Collezione cartoline d'epoca di montagna

   La storia dei primi impianti di risalita nelle DOLOMITI, attraverso la visione delle fotografie fornite dalle cartoline d'epoca. 

Lo sci moderno inteso come attività sportiva del tempo libero inizia a farsi conoscere sulle Dolomiti, nei primi anni del 1900. In questo primo periodo lo sci era riservato agli abitanti delle valli dolomitiche, poiché il turismo era ancora limitato al periodo estivo, vengono fondati i primi Ski Club e vengono svolte le prime competizioni. La Grande Guerra contribuì a promuovere la nuova disciplina nei corpi militari dei "Kaiserjäger" austriaci e degli alpini italiani, lasciando in eredità dopo la guerra, centinaia di paia di sci, con i quali i valligiani continuarono la pratica del nuovo sport invernale. Intorno agli anni Trenta iniziò lentamente a svilupparsi il turismo invernale, grazie alla costruzione dei primi impianti di risalita, che permettevano di raggiungere comodamente le alture e i colli da cui ridiscendere. Nel 1935 venne costruita la prima funivia sulle Dolomiti a Ortisei (seconda in Italia dopo quella del Sestrière) e nel 1938 vennero attivati a Selva due „slittoni“ (slitte enormi da 20-24 persone trainate a fune) che portavano rispettivamente al Ciampinoi e sul Costabella. Nello stesso anno in Val Badia venne costruita la sciovia del Col Alto. La prima seggiovia venne costruita sulla Marmolada nel 1946 ad opera di Giovanni Graffer e collegava il lago di Fedaia al Pian de Fiacconi. Nel 1956 con le Olimpiadi Invernali a Cortina d'Ampezzo partiva la grande stagione del turismo sulla neve, con la nascita delle mitiche "settimane bianche". Privati e piccole società iniziarono a costruire gli impianti di risalita e piccoli punti di ristoro, negli angoli più spettacolari e panoramici delle Dolomiti.

 Questa piccola raccolta di cartoline d'epoca vuole ricordare con antiche fotografie i primi passi di quello che in futuro è diventato il più grande comprensorio sciistico delle Alpi: il Dolomiti Superski.

La grande avventura del Dolomiti Superski inizia nel 1974, quando le sei zone sciistiche di Cortina d'Ampezzo, Plan de Corones, Alta Badia, Val Gardena, Val di Fassa ed Arabba decidono di unirsi in un carosello con al tempo 250 impianti di risalita e 740 km. di piste. Il grande successo dell'iniziativa convince, già l'anno successivo, la Val Pusteria ad aderire al progetto. Nel 1976 seguono la Val di Fiemme/Obereggen e San Martino di Castrozza, infine nel 1979 la Valle Isarco. La storia del più grande comprensorio sciistico del mondo, continua nel 1992 con l'adesione della zona del Civetta e nel 2000 si conclude con la regina delle Dolomiti: il ghiacciaio della Marmolada. Oggi lo skipass Dolomiti Superski collega 12 zone sciistiche, con 450 impianti di risalita e 1.200 km. di piste, permette d'ammirare un ambiente naturale tra i più belli del mondo, di sciare al cospetto di incredibili montagne. Il mondo dolomitico offre una straordinaria varietà paesaggistica, formazioni rocciose d'inimitabile suggestione si alternano ad altipiani e valli, la loro bellezza è stata riconosciuta a livello mondiale. Il 30 giugno 2009 le DOLOMITI sono state proclamate "patrimonio mondiale dell'Umanità" e iscritte nella lista dei beni naturali per i criteri: estetico, paesaggistico e geologico.

 

  - Seggiovia Corvara, Col Alto - anno 1955      "Ed. Ghedina Cortina" -

- Telecabina Forcella Sassolungo, Passo Sella - anno 1970    "Ed. Ghedina, Cortina" -

- SKilift Cima Pordoi 2.950 m. - anno 1965      "Ed. Ghedina, Cortina" -

 Skilift (sciovia) Cima Pordoi  (dismesso)

- SKilift Gardeccia, Val di Fassa - anno 1965     "Ed. Ghedina, Cortina" -

- SKilift Gardeccia, Val di Fassa - anno 1965      "Ed. Ghedina, Cortina" -

Skilift (sciovia) Gardeccia  (dismesso)

Skilift (sciovia) Gardeccia  (dismesso)

  - Telecabina Dantercepiess, Passo Gardena - anno 1965    "Ed. Ghedina, Cortina" - Seggiovia Campitello di Fassa-Col Rondella - anno 1955    "Ed. Ghedina, Cortina" -
        La telecabina venne sostituita nel 1974 dalla prima cabinovia d'Italia "La grande seggiovia delle Dolomiti"   anno di costruzione 1948

Seggiovia Campitello di Fassa-Col Rondella - anno 1963    "Ed. Ghedina, Cortina" -

Cestovia del Ciampinoi - anno 1968    "Ed. Ghedina, Cortina" -
"La cestovia, sostituiva la prima slittovia del Ciampinoi costruita nel 1938

- Funivia Passo Pordoi - anno 1965      "Ed. Ghedina, Cortina" -

- Funivia Passo Pordoi - anno 1965      "Ed. Ghedina, Cortina" -

Inaugurata nella Pasqua del 1962

Inaugurata nella Pasqua del 1962

- Passo Gardena - anno 1970      "Ed. Ghedina, Cortina" -

- Marmolada - anno 1959      "Ed. Ghedina, Cortina" -

Arrivo primo Skilift (sciovia) da Colfosco

- Passo di Campolongo - anno 1957      "Ed. Ghedina, Cortina" -

- Passo di Campolongo - anno 1960      "Ed. Ghedina, Cortina" -

Il Monte Cherz ancora vergine, senza impianti di risalita

Arrivo primo Skilift (sciovia) dal Passo Campolongo al Monte Cherz

- Skilift "Colfosco" - anno 1970     "Ed. Riva, Alleghe" -

- Seggiovia "Col Pradat", Colfosco - anno 1970      "Ed. Ghedina, Cortina" - (retro)

- Rifugio Col Pradat, Colfosco in Badia - anno 1960  "Ed. H.Planinschek, La Villa" -

- Rifugio Col Pradat, Colfosco in Badia - anno 1970      "Ed. Ghedina, Cortina" -

Da notare la mancanza dell'impianto e della pista "Forcelles"

- Rifugio Pralongia, San Cassiano - anno 1965      "Ed. Ghedina, Cortina" -

- Rifugio Pralongia, San Cassiano - anno 1965      "Ed. Ghedina, Cortina" -

Il rifugio Pralongia costruito nel 1936

Il primo skilift costruito vicino al rifugio Pralongia  nel 1959

- Skilift (sciovia) "Pralongià", San Cassiano - anno 1969      "Ed. Ghedina, Cortina" - - Skilift (sciovia) Cima Sappada   - anno 1959      "Ed. G. del Fabbro, Forni Avoltri" -

- Rifugio La Brancia, San Cassiano - anno 1970      "Ed. H.Planinschek, La Villa" -

- Rifugio La Brancia, San Cassiano - anno 1975      "Ed. Ghedina, Cortina" -

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