Album di fotografie di un'escursione sul Monte Avanza. La lunga catena delle Alpi Carniche ha molti angoli poco frequentati e cime incontaminate. Un'ambiente alpino formato da antichi pascoli, rustiche casere, boschi rigogliosi e soprattutto verticali pareti calcaree, selvagge creste e ripidi canaloni. In questa natura affascinante, poco sfruttata turisticamente, si trova il monte Avanza. Era conosciuto per le sue miniere di ferro, rame ed argento, già dall'Alto Medioevo e durante il dominio della Serenissima Repubblica Veneta, rimasero in funzione con alterne fortune fino al 1944. Di grande valore escursionistico, il monte Avanza ha pure una valenza storica, testimoniata da molti reperti bellici risalenti alla Prima Guerra Mondiale 1915-18. Breve descrizione dell'itinerario ad anello con salita lungo il Vallone Avanza e ritorno attraverso il passo del Cacciatori, il passo Sesis e il rifugio Calvi:
ACCESSO - Raggiunto il paese di Cima Sappada, posto lungo la strada che collega il paese di Forni Avoltri (Friuli/Carnia-UD) al paese di San Stefano di Cadore (Val Comelico-BL), si prosegue (da dietro la chiesa) con la SS 22. La strada, asfaltata ma stretta, conduce dopo 8 km al rifugio Sorgenti del Piave. Un chilometro prima di raggiungerlo, sul rettilineo sotto il vallone che sale al Rifugio Calvi, si parcheggia l'auto.
ITINERARIO
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Dal
parcheggio (prima delle Sorgenti del Piave) a circa quota 1.815 m. si
scende lungo la strada asfaltata, si supera la deviazione per il rifugio
Calvi, e si continua per alcune centinaia di metri, fino a quando non si
arriva nei pressi della
Malga di Sesis 1.800 m.
Dalla casera inizia, sulla sinistra, una traccia
(CAI
N°173)
che senza perder quota, si
mantiene alla base della parete meridionale del Monte Chiadenis,
traversa alcuni prati ed interseca il sentiero principale
CAI N°173
(che inizia dalla Casera di Casa
Vecchia 1.683 m.) e prosegue verso la base del Vallone Avanza. Si
salgono le ripide balze prative e rocciose del canalone, in direzione
del Passo dei Cacciatori. Raggiunta la testa del Vallone, alla base di
un ampio catino detritico, si abbandona il sentiero principale che prosegue a sinistra verso il
Passo dei Cacciatori, e si devia a destra (tracce), lungo un sentierino
che sale con ripidi zig-zag il ghiaione della Forcella delle Genziane
2.270 m.
La Forcella è di una bellezza straordinaria, i forti
contrasti cromatici tra il verde intenso dello stretto valico e le
candide pareti calcaree che lo circondano, creano uno dei luoghi più
affascinanti e suggestivi delle Alpi Carniche. (ndr.) L'itinerario
prosegue in salita con un sentierino di guerra, che traversa la base
della Creta dei Cacciatori e con delle serpentine supera alcuni salti
rocciosi. Continua con un breve passaggio attrezzato su cengia esposta e
raggiunge la Cima delle
Batterie, dove si trovano diverse caverne e postazioni della Grande
Guerra. Con un'attenta visita si possono scoprire diverse iscrizione
degli alpini e degli artiglieri italiani, che per due lunghi anni
vissero in condizioni quasi proibitive tra queste vette. Un'ultima
facile salita conduce sulla cima del monte Avanza 2.489 m.
Il panorama dalla sua vetta è notevole, si apre a 360° dalle Alpi
Carniche alle Alpi Giulie, dalle lontane Dolomiti agli Alti Tauri.
DISCESA - Dalla vetta si ritorna alla forcella delle Genziane 2.270 m., lungo la stessa traccia percorsa in salita. Dalla suggestiva piccola oasi verde incastonata tra le slanciate guglie si riprende il sentiero principale CAI N°173 e si scende un ripido ghiaione per poi risalire verso il Passo dei Cacciatori 2.213 m. Sul valico si trovano diverse postazioni fortificate, trincee e caverne. Si continua l'itinerario ad anello con un lungo traverso alle pendici del versante settentrionale del monte Chiadenis, con spettacolare vista sul Peralba e la valle di Fleons. Raggiunto il Passo Sesis 2.312 m. si scende velocemente al rifugio Calvi 2.164 m. e di seguito, con la strada sterrata o con il ripido "sentiero delle Marmotte" si ritorna al parcheggio.
DIFFICOLTA' - La salita al monte Avanza non presenta grandi difficoltà tecniche, ma alcuni passaggi discretamente esposti richiedono passo sicuro. Indicata ad escursionisti esperti.
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Monte AVANZA |
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Sintesi: |
Salita: | Discesa: |
Dislivello tot: |
950 m. | 950 m. |
Tempo tot: |
2,30-3,00 h. | 2,15-2,45 h. |
Sviluppo: |
9 km. | |
Difficoltà: |
EE |
Cartografia: |
Ed. Tabacco 1:25.000 Foglio 01 Sappada |
DATA escursione: |
6 settembre 2006 |
Brevi NOTE STORICHE della Grande Guerra
All'inizio della Grande
Guerra il gruppo montuoso formato dai monti Peralba, Chiadenis e Avanza, si
ritrovò in prima linea. Gli schieramenti comprendevano truppe specializzate
per azioni in montagna. Da una parte lo schieramento italiano composto dagli
alpini e dai bersaglieri della IV Armata
e dal Gruppo Zona Carnia, dall'altra parte la divisione austroungarica della Pustertal
con le Hochgebirgscompanien. L'esercito italiano realizzò un
grande caposaldo di artiglieria su un contrafforte del monte Avanza,
chiamato in seguito, Cima delle Batterie. Vennero scavate diverse caverne e gallerie e
fortificata la cresta rocciosa, per ospitare i cannoni puntati sulle
postazioni austro-ungariche della cresta Fleons-Edigon, del Giogo Veranis (Öfner
joch) e del monte Oregone (Hochalpl). |
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