Collezione cartoline d'epoca di montagna

     MONTE BIANCO - La storia dell'osservatorio VALLOT, attraverso la visione delle fotografie fornite dalle cartoline d'epoca. 

La storia dell'osservatorio VALLOT    Sul versante francese del Monte Bianco ad una altezza di 4.362 metri si trovano il rifugio e l'osservatorio Vallot. E' una tappa obbligatoria di due delle principali "vie normali" al Monte Bianco: la via italiana dal rifugio Gonella e la via francese dall'Aiguille du Gouter.  Seppur molto frequentato il Vallot non è un rifugio vero e proprio, ma dovrebbe essere soltanto un posto di ricovero e di emergenza per gli alpinisti impegnati nella salita. La sua storia lo conferma, non nasce con aspirazioni di rifugio alpinistico d'alta quota, ma semplicemente come supporto logistico all'osservatorio scientifico attiguo. 

L'osservatorio Vallot venne costruito nel 1891 da Joseph Vallot, botanico e metereologo francese, per studi scientifici, tra i quali l'astronomia, la glaciologia e  la medicina. L'amministrazione della città di Chamonix Mont Blanc  diede il permesso di costruzione a condizione che nella struttura ci fosse un locale di rifugio per gli scalatori. Il primo edificio venne dunque costruito a quota 4.520 m., diviso in due parti, una per l'osservazione scientifica, la seconda per il ricovero degli alpinisti. L'anno successivo venne costruita un'altra capanna dedicata esclusivamente ai portatori e alle guide, in modo da lasciare il primo edificio interamente agli studi scientifici. Nel 1892 una disgrazia contribuì allo studio degli effetti dell'altitudine sul corpo umano, il medico Jacottet dello staff di Vallot, durante un'ascensione alla vetta del Bianco in preparazione della costruzione dell'osservatorio Janssen, morì per una debolezza  polmonare. L'autopsia effettuata a Chamonix constatò un endema polmonare. Per la prima volta veniva descritta una manifestazione del "mal di montagna"

Osservatorio e rifugio Vallot sul Monte Bianco - anno 1909  "Ed. Jullien freres, Geneve" -

Pochi anni dopo una valanga travolse l'osservatorio, si rese necessario ricostruirlo in una posizione più sicura, seguendo anche le indicazioni dell'esploratore polare Nansen. Nel 1898 l'osservatorio Vallot venne edificato più in basso a 4.362 metri sulle Rocher des Bosses, nella posizione che occupa attualmente. Al suo interno si trovava un laboratorio per lo studio della  fisica, della fotografia e della spettroscopia, c'erano inoltre una cucina, una camera da letto ed un incredibile vano arredato in modo orientale con soggiorno cinese, divano intarsiato in madreperla e tappeti ricamati. Muri di pietra con pannelli d'isolamento, finestre con doppi vetri e persiane, porte scorrevoli con doppio battente, quattro parafulmini, consentivano di dare un discreto confort ai ricercatori, anche in caso di condizioni atmosferiche critiche quasi proibitive a quota 4.500 metri. L'osservatorio ospitò fino a 27 tra scienziati ed ospiti, tutti coinvolti dall'entusiasmo e dai racconti di Joseph Vallot. E di storie con incredibili esperienze ne aveva da raccontare, poichè tra il 1880 ed il 1920 salì per ben 34 il Monte Bianco. 

Nel 1923 il Vallot vende l'osservatorio alla fondazione di Assan Dina, che si occupa di astronomia. La struttura inizia ad essere approvvigionata con un servizio aereo da Chamonix Mont Blanc.

La capanna Vallot è stata ristrutturata nel 1938 e nel 1970 ad opera del C.A.F (Club Alpin Français). Fino ai giorni nostri l'osservatorio ha continuato gli studi scientifici in vari campi: geofisica sull'ambiente, studi sul carbonio e sull'inquinamento in Europa, approfondimento degli effetti del "mal di montagna" e osservazioni astronomiche.  Nel 2006 l'osservatorio è stato completamente rinnovato e ristrutturato. 

 

Osservatorio e rifugio Vallot sul Monte Bianco - anno 1909  "Ed. Jullien, Geneve" - (retro)

- Osservatorio e rifugio Vallot sul Monte Bianco - anno 1903  "Ed. Gay Couttet, Chamonix"-

- Osservatorio e rifugio Vallot  - anno 1903     "Ed. Gay Couttet, Chamonix"  (retro)  -   

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