La conca di Fuciade Dolomiti - Salita con le ciaspole al rifugio FUCIADE - Dorsale monte le SALINE 2.405 m.

    Galleria di fotografie della salita invernale con le ciaspole o racchette da neve al rifugio Fuciade ed al monte Le Saline. Sul versante settentrionale del Passo San Pellegrino, leggermente defilato rispetto al carosello sciistico di Cima Uomo, si trova un piccolo gioiello delle Dolomiti: la conca di Fuciade (Fuchiade). D’inverno i suoi  prati si trasformano in candide distese di neve farinosa e consentono straordinarie "ciaspolate", immersi in un'atmosfera magica e silenziosa, ai piedi delle superbe pareti meridionali delle catene Cima dell'Uomo–Ombrettòla-Valfredda sottogruppi poco conosciuti dell’articolato Gruppo della Marmolada. La zona offre diverse possibilità di escursioni invernali, dalla più elementare, indicata a coloro che desiderano incominciare l'esperienza di camminare con le ciaspole, ad altre più impegnative. Segue una breve descrizione di tre  itinerari.

    ACCESSO - Il Passo San Pellegrino è il punto di partenza. Si tratta di un importante valico alpino che collega la Val di Fassa (paese di Moena) con la Val di Biois (paese di Falcade).

    PERCORSO A (facile) - Dal Passo si raggiunge velocemente  l’albergo Miralago 1.918 m. nelle vicinanze del laghetto Le Poze. L’itinerario (sentiero CAI 607) si sviluppa quasi in piano su larghe strade sterrate, dove assieme ad altri escursionisti si può incontrare anche una simpatica slitta trainata da cavalli o un rumorosissimo “trenino cingolato”. Si cammina in un ambiente molto suggestivo e aperto, circondato da un anfiteatro di bellissime montagne: il Sass de Tasca, Cima d’Ombrettola, Punta Cigolè e Sasso di Valfredda, ai loro piedi vergini distese di neve, costellate di baite e fienili con i caratteristici tetti in scandole di larice. Dopo circa 45 minuti si raggiunge il rifugio Fuciade 1.982 m. il cui nome  deriva dal ladino “Fuciar” (che corrisponde all’impugnatura di legno della falce) e che rivela l’antico utilizzo estivo dell’alpe, dedito al taglio dell’erba per la fienagione. Il rifugio e la chiesetta attigua furono costruiti per merito di tre sacerdoti all’inizio degli anni ’60. Nel 1983 il rifugio fu ristrutturato ed ampliato dagli eredi di uno dei tre sacerdoti fondatori. Qui termina la piccola ed elementare “ciaspolata”, il rientro al passo avviene lungo lo stesso itinerario dell'andata.

    PERCORSO B (medio) – Questo itinerario, prevede il rifugio Furciade, quale prima tappa di una lunga escursione ad anello, con la salita al monte le Saline, la visita al rifugio Flora Alpina ed il rientro al passo San Pellegrino. Dal rifugio si prosegue verso est, (CAI 670) con una facile salita a mezzacosta, che consente di raggiungere una evidente dorsale. La traccia sale gradatamente, verso nord,  proprio sul culmine dell'ampia dorsale spartiacque che divide la Conca di Furciade dalla Valfredda, fino a raggiungere la sommità del monte le Saline 2.405 m. Grandioso punto panoramico. Verso sud si ammira l’inconfondibile profilo delle Pale di San Martino e l’ampio valico del Passo San Pellegrino, mentre verso nord, si rimane senza parole davanti al maestoso abbraccio delle cime dei Gruppi dell'Uomo-Ombrettola-Valfredda. Si ritorna indietro ripercorrendo  tutto il filo della dorsale seguito in salita, fino a quando s’incrocia la traccia che, proveniente dal rifugio Furciade  scende lungo la destra orografica della valle del Rio di Zigolè. Dopo un bel tratto orizzontale e panoramico, una piacevole discesa conduce al rifugio Flora Alpina 1.820 m. Dal rifugio si prosegue l’itinerario ad anello, verso ovest, inizialmente lungo le stradine  d’accesso estive dei rifugi fino ad un parcheggio, successivamente o attraverso il bosco, oppure scendendo fino alla statale che sale al Passo e che permette di rientrare all’Albergo Miralago ed al Passo San Pellegrino. 

    PERCORSO C (medio-difficile)  - Itinerario che consente di raggiungere il Passo di Forca Rossa. Il percorso  è consigliato solo ad escursionisti esperti ed allenati, poiché è discretamente lungo e con qualche punto “delicato” riguardo la stabilità del manto nevoso. Come nel percorso B, dal rifugio Fuciade si prosegue verso est, (CAI 670) si sale un facile pendio, che raggiunge la sovrastante dorsale. Raggiunto lo spartiacque che divide la Valfredda da Fuciade, nei pressi di una presa d’acqua, si scollina la dorsale e si prosegue nell’Alta Valfredda, con un lungo percorso a semicerchio verso destra, (CAI 693-694) lungo una serie di ripiani (Pian della Schita) disseminati di grandi massi rocciosi, caduti in antichità dalla cima dell’imponente Sasso di Valfredda. Si  continua alternando tratti in falsopiano con piccole ripide salite. Un ultimo faticoso pendio conduce al Passo di Forca Rossa 2.490 m. Bellissimo colpo d’occhio sulle Cime dell'Auta che circondano la valle del Biois. Sconsigliatissima la discesa sul versante opposto nella valle di Franzedaz. Il rientro al Passo San Pellegrino viene effettuato lungo lo stesso percorso di salita, oppure seguendo la seconda parte del percorso B.  

    ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette. Per i percorsi B/C, ramponcini leggeri, l'ARVA, la pala e la sonda. 

    DESCRIZIONE DIFFICOLTA' – La salita invernale al rifugio Furciade è  facile, indicata a coloro che desiderano incominciare l'esperienza di camminare con le ciaspole . L’escursione invernale (percorso B) ad anello della conca di Furciade con la salita del monte Le Saline non presenta difficoltà tecniche, è soltanto un po’ lunga.  L’escursione invernale (percorso C) con la salita al Passo di Forca Rossa è di difficoltà media, è necessaria un'attenta valutazione del manto nevoso nell’Alta Valfredda,  in particolare il traverso a mezza costa  del Pian delle Schite e il pendio finale alla Forca Rossa, poiché possono essere interessati dal pericolo valanghe.

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     Salita con le ciaspole al rifugio Fuciade - dorsale monte le Saline

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Rifugio Fuciade

Anello conca Fuciade-monte Le Saline  

Passo di Forca Rossa 

Tempo  salita: 0,45 h    1,45 h    2,00 h  
Tempo  discesa: 0,35 h    1,30 h    2,00 h  

Dislivello salita:       

100 m.   590 m.   585 m. 

Dislivello discesa:

100 m. 

 590 m. 

 585 m. 

Difficoltà:       

facile  media difficile

   Fuciade    Escursione invernale nella conca di Fuciade 

CARTOGRAFIA

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 06 Val di Fassa 

DATA escursione

6 gennaio 2015 

 Fuciade ed il monte Sass di Tasca   - I fienili di Fuciade ed il monte Sass de Tasca

Altri link:

Escursioni invernali con le ciaspole nella zona della Val di Fassa  


IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

Modalità per chiamare il Soccorso Alpino

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