Postazione Edelweiss al Passo Valparola  DOLOMITI - Salita con le ciaspole alla postazione Edelweiss della Grande Guerra, sul Passo Valparola 

     Galleria di fotografie della salita invernale alla postazione Edelweiss-Edelweiß Stellung, sul Passo Valparola.

    Il Passo Valparola è un'importante valico dolomitico che collega la Val Badia (attraverso il vicino Passo Falzarego) con la Val Boite e la Val Cordevole. Circondato da una cornice di superbe cime dolomitiche, la maestosa parete sud del Lagazuoi e la slanciata vetta del Sass di Stria, dal punto di vista storico, si trovò in prima linea durante la Prima Guerra Mondiale. Oggi sul versante meridionale del Passo Valparola vicino all'omonimo laghetto, sono state restaurate alcune baracche e trincee che formano il Museo all'aperto della Grande Guerra "Edelweiß Stellung".

    ACCESSO - Punto di partenza dell'escursione è il Passo Valparola.  Il valico dolomitico si raggiunge da tre vallate: da Cortina d'Ampezzo con la statale 48 (Strada delle Dolomiti), attraverso il Passo Falzarego, dalla Val Cordevole (paese di Andraz) e infine, dalla Val Badia (paese di San Cassiano).

    ITINERARIO - Tra gli innumerevoli ex-sentieri militari e i numerosi "Musei all'aperto" sulle Dolomiti, la maggioranza dei quali nella stagione invernale sono impraticabili, la "postazione Stella Alpina", grazie alla vicinanza della strada e al Forte Tre Sassi, si può visitare anche d'inverno, quando un candido mantello bianco ricopre parzialmente le opere belliche. L'escursione invernale con le ciaspole inizia dal Passo Valparola 2.192 m. Si scende direttamente dal parcheggio del Forte Tre Sassi, per raggiungere in breve l'ampia conca tra i monti Sass de Stria e Setsass. Nell'avvallamento si trova un ex villaggio militare costituito da diverse baracche (ricostruite) che formavano la postazione Edelweiss-Edelweiß Stellung, un'importante opera di difesa austro-ungarica con la funzione di impedire, alle truppe italiane, l’accesso alla Val Badia attraverso il Passo di Valparola. Aveva anche un'importante funzione di supporto logistico e di approvvigionamento per il caposaldo del Sass di Stria, trasformato in un fortino inespugnabile con caverne e gallerie che dominavano il Passo Falzarego. Si percorre un itinerario ad anello dove nascoste tra i massi si trovano le baracche, ognuna delle quali aveva una funzione ben specifica: infermeria, dormitorio per i soldati, postazione dei telegrafisti e cucina. La visita prosegue verso la sottostante vallata del Pre da Piera dove si trova un sistema di profonde trincee scavate nella roccia (diverse ricostruite) con postazioni per i fucilieri. Bellissima la vista verso la linea del fronte più combattuta, dal monte Sief al Col di Lana. Verso nord tutto il sistema difensivo della “Postazione Edelweiss” era dominato dall'immensa parete meridionale del Lagazuoi. Su questa, a circa metà altezza correva la famosa "Cengia Martini" da dove gli alpini, abbarbicati sulle rocce, potevano colpire liberamente le difese austriache. Il percorso ad anello termina sulle sponde ghiacciate del Lago valparola ed infine nei pressi del Forte Tre Sassi.

    Il Forte Tre Sassi detto anche Forte Tra i Sassi (in tedesco Werk Tre Sassi) fu costruito dall'Impero Austro-ungarico tra il 1897 e il 1901 con l'obbiettivo, in caso di guerra, di fermare un'eventuale avanzata dell'esercito italiano verso la Val Badia e la Val Pusteria. Colpito dall'artiglieria italiana fin dai primi giorni del conflitto, subì gravi danni, che indussero il comando austriaco a evacuarlo, e a predisporre le difese sulle crode dolomitiche. Oggi il forte completamente restaurato è sede di un bel museo della Grande Guerra e raccoglie i reperti che per decenni e con grande passione, furono raccolti dalla famiglia cortinese Lancedelli, famiglia di ricercatori di cimeli e fossili.     

    ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, l'ARVA, la pala e la sonda. 

    DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - La visita del Museo all'aperto della Grande Guerra "postazione Edelweiss-Edelweiß Stellung" è facile. Bisogna però fare attenzione alle trincee ricoperte dalla neve.

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Escursione storica con le ciaspole alla postazione Edelweiss, Museo della Grande Guerra sul Passo Valparola 

 

 

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Tempo visita:

Dislivello:  

Difficoltà: 

 

   2,00 h 

   50 m. 

   facile

 

Note:

Attenzione alle trincee ricoperte dalla neve.

Postazione telegrafo Postazione telegrafo

 

Cartografia

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 03 Cortina d'Ampezzo 

DATA escursione:

2 febbraio 2017

 

Altri link:

Escursioni invernali con le ciaspole nella zona dell'Alta Val Badia.

 

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it   

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