Album di fotografie di un mini Trekking escursionistico nelle Dolomiti di Sesto, alla scoperta del gruppo dei Baranci. Montagne solitarie e selvagge, poco frequentate e per questo motivo paradiso dell'escursionismo vero. Il gruppo è costituito da profonde valli interne ricoperte da fittissimi mughi (baranci) e da vette che non presentano difficoltà superiori al 1° grado, il loro segreto sono i bellissimi panorami, ancora più preziosi poichè inseriti in un ambiente silenzioso, lontano dai grandi flussi turistici. Un esempio del fascino di questa montagna è l'incantevole paesaggio attorno al Lago Malga di Mezzo, in un contesto naturale bellissimo, raramente visitato. Paradiso della fotografia. I sentieri che permettono di fare escursioni e di visitare con interessanti itinerari le montagne dei Baranci, iniziano dalla Val di Landro e dalla Valle Campodidentro, valli che delimitano lateralmente il gruppo. Di seguito la descrizione della nostra escursione:
1°
GIORNO - Valle
di Landro-Forcella dei Baranci-rifugio Tre Scarperi. Lungo
la strada Dobbiaco-Cortina nella Val di Landro, dopo circa 1 km dal Lago
di Dobbiaco, in prossimità di una cava di ghiaia e di una grande colata
detritica, si trova un largo parcheggio. L'escursione inizia a quota
1.300 m. con il sentiero
CAI N°8.
L'itinerario sale inizial- mente per un bosco ed in seguito per un ripido
pendio barancioso. Finita la vegetazione si prosegue, in costante
salita, lungo la Val dei Baranci (Birkental) con infinite serpentine su
di un largo ghiaione fino alla sovrastante Forcella dei Baranci 2.540
m. (sentiero: dislivello salita:
1.240 m., durata: 3.00-3.30 ore). Si
traversa la forcella, bellissima vista verso la dominante Croda dei
Baranci e sulle Dolomiti di Sesto, e si scende lungo la Valle Prà Brusà
(Kohlalpltal), su facili zig-zag per ghiaie ed erba. L'itinerario
prosegue prima lungo l'ampio vallone e successivamente attraverso una
fitta macchia di mughi. Infine si affronta il salto terminale lungo una
traccia che scende in un ripido bosco a fianco di una piccola cascata, e
si raggiungono i stupendi prati della val Campodidentro ed il rifugio
Tre Scarperi 1.626 m. (sentiero:
dislivello discesa: 900 m., durata: 2.00 ore).Pernotto
2°
GIORNO - Rifugio
Tre Scarperi-Forcella del Lago-Croda dei Baranci- Valle di Landro.
Dal rifugio Tre Scarperi si raggiunge la testa della Val Campodidentro,
ad un primo bivio si prosegue a destra (sentieri
CAI N°10-11) in
direzione del Passo Grande dei Rondoi. Alla quota di 1.895 m. si
abbandona il sentiero principale, si piega ancora a destra (sentiero
CAI N°9),
e si entra nel vallone di Toal Erto (Hangenalpeltal).
Con una pendenza costante l'itinerario sale tra zolle d'erba e ghiaie
fino a raggiungere la Forcella del Lago 2.545 m.
(sentiero:
dislivello salita: 920 m., durata: 2.30 ore).
Dalla forcella si prende una traccia a destra lungo una cengia che
porta ad un canale roccioso (corda fissa, tratto attrezzato, facile) si
continua lungo cenge e canalini fino a raggiungere l'ampio pianoro
roccioso, che con un lungo percorso porta al grande segnale
trigonometrico della vetta della Cima Piatta Alta 2.905 m. (tracce:
dislivello salita: 360 m., durata: 1.00 ora).
Davanti, come la prua di una
nave che solca la Val Pusteria, si ammira la cuspide rocciosa della
Croda dei Baranci. Le due vette sono separate da una breve ma esposta
cresta rocciosa, dove alcuni passaggi di 1° grado sono attrezzati con
corda metallica. In circa venti minuti si sale la straordinaria e
panoramica vetta della Croda dei Baranci 2.922 m. Si ritorna alla
forcella del Lago 2.545 m., lungo lo stesso itinerario della salita.
Dalla forcella si scende in direzione della Val di Landro.(sentiero
CAI N°9). La
discesa avviene lungo un ripido ghiaione che velocemente raggiunge un
vallone dove si pone il bellissimo Lago di Malga di Mezzo 2.222 m.
Si prosegue quasi orizzontalmente lungo boschi e prati, che diventano
straordinari durante la fioritura dei rododendri, dei quali sono
ricchissimi. La discesa a questo punto diventa ripida, si segue una
cengia esposta, si percorrono ripidi zig-zag ed infine si traversa con
la corda metallica una bellissima cascata. L'itinerario sempre molto
ripido scende tutto il Fosso delle Mesule ed alla fine raggiunge la
strada Dobbiaco-Cortina. Un breve tratto lungo la strada consente
d'arrivare nuovamente al parcheggio 1.300 m. e chiudere l'escursione ad
anello. (sentiero: dislivello discesa.: 1.600 m., durata: 4.30 h)
Sintesi tempi/dislivello escursione |
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1° Giorno | salita | discesa |
Tempi : | 3,30 h | 2,00 h |
Dislivello: |
1240 m. | 900 m. |
Difficoltà: |
E - escursionisti | |
2° Giorno | ||
Tempi: | 4,00 h | 4,30 h |
Dislivello: |
1.300 m. | 1.600 m. |
Difficoltà: |
EE - escursionisti esperti | |
Note: | Escursioni lunghe, brevi tratti attrezzati |
Cartografia |
Ed. Tabacco 1:25.000 Foglio 10 Dolomiti di Sesto |
DATA escursione: |
30 giugno- 1 luglio 2007 |
BREVI NOTE STORICHE I primi alpinisti a visitare e scoprire il Gruppo dei Baranci furono i famosi esploratori Paul Grohmann, Wolf von Glanvell e Severino Casara. La Croda dei Baranci 2.922 m.,fu salita la prima volta da Paul Grohmann e i fratelli Innerkofler nel 1875. La Rocca dei Baranci, con le sue varie punte, tra le quali la Cima Principale 2.966 m., fu ascesa nel 1878 da J. Oberschneiderber, in solitaria lungo il versante settentrionale |
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