Il rifugio Biella e la Croda del Becco DOLOMITI - Salita con le ciaspole al rifugio Biella e alla forcella Sora Forno 2.388 m.

    Galleria di fotografie e descrizione della salita invernale con le ciaspole o racchette da neve al rifugio Biella (Seekofelhutte) e alla Forcella Sora Forno 2.388 m. Nel cuore dell'altipiano di Sennes, al confine tra il Parco Naturale di Fanes-Sennes-Braies e il Parco Naturale d'Ampezzo, si trova un'area particolarmente solitaria, lontana da strade, impianti e piste da sci, caratterizzata da infinite distese di neve vergine, immersa nella bellezza incontaminata delle Dolomiti. Al centro di quest'oasi di pace e silenzio si colloca il rifugio Biella ai piedi della Croda del Becco. La nostra proposta consente, con un percorso ad anello, di visitare il rifugio Biella e la sovrastante e panoramica forcella Sora Forno. Punto di partenza dell'escursione invernale è il rifugio Sennes, a sua volta raggiungibile con i percorsi da Pederù (San Vigilio di Marebbe) o da Podestagno (Cortina d'Ampezzo).

    PERCORSO - Dal rifugio Sennes 2.116 m. si segue, la pista battuta in leggera salita, verso il rifugio Munt de Sennes. Dopo poche centinaia di metri s'individua sulla destra un piccolo valico, che si sale con un ripido zig-zag (CAI N° 6A) Raggiunta la cresta nord del Col de ra Sciores. si entra in un ambiente straordinario: lo sguardo si perde verso un altopiano formato da una serie infinita di candide valli, convalli, vallette, valloncelli, colli, dossi che digradano verso l'inconfondibile bastionata rocciosa della Croda del Becco. La montagna, chiamata dai ladini anche "Sass dla Porta o Cul de ra Badessa" rimane il costante punto di riferimento durante la traversata verso nord, soprattutto quando, in mancanza della traccia, il percorso ondulato può creare qualche difficoltà d'orientamento. In un ambiente molto suggestivo, d'incomparabile bellezza, si "ciaspola" senza difficoltà, poiché nonostante diversi sali-scendi, il dislivello è minimo. Alla fine della traversata si raggiunge un pulpito roccioso, da dove si ammira la vasta conca ai piedi della parete meridionale della Croda del Becco (Seekofel), a destra della quale è situato il rifugio Biella. La discesa diretta dal gradino roccioso d'inverno, è sconsigliata, bisogna invece continuare verso ovest, (dalla parte opposta del rifugio !) con una traccia che effettua un lungo giro a semicerchio e conduce nel grande avvallamento. Si prosegue alla base della Croda del Becco, fino ai resti di un'antichissima frana. Serpeggiando tra grandi massi ciclopici si raggiunge infine la carrareccia estiva, (CAI N°6) che in leggera salita conduce al rifugio Biella 2.327 m. (chiuso d'inverno). Dietro al rifugio inizia una ripida traccia che sale in una decina di minuti alla forcella Porta Sora al Forno 2.388 m. (Ofenscharte). Una graziosa Cappella, dedicata alla vergine, caratterizza il valico da dove parte il sentiero attrezzato estivo per la cima della Croda del Becco. Il panorama ovviamente è grandioso, da est sfilano: la Croda Rossa d'Ampezzo, il Cristallo, il Sorapiss, il Pelmo, le Tofane, il Col Becchei, La Varella, il Sasso delle Nove, le Odle e il Sass di Putia. Riempiti il cuore e la mente di tanta bellezza, si ridiscende al rifugio Biella per continuare l'itinerario ad anello. Dal rifugio, manto nevoso permettendo, si può scendere diritti verso sud, tagliando tutta la conca dell'Alpe di Fosses, per puntare allo spigolo est del Col de ra Sciores (esattamente dalla parte opposta della dorsale rocciosa, salita all'inizio dell'escursione). Si risale l'avvallamento sempre verso meridione e attraverso qualche facile dosso si raggiunge nuovamente la carrareccia, in località "Ota del Barancio". In questo tratto la strada compie una curva secca a sinistra, e taglia un ripido pendio, esposto a possibili piccoli fenomeni valanghivi, da affrontare con cautela in caso di traccia non battuta. Superato lo stretto tornante, la strada prosegue sul versante meridionale della dorsale rocciosa in leggera discesa, fino a raccordarsi con la pista battuta (CAI N°6) che sale dal rifugio Ra Stua/val Salata,. Un'ultima breve salita conduce nuovamente al rifugio Sennes 2.116 m.

    ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, l'Arva, la pale e la sonda. 

    DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - Facile escursione invernale sull'Alpe di Sennes, con le ciaspole, al rifugio Biella e alla Forcella Sora Forno. In caso di traccia non battuta l'escursione può diventare più impegnativa e faticosa.

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  Salita con le ciaspole al rifugio Biella e alla forcella Sora Forno 

 

 

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Tempo salita: 1,30 h  
Tempo discesa: 1,30 h

Dislivello salita:       

300 m. 

Dislivello discesa:

300 m. 

Difficoltà:       

facile-media

Alpe di Sennes    L'Alpe di Sennes con il Sasso delle Nove

 

Cartografia

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 03 Cortina d'Ampezzo 

DATA escursione:

13 marzo 2017 

 

Altri link:

Escursioni invernali con le ciaspole nel Parco Naturale di Fanes,  Sennes e Braies 

 

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

Modalità per chiamare il Soccorso Alpino

ITALIA : 118

SLOVENIA: 112

AUSTRIA: 140

 

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