Il rifugio Chiggiato DOLOMITI - Salita con le ciaspole al rifugio Chiggiato 1.911 m. nel GRUPPO delle MARMAROLE

    Galleria di fotografie della salita invernale con le ciaspole, racchette da neve, al rifugio Chiggiato 1.911 m., durante la traversata dell’altopiano Pian dei Buoi, dalla Val d’Oten (Calalzo di Cadore) alla Val da Rin, (Auronzo di Cadore).  Il Pianoro situato ad una quota di circa 1800 metri è limitato ad oriente dal Col Vidal ed ad occidente dal gruppo delle Marmaròle, è costituito da ampie zone prative, colli e valloni, d’inverno si presta per bellissime “ciaspolate. La lunga catena delle Marmaròle, che fa da sfondo al Pian dei Buoi, è sicuramente uno dei gruppi meno conosciuti e frequentati delle Dolomiti, qui la montagna è rimasta ferma ai tempi dei pionieri e solo i camosci vivono indisturbati. Campanili, guglie e cime formato la straordinaria ossatura principale del gruppo, tra le quali la più elevata è il Cimon del Froppa 2.932 m. Un tratto della lunga traversata con le ciaspe da valle a valle, effettuate in due giorni, fa parte dell’Alta Via n° 5, dedicata a Tiziano Vecellio il grande pittore veneziano, che trasse ispirazione per lo sfondo dei suoi quadri, dalla suggestiva architettura delle Marmaròle, dominanti la sua natia Pieve di Cadore.  

    ACCESSO - Con l'autostrada A27 d'Alemagna si raggiunge il paese di Ponte nelle Alpi (BL), si prosegue  con la statale (SS 51) via Longarone fino a raggiungere Calalzo di Cadore. Dal centro abitato si devia  a sinistra lungo la via San Giovanni Caravaggio in direzione della Val D'Oten, fino a raggiungere la Chiesetta del Caravaggio. (Se la strada è pulita, possibilità di proseguire fino alla località “Praciadelan” a quota 1.040 m.)

    PERCORSO - 1° GIORNO Dalla chiesetta dedicata alla Madonna di Caravaggio 840 m., fatta costruire nel 1822 da Giuseppe Fiori al posto di un vecchio capitello dedicato a Santa Margherita, inizia l’escursione invernale. Si percorre il sentiero (CAI 258) sulla destra orografica del torrente Oten, (che evita la strada asfaltata), all’interno di un secolare bosco di faggi fino a raggiungere la località “Praciadelan”. Lasciata sulla destra l’indicazione per il rifugio Ghiggiato (per il momento) si prosegue a sx. (CAI 255) verso la testa della Val d'Oten, la profonda incisione fluvioglaciale che separa il massiccio dell'Antelao dalla lunga catena delle Marmarole, che incombe sulla valle con il suo ripidissimo versante sud. Una bellissima traccia conduce senza fatica verso il fondo della valle, dove, al limitare del Pian de la Gravina, si trova il rifugio la "Capanna degli Alpini" 1.395 m. in un grandioso e severo anfiteatro di crode dolomitiche. Dal rifugio in pochi minuti è possibile raggiungere l’entrata di un profondo canyon, dove in uno scenario molto suggestivo, si trova la . Entrati nello stretto canalone scavato dall'acqua, soltanto se  le condizioni del sentiero lo permettono, si salgono le balze rocciose per ammirare la cascata nella sua veste invernale. (attenzione al ghiaccio ed ai profondi buchi nascosti dalla neve). Si ritorna indietro per lo stesso itinerario, fino ad intercettare alla quota di 1.130 metri circa, il sentiero (CAI 260) che sale al rifugio Chiggiato. L’ascesa è molto ripida, spesso la traccia è ricoperta da uno strato di ghiaccio, che obbliga l’utilizzo dei ramponcini. Il percorso s’inerpica con stretti zig-zag all’interno di un fitto bosco, lentamente e con fatica si sale di quota fin quando all’improvviso, al limitare superiore del bosco, si raggiunge il rifugio Chiggiato 1.911 m. In posizione oltremodo panoramica, permette di spaziare dalle Marmarole all’Antelao, alle Dolomiti Friulane oltre il Lago artificiale di Centro Cadore, con il Duranno, i Monfalconi, il Cridola, le Alpi Carniche con il Bivera e i Brentoni. Meritata sosta e pernotto al rifugio. 

    Il rifugio Chiggiato, inaugurato il 27 giugno 1926, è intitolato a Gianni e Dino Chiggiato, padre e figlio, il primo per molti anni animatore e presidente della Sez. di Venezia del CAI, considerato il “padre degli alpinisti veneziani”, il secondo olimpionico di sci e appassionato alpinista. Attiguo al rifugio, scavato nella viva roccia, si trova il Bivacco Rodolfo Contin.

    2° GIORNO – Giornata dedicata alla traversata dell’altopiano Pian dei Buoi fino ad Auronzo di Cadore. Itinerario molto lungo (17 chilometri) su un percorso a saliscendi che consente di osservare le  propaggini più orientali delle Marmarole. La traccia, (CAI 261-262) dal rifugio Chiggiato, perde inizialmente un po’ di quota per raggiungere la Casera d’Aierón 1.711 m. all’interno di un fitto bosco. Dalla malga l’itinerario attraversa  la linea del Vallon del Froppa, (attenzione ! – potenzialmente pericoloso se ci dovessero essere grossi accumuli di neve) fino al Rifugio Baión 1.828 m. (chiuso). Il percorso ora diviene più agevole, sfruttando le strade forestali raggiunge il crocevia del Pian de Buoi, da dove con una piccola risalita, si raggiunge la balconata rocciosa sulla quale sorge il Rifugio Ciaréido 1.969 m. (aperto) – Dal panoramico rifugio inizia la lunga discesa (circa mille metri di dislivello) verso la Val da Rin, facilitata da una pista battuta. La vista spazierà in direzione nord verso le Dolomiti di Sesto e i Cadini di Misurina, consentendo uno scorcio privilegiato sulle Tre Cime di Lavaredo. Ci si inoltrerà nella maestosa pecceta fino a raggiungere i pittoreschi Tabià da Rin 1.120 m., a questo punto per evitare la lunga discesa lungo la strada asfaltata della Val da Rin si devia a destra lungo una traccia che la segue parallela in quota, fino al Guado Pre Ciaurin, dove  si incrocia la carrozzabile che conduce infine al Ponte da Rin 900 m. in località Ligonto, a nord del paese di Auronzo di Cadore. 

    ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, l'Arva, la pala, la sonda ed i ramponcini. 

    DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - La traversata invernale con le ciaspole sulle Dolomiti, dalla Val d’Oten (Calalzo di Cadore) alla Val da Rin, (Auronzo di Cadore) attraverso il rifugio Chiggiato nel Gruppo delle Marmarole, non presenta difficoltà tecniche, ma per la lunghezza e l'impegno, sia per il dislivello che per lo sviluppo è da considerarsi di media difficoltà. (1° giorno: 9 km - 2° giorno: 17 km.)

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  Salita con le ciaspole al rifugio Chiggiato - Gruppo Marmarole

 

 

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 1° Giorno

(con deviazione alla Cascata Pile)
Tempo  salita:

Tempo  discesa:

Dislivello salita:   

Dislivello discesa:

Sviluppo:

6,00 h  

0.45 h

1.350 m.

250 m.

9 Km.

2° Giorno

  
Tempo  salita:

Tempo  discesa:

Dislivello salita:   

Dislivello discesa:  

Sviluppo:

0,45 h  

7,30 h

260 m.

1.270 m.

17 Km.

Difficoltà:       

media
Note: escursito lunga - Traversata possibile solo con più mezzi a disposizione

La Cascata delle Pile La Cascata delle Pile

Cartografia

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 16 Dolomiti  Centro Cadore - 17 Dolomiti di Auronzo

DATA escursione:

21-22 febbraio 2015 

Traversata verso il Pian dei Buoi La Traversata verso il Pian dei Buoi

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Altri link:

Escursioni invernali con le ciaspole nella zona di Cortina d'Ampezzo

 

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

Modalità per chiamare il Soccorso Alpino

ITALIA : 118

SLOVENIA: 112

AUSTRIA: 140