Collezione cartoline d'epoca di montagna

      Rifugio SANTNER- La storia dei rifugi alpini, attraverso la visione delle fotografie fornite dalle cartoline d'epoca. 

Settore Alpino: Dolomiti
Gruppo: Catinaccio

Altitudine:       

2741 m. 

Località:

Nova Levante, Carezza - Val di Fassa 

Proprietà:

Privato 

Paese:       

Italia 

 STORIA del Rifugio SANTNER - La lunga catena occidentale del Catinaccio, che si erge dal Lago di Carezza e dal passo Nigra è un'incredibile muraglia dolomitica, antichissima e altissima barriera corallina, che culmina con la verticale parete della montagna che dà il nome a tutto il gruppo: Cima Catinaccio. Fu Johann Santner nel 1878 il primo alpinista che riuscì a scavalcarla, a scoprire l'anfiteatro del Gartl ed a collegare i due versanti del Catinaccio. La via che egli scoprì attraverso gole ed esili cenge, oggi è una celebre ferrata che termina su di un Passo che ha preso il suo nome. Su questo straordinario punto panoramico, per tutta la vita, la guida alpina di Predazzo, Giulio Gabrielli, desiderò costruire un rifugio. Da giovane fece esperienza  come portatore del Rifugio Vajolet, gestito dalla  guida Tita Piaz, in seguito alternò il lavoro di approvvigionamento del rifugio con le prime scalate sulle ardite Torri del Vajolet, che lo portarono a diventare guida alpina nel 1929. Finalmente nel 1956 il suo sogno divenne realtà, con l'inaugurazione del Rifugio Santner. Nel 2006 il rifugio è stato completamente rinnovato. Oggi è il più alto rifugio del Catinaccio, straordinario balcone panoramico, ad ovest verso la conca di Bolzano, l'Ortles-Cevedale e le Alpi di confine, ad est verso il cuore del gruppo con le Torri del Vajolet al centro di un'anfiteatro di vette, pinnacoli, guglie, la leggendaria reggia di Re Laurino

 

 

      - Rifugio Santner - anno 1965      "Ed. Ghedina, Cortina"

- Rifugio Santner - anno 1968      "Ed. Ghedina, Cortina"

- Rifugio Santner - anno 1968      "Ed. Ghedina, Cortina"  (retro)

 

 

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