarga sul Sassolungo ed il Gruppo Sella. L'itinerario prosegue in dolce salita tra dossi erbosi ed avvallamenti, si visitano alcune postazioni e gallerie della Grande Guerra, sul ciglio di un costone (Lastei di Contrin). Lentamente si scopre il versante est del Col Ombert e si raggiunge l'indicazione (scritta su masso) per la via normale alla cima. Il sentiero principale prosegue aggirando lisce balconate di roccia e conduce ad un suggestivo laghetto, dove si specchiano la Marmolada ed i Vernel. Un facile gradino roccioso conduce alla Forcella Paschè 2.498 m. (1,00-1,15 h.)Bellissima vista dalla parte opposta sulla Cima Uomo e sulla Cresta di Costabella. Tutto il passo è attraversato da profonde trincee, sulla sx, alla base della Cima Cadina Occidentale, si possono visitare le fortificazioni e le gallerie austriache a difesa della forcella. (attenzione pericolo crolli !!!). Si continua l'escursione in discesa, il sentiero attraversa una lunga vallata verde (Val Ombert), seguono alcune ripide serpentine terrose, infine compie un lungo semicerchio, verso sx, sulla testa della Val San Nicolò fino a raggiungere uno sperone roccioso. Il percorso continua in ripida discesa all'interno di un fitto bosco fino ad uscire su di un piccolo altipiano prativo con baite, Sonta 2.071 m. In breve si raggiunge la Baita delle Cascate, dalla quale si ripercorre in discesa tutta l'Alta Val San Nicolò e si rientra al punto di partenza: il parcheggio in località Sauch 1.714 m. (2,00-2,30 h.) 

 

 Vai alla galleria di fotografie:

Sui sentieri della Grande Guerra: Ferrata Kaiserjager sul Col Ombert 

Ferrata Kaiserjäger
Sintesi salita :  discesa 
Tempi:   3,00 h.   2,30 h.
Dislivello: 956 m. 956 m.
Difficoltà: EEA (difficoltà)
Escursione ad anello Col Ombert
Sintesi salita :  discesa 
Tempi:   2,30 h.   2,00-2,30 h.
Dislivello: 850 m. 850 m.
Difficoltà: E -

La ferrata Kaiserjäger: ieri ed oggi La ferrata Kaiserjäger: ieri ed oggi

Cartografia Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 06 Val di Fassa 
DATA escursione: 8-9 settembre 2012