Collezione cartoline d'epoca di montagna

     CORTINA - La storia delle Alpi, attraverso la visione delle fotografie fornite dalle cartoline d'epoca. 

La storia di CORTINA - Le prime testimonianze della presenza dell'uomo nella conca di Cortina e nelle valli vicine, vengono fatte risalire al 5150 a.C., grazie al ritrovamento di un cacciatore preistorico a Mondevàl, un alpeggio tra il monte Formin ed il Pelmo, vicino a Cortina. Gli studiosi affermano che nel Mesolitico, dopo l'ultima glaciazione, sulle Alpi ci fosse un clima temperato, e molti uomini preistorici salivano verso le montagne per la caccia. Anche il ritrovamento dell'uomo di Similaun, seppur lontano dalla conca ampezzana, conferma che l'uomo in quel periodo non aveva paura della montagna, ma anzi, la frequentava e la saliva a quote incredibili, superiori ai 3000 m

Ai tempi di Roma la conformazione aperta della conca d'Ampezzo era l'origine del suo nome "Ampitium" da "amplus" (luogo ampio) e Cortina da "Curtis" (corte). Nella valle non sono state ritrovate testimonianze dei romani, comunque erano molto vicini. A nord in Val Pusteria si trovava Sebatum (San Lorenzo, vicino a Brunico), insediamento militare di confine della provincia Raetia Secunda. Ancora più a nord c'era la potente città di Aguntum (Lienz) con le terme romane più ricche ritrovate in Austria. A sud tutto il Cadore "Catubrium" faceva parte del municipio di "Iulium Carnicum" (Zuglio, Tolmezzo), ed inoltre vicino a "Feltria" (Feltre) passava la Via consolare Claudia Augusta, lunga 518 km., che valicando le Alpi attraverso il Brennero, collegava la "Venetia" alle rive del Danubio (Baviera).  Nel Medioevo, dopo la caduta dell'Impero romano d'Occ. e le successive invasioni barbariche, intorno al VIII secolo d.C. nel Cadore e nell'Ampezzano si stabilirono alcune colonie militari longobarde, alle quali si deve l'istituzione delle famose Regole d'Ampezzo. Il termine "regola" deriva dal latino "regulare" cioè "dare norme", da cui "assemblea che dà norme". Le Regole sono associazioni antichissime, disciplinate da "laudi" o statuti propri, tra i cui membri figuravano tutti i capi-famiglia. La parola "laudo" deriva dal verbo latino "laudare", nel significato di "approvare": il "laudo" è quindi una raccolta di norme "approvate" e perciò valevoli per tutti gli associati.Ogni paese aveva la propria Regola e a questa spettava l'amministrazione di ciascun territorio.

Intorno all'anno mille con l'impegno di tenere sicuri i valichi che scendevano in Italia, l'area d'Ampezzo venne ceduta dal Sacro Romano Impero al Patriarcato di Aquileia,  di quel periodo rimangono le rovine del castello di Botestagno. La prima testimonianza scritta dell'esistenza di una comunità nell'Ampezzano risale al 1156, con la scoperta di un atto di compravendita di terreni, dove compare la voce "Ampicium Cadubri" (Ampezzo del Cadore). Nel 1338 furono redatti gli Statuti cadorini, i quali garantivano agli abitanti delle valli notevoli privilegi. Nel 1420 l'area cadorina e ampezzana passava alla Serenissima Repubblica di Venezia. Iniziava una stagione felice, ricca di scambi commerciali, grazie al legname delle montagne, utilizzato per la costruzione delle navi della leggendaria flotta militare e mercantile veneziana. Nel 1508 il papa Giulio II si alleò con il Sacro Romano Impero contro Venezia ed il 18 ottobre 1511 le truppe dell'imperatore Massimiliano I d'Asburgo, espugnarono il castello di Podestagno. Fu un momento fondamentale per la storia di Cortina d'Ampezzo, infatti gli ampezzani si sottomisero all'Imperatore ed in cambio ottennero di mantenere tutti i loro privilegi, compresi quelli contemplati negli Statuti Cadorini. Terminava così la lunga convivenza tra il Cadore e l'Ampezzo. Cortina diventava suddita dell'Impero austriaco e lo sarebbe rimasta fino alla Prima Guerra Mondiale (1915). 

- Cortina d'Ampezzo - anno 1903      

 A metà del 1800, furono i viaggiatori inglesi, J.Gilbert e G.C.Churchill e il loro libro "The Dolomite Mountains" i primi a raccontare di fantastiche montagne e a chiamarle Dolomiti, in onore del loro scopritore: il francese Deodat Gratet de Dolomie; poi arrivò il primo alpinista-esploratore Paul Grohmann con il suo libro "Wanderungen in den Dolomiten": furono i primi a far conoscere al mondo le bellezze di Cortina d'Ampezzo. Con l'apertura della Strada delle Dolomiti, tutta l'aristocrazia europea iniziò a frequentare la conca, vennero costruiti i Grandi Hotel, Silvestro Franceschi eresse il famoso campanile della chiesa parrocchiale, venne costruito il bellissimo palazzo comunale, venne fondata la Cooperativa. Nacque il mito della "Perla delle Dolomiti". Un periodo d'oro che venne bruscamente interrotto con l'arrivo della Prima Guerra Mondiale. Alla dichiarazione della guerra, gli austriaci lasciarono Cortina, e si prepararono alla guerra sulle montagne, mentre tutti gli uomini vennero arruolati nell'esercito austro-ungarico. Il 29 maggio 1915, l'esercito italiano scese dal Passo Tre Croci e prese possesso di Cortina, senza sparare un solo colpo, la conca d'Ampezzo ritornò italiana dopo 400 anni. Ma sulle crode dolomitiche che la circondavano, le Tofane, il Cristallo, il Monte Lagazuoi, per i successivi due anni venne combattuta una terribile guerra di trincea e di mine, che nonostante tanti atti d'eroismo non cambiò la linea del fronte. Con la vittoria nella Grande Guerra, nel 1918, Cortina ritornò definitivamente all'Italia. Negli anni Trenta riprese ad essere una meta turistica delle Alpi e con la costruzione di nuovi impianti e piste contribuì alla nascita del turismo invernale. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Cortina d'Ampezzo visse un altro episodio fondamentale della sua storia: l'assegnazione delle Olimpiadi Invernali, le prime italiane. Il 26 gennaio 1956 il Presidente Gronchi inaugurò i VII Giochi olimpici invernali. Con questo straordinario evento sportivo, Cortina d'Ampezzo acquistò  fama internazionale, e divenne una grande località turistica delle Alpi. Fama e importanza che ancora oggi Cortina può vantare, assieme alle meravigliose Dolomiti che la circondano.

- Cortina d'Ampezzo - anno 1903  (retro)

- Cortina d'Ampezzo - anno 1913       "Ed. Josef Werth, Toblach, Tirol"  

- Cortina d'Ampezzo - anno 1913  "Ed. Josef Werth, Toblach, Tirol"     (retro)      

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