Sui sentieri della Grande Guerra: il Sacrario militare di Asiago ed il forte Interrotto. Il paese di Asiago

    Gran parte dell'Altopiano anticamente era suddiviso in sette circoscrizioni organizzate in una federazione autonoma, da qui il nome di Altopiano dei Sette Comuni (Asiago, Enego, Foza, Gallio, Lusiana/Conco, Roana e Rotzo) abitato fin dai tempi antichi dalla popolazione etnica dei cimbri, di origine germanica. Nel cuore dell'Altipiano, in un'ampia conca, si pone il centro principale: Asiago. La cittadina fu duramente coinvolta durante la Prima Guerra Mondiale 1915-18, nelle giornate del 18 e 19 maggio 1916 fu completamente rasa al suolo da parte dell'artiglieria austroungarica. Oggi ad Asiago si trova uno dei principali ossari italiani della Grande Guerra. Inoltre sulle alture che delimitano la conca a settentrione, si può visitare il forte Interrotto, utilizzato durante il conflitto come "Osservatorio".

    ACCESSO - Si percorre l'autostrada A4 Serenissima (Milano-Venezia), uscita Vicenza Est, si prosegue sull'autostrada A31 (Valdastico) sino all'uscita finale di Piovene-Rocchette. Con la statale SS 349 si risale il ripido versante meridionale dell'altopiano. La salita conduce al paese di Treschè Conca, si continua al centro dell'altopiano verso Canove di Roana ed infine si arriva nella cittadina di Asiago.   

    Il SACRARIO MILITARE di ASIAGO 1.058 m. - Dal centro del paese si seguono le indicazioni per il monumento-mausoleo, si percorre il Viale della Vittoria e si raggiungono le pendici del colle Leiten. Già osservandolo da lontano, il Sacrario militare si presenta in tutta la sua grandiosità, alto ed imponente con le linee semplici e simmetriche, si staglia in modo netto nel vasto panorama circostante. Superato il cancello d'entrata, il lungo Viale degli Eroi in leggera salita, introduce lentamente all'imponente opera, costruita secondo i classici canoni dell'architettura romana. Si compone di due parti principali, un gigantesco blocco di cemento e marmo contenente la Cripta inferiore, sormontato da un grandioso arco trionfale alto 47 metri. Il sacrario custodisce le salme di 54.000 caduti tra italiani ed austroungarici, la maggior parte senza nome, caduti sull'Altopiano di Asiago, durante quarantuno mesi di cruenti scontri che attraversarono più volte l'immenso territorio, dal monte Cengio al monte Zebio, dal monte Verena al "calvario degli Alpini" il monte Ortigara. Dopo ogni battaglia, bombardamento o scoppio di terrificanti mine, i soldati morti venivano seppelliti direttamente nelle vicinanze del teatro degli scontri. Alla fine della Grande Guerra, si potevano contare sull'Altipiano più di 35 cimiteri italiani e diversi austroungarici, ricordiamo che in questa zona, le perdite furono seconde soltanto al fronte isontino. Successivamente venne proposto di raccogliere in un unico, grande Ossario, i caduti di entrambi gli eserciti, nacque così il Sacrario Militare, costruito tra il 1932 ed il 1936 sul panoramico colle del Leiten, ad opera dell'architetto Orfeo Rossato di Venezia e venne inaugurato il 17 luglio 1938 alla presenza del re Vittorio Emanuele III. Oggi il Sacrario si presenta perfettamente conservato sia nella parte interna, la zona monumentale è di proprietà dello Stato, sia nella parte esterna, con le distese di prati molto curate, testimonianza di come gli abitanti dell'Altopiano abbiano a cuore questo simbolo di estremo sacrificio. 

Durante il nostro soggiorno ad Asiago, abbiamo respirato quest'aria di rispetto e di ricordo, durante un episodio sorprendente e per noi suggestivo: svegliarsi alla mattina, con le note dell'Inno di Mameli diffuse dal Sacrario.(ndr). 

    Il FORTE INTERROTTO 1.392 m. - Da Asiago si prende la strada in direzione del Passo di Vezzena-Lavarone (SP349) ed in breve si raggiunge la frazione di Valle Vescovi (località Camporovere). Dal piccolo centro si devia a destra per proseguire la salita lungo la via Monte Interrotto. Dopo alcuni chilometri, quando la strada asfaltata termina, si consiglia di parcheggiare l'auto. Si continua a piedi lungo la strada a fondo naturale con lunghi tornanti all'interno di un fitto bosco. Dopo circa 45 minuti si raggiunge il forte. La fortezza venne costruita dal Regno d'Italia, sulla sommità del monte Interrotto nella seconda metà dell'Ottocento (1887), quando il confine con l'Austria era a pochi chilometri di distanza. Era una costruzione di concezione ancora medioevale, assomigliava più ad un castello che ad una fortezza militare, lo testimonia la presenza, lungo il suo perimetro, di un classico fossato e delle torri. Il forte in realtà nasceva come caserma per il controllo del confine ed era assolutamente inadatto per scopi offensivi. Per questo motivo, all'inizio della Prima Guerra Mondiale, venne utilizzato dall'esercito italiano come punto di osservazione a ridosso della prima linea. Dopo la sua occupazione da parte degli austro-ungarici, durante la Strafexpedition nella primavera del 1916, mantenne anche sotto gli imperiali lo stesso compito fino alla fine del conflitto. Durante la Grande Guerra il forte non subì gravi danni, successivamente però, negli anni sessanta del secolo scorso, venne considerato un bersaglio durante le esercitazioni di lancio di missili e di conseguenza venne praticamente distrutto. Dal 2005 è stato restaurato e messo in sicurezza grazie al progetto denominato "Ecomuseo Grande Guerra delle Prealpi vicentine". La sua visita è interessante, arricchita da un superbo panorama su tutta la piana di Asiago.  

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Sui sentieri della Grande Guerra: il Sacrario militare di Asiago ed il forte Interrotto

Sacrario militare di Asiago ed il forte Interrotto

Durata della visita:  2,00 - 3,00 h. 
Dislivello (per il forte): 360 m.
Difficolta: facile

Cartografia

Cartografia: foglio n. 50 - Altopiano dei Sette Comuni - Tabacco 1:25.000

BREVI NOTE STORICHE del Sacrario militare di Asiago

Nel Sacrario sono custodite le salme di 33.086 caduti italiani e di 18.505 caduti austro-ungarici, provenienti da cimiteri di guerra. vi sono quindi raccolti 54.286 caduti della guerra 1915-1918 - cinquantaquattromila Caduti italiani e austroungarici Il Sacrario è proprietà demaniale dello Stato e dipende dal Commissariato Generale Onoranze ai Caduti in Guerra. Rimangono ancora 5 cimiteri austro-ungarici, tra cui quelli al Mosciagh e 5 cimiteri inglesi, bellissimi e in mezzo ai boschi dei colli a sud di Asiago, in Barenthal (valle dell'Orso), visitati nel 1923 da Re Giorgio V d'Inghilterra e consorte.

Il Forte InterrottoIl Forte Interrotto


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