La storia dei rifugi alpini, attraverso la visione delle fotografie fornite dalle cartoline d'epoca. Collezionare cartoline è stata una passione che ha accompagnato fin dall'inizio, la nostra scoperta della montagna. Era un modo semplice per ricordare i luoghi visitati e per raccogliere i timbri originali dei rifugi delle Alpi. Con il trascorrere degli anni, ritornando negli stessi luoghi, abbiamo osservato la trasformazione del territorio e dei rifugi. Allora, il nostro collezionismo nato con elementari motivazioni, si è trasformato in una ricerca della cartolina più antica, più rara, con fotografie originali di ricoveri andati perduti. Oggi questa sezione del sito, nasce dal desiderio di far conoscere la storia dei rifugi delle Alpi, attraverso lo scorrere delle immagini fornite dalle cartoline d'epoca. Un modo per conservare i nomi di personalità e di associazioni alpine, che hanno dato i nomi ai rifugi di montagna, soprattutto lungo l'arco alpino orientale dell'Italia. Nel secolo scorso le Dolomiti, le Alpi Carniche e le Alpi Giulie sono state coinvolte nelle Guerre Mondiali, in poche decine di anni, i confini orientali sono stati modificati per ben due volte, queste tristi vicende hanno causato distruzioni, modifiche e cambio di proprietà dei manufatti alpini. La collezione di cartoline d'epoca dà la possibilità di analizzare, mediante le vecchie fotografie, lo sviluppo e la trasformazione dei rifugi alpini. Un modo per aumentare la conoscenza del meraviglioso mondo della montagna. A completare la sezione, non mancano alcune monografie di cartoline d'epoca delle montagne più importanti delle Alpi e di alcune località alpine famose. Infine una curiosità, una piccola collezione, con le fotografie dei primi impianti di risalita sulle Dolomiti, di quello che in seguito sarà il più grande comprensorio sciistico dell Alpi: il Dolomiti Superski.
Storia della cartolina
La storia della cartolina inizia alla fine del 1800, quando viene presentata come un nuovo mezzo di comunicazione, veloce ed economico. Ha subito un grande successo, viene preferita alla vecchia lettera, che necessita, per mandare poche righe, di un foglio, una busta e della ceralacca. La cartolina, invece, non ha bisogno di sigillatura e la consegna risulta, più veloce. L'idea originaria della cartolina nasce da un alto funzionario delle Poste prussiane, Henrich von Stephan, egli propone l'adozione di un cartoncino preaffrancato preparato dalla Amministrazione Postale da spedire senza busta a tariffa ridotta. L'Amministrazione Postale Austriaca è la prima a realizzare la nuova cartolina, nel 1869 emette un cartoncino color avorio, formato 85x122 mm, interamente bianco sul lato destinato al messaggio, l'altro lato riporta a stampa l'immagine di un francobollo da 2 Kreuzer, la dicitura "Correspondenz-Karte" e l'indirizzo. -La transizione, dalla cartolina postale emessa dall'Amministrazione a quella illustrata di produzione privata è graduale, all'inizio troviamo semplici cornici, in seguito disegni più elaborati, ed infine immagini. I primi modelli su cartoncino, avevano una facciata interamente dedicata all'indirizzo e alla affrancatura (come il frontespizio di una lettera); i mittenti erano obbligati ad inserire il testo in un apposito spazio bianco, vicino all'immagine. In Italia la tipografia Danesi pubblica le prime nel 1882.
E' nel 1902, in Gran Bretagna, che avviene l'ultima rivoluzione per arrivare alla cartolina con l'aspetto che conosciamo, attraverso l'introduzione del "divided back". Il verso della cartolina (o retro) viene diviso in due parti uguali, a destra c'è lo spazio riservato all'indirizzo e all'affrancatura; a sinistra uno spazio bianco per le comunicazioni del mittente. In questo modo l'altro verso della cartolina rimane completamente a disposizione della illustrazione.