Album di fotografie e descrizione della visita al Forte di Punta Corbin. L'importante fortezza militare risalente alla Prima Guerra Mondiale 1915-18, si trova sul versante sud-occidentale dell'altopiano di Asiago, nelle Prealpi Venete / Prealpi vicentine (criterio SOIUSA). Fu costruito su una terrazza sospesa nel vuoto della Punta Corbin a 1.077 metri, incastonato tra le rocce , al culmine di una ripida parete che precipita sulla sottostante Val d'Astico, in prossimità del monte Cengio. Per la sua posizione è una bella meta escursionistica, offre interessanti panorami verso il Monte Cimone, lo Spitz di Tonezza, il Pasubio e il territorio di Luserna. Il forte oggi è un Museo all'aperto della Grande Guerra, privato, completamente restaurato.
ACCESSO - Con l'autostrada A31 (Valdastico) si raggiunge l'uscita finale di Piovene-Rocchette. Si continua in direzione di Asiago, con la SS 349 che risale il ripido versante meridionale dell'altopiano. Al termine della salita si raggiunge il paese di Treschè Conca e si devia verso la frazione di Chiesa, dove si trova anche un bel balcone panoramico. Dalla piazza con la Parrocchia si seguono le indicazioni per Forte Corbin. Inizialmente si attraversano le Contrade Ostarelli - Dosso - Mosca, successivamente si imbocca una ex strada militare, stretta ma quasi tutta asfaltata, che conduce dopo circa sei chilometri al parcheggio del Forte a 1.077 m. Un chilometro prima della fortezza, in una piccola radura lungo la strada, si trova il cippo che ricorda la morte di Carlo Stuparich.
VISITA STORICA del FORTE PUNTA CORBIN - La storia recente della fortezza è particolare, infatti è l'unico manufatto militare della Grande Guerra della zona, privato. Tutto inizia nel primo dopoguerra, tra gli anni Venti e Trenta, quando l'autorità militare consentì l'asporto delle cupole d'acciaio, seguì a ruota il minuzioso lavoro dai recuperanti. Nonostante i forti italiani fossero costruiti in "economia", con grossi spessori di cemento armato ma poveri di ferro, vennero comunque spogliati delle attrezzature e fortemente danneggiati. Anche il Forte Corbin subì un sistematico smantellamento che lo rese inutilizzabile e fu abbandonato. Quando nel 1942 il Demanio statale, mise in vendita una grande area che comprendeva anche i ruderi del forte, venne comperato (per tre mila lire) da un privato cittadino per essere utilizzato come pascolo. Dagli anni Settanta i proprietari hanno iniziato il recupero dell'opera militare, con un lavoro paziente hanno ripulito, ristrutturato ed in parte ricostruito, gran parte dell'opera militare.
Oggi il Forte Corbin si presenta in un buon stato di conservazione, con un interessante allestimento museale. L'ingresso è a pagamento, aperto durante l'estate. Varcato il cancello d'entrata si rimane subito coinvolti da un'atmosfera particolare, per la presenza di un grande dispiegamento di bandiere tricolori e la diffusione ad alto volume di canzoni militari della Grande Guerra. L'itinerario della visita si svolge lungo un percorso prestabilito con diversi punti di sosta. Superato l'edificio, originariamente adibito a corpo di guardia e Comando, oggi invece sede del piccolo museo e della biglietteria, inizia il percorso storico. Il forte fu progettato e costruito per essere una piccola cittadella indipendente, e quindi durante la visita si osservano gli alloggi per gli ufficiali, le camerate degli artiglieri, il forno ed il magazzino viveri, l'infermeria e la camera per il medico. L'intera fortezza è attraversata da lunghissime gallerie scavate nella roccia, che raggiungono la polveriera sotterranea, il cofano per mitragliatrici e le varie trincee esterne. Raggiunta la piazza d'armi si entra nel corpo principale. La struttura è composta da due piani, al piano inferiore i magazzini e la camera del generatore, che consentiva alla fortezza di essere indipendente per l'approvvigionamento dell'energia elettrica. Al piano superiore l'area per le batteria d'artiglieria da 149 mm. Tra i due piani si osservano tutte le attrezzature per portare i proiettili verso i cannoni: i binari per i carelli ed i montacarichi.
Usciti dal forte, in prossimità di un'impressionante cratere provocato da un colpo austriaco, si raggiunge la copertura superiore dove rimangono soltanto le enormi cavità circolari che contenevano le cupole girevoli corrazzate. Alla fine del tetto, verso ovest, si raggiunge la postazione "Osservatorio", da dove si ammira uno spettacolare panorama sulla Val d'Astico con il paese d'Arsiero e il monte Cimone. L'ultimo tratto del percorso , conduce ad ammirare un'imponente trincea coperta , completamente fortificata, prima del rientro all'edificio di Comando, dove la visita termina all'interno di piccolo museo.
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Sui sentieri della Grande Guerra dell'altopiano di Asiago: il forte Punta Corbin
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