DOLOMITI - Escursione con le ciaspole al Rifugio Contrin, alle pendici meridionali della MARMOLADA

 Galleria di fotografie della salita invernale con le ciaspole, racchette da neve, al rifugio Contrin sotto la maestosa parete meridionale della Marmolada. La regina delle Dolomiti si presenta con i versanti nord e sud completamente diversi. Il versante settentrionale con il suo bel ghiacciaio, è molto animato e frequentato da sciatori, sci-alpinisti e ciaspisti (vedi salita con le ciaspole sulla Marmolada)mentre il versante meridionale si presenta solitario e selvaggio, lontano da strade e impianti sciistici. Per raggiungere il rifugio Contrin con le racchette da neve bisogna partire da Alba di Canazei, in Val di Fassa, e risalire la valle di Contrin al centro del Gruppo della Marmolada.  E' una valle ideale per una bella "ciaspolata", un primo tratto ripido nel bosco per riscaldarsi, un lungo tratto centrale quasi pianeggiante per godere la progressione con le ciaspole sulla neve polverosa e vergine, ed infine l'ultima salita al rifugio, circondato da un anfiteatro di straordinarie pareti tra le più alte della Dolomiti. Nel vivace e affollato mondo dolomitico invernale, rimane un angolo nascosto, dove si può ancora ascoltare il silenzio della neve, ammirare paesaggi suggestivi, tuffarsi in un ambiente naturale integro, rimanere ammaliati dalla bellezza delle montagne dolomitiche, e naturalmente, catturare tutte queste emozioni con la fotografia

PERCORSO - Raggiunta  Alba di Canazei 1487 m., in Val di Fassa, presso il grande parcheggio della funivia del Ciampac si calzano le ciaspole. L'escursione inizia lungo la strada forestale (sentiero CAI 602) che sale ripida con stretti tornanti in un fitto bosco, fino alla Baita Locia 1736 m. Ripreso fiato, si ammira il panorama sulla sottostante Val di Fassa. Dal piccolo rifugio la valle Contrin si apre in modo spettacolare, addentrandosi tra le pareti delle Dolomiti, in un paesaggio solitario e immacolato, si prosegue lungo una traccia in leggera salita,  in direzione della Malga Contrin. Un ultimo breve pendio consente di raggiungere la terrazza del Campo di Selva, dove si trova il rifugio Contrin 2016 m. Rifugio famoso per la sua posizione alla base di un' anfiteatro di montagne colossali, in cui svettano le pareti sud del Piccolo e Gran Vernel, della Cima Ombretta, ma soprattutto della maestosa muraglia della parete meridionale della Marmolada. 

DISCESA - Lungo lo stesso itinerario della salita. 

ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, l'ARVA, la pala e la sonda

DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - Facile escursione con le ciaspole nelle Dolomiti al rifugio Contrin. Una classica escursione invernale in un' ambiente solitario ed incontaminato

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MARMOLADA

  

      Escursione con le ciaspole al rifugio Contrin 

 

                                              

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Tempo  salita: 2,30 h  
Tempo  discesa: 2,00 h  

Dislivello salita:       

525 m. 

Dislivello discesa:

525 m. 

Difficoltà:       

facile 

RIFUGIO CONTRIN La parete sud della Marmolada

Cartografia

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 06 Val di Fassa 

DATA escursione:

13 gennaio 2009 

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Altri link:

Escursioni invernali con le ciaspole nella zona della Val di Fassa  


IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

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