La vetta del Picco di Vallandro DOLOMITI - Salita con le ciaspole al PICCO di VALLANDRO 2.839 m.
 

   Galleria di fotografie della salita invernale con le ciaspole o racchette da neve al  Picco di Vallandro (Dürrenstein). Nell'affascinante paesaggio dolomitico orientale, si trova un piccolo tesoro nascosto fra alte vette: Prato Piazza (Plätzwiese), un vasto altopiano che si estende ad una quota di circa duemila metri. Si colloca nel punto d'incontro tra le Dolomiti di Sesto, di Braies e di Cortina, all'interno del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies. Prato Piazza offre un ambiente solitario e tranquillo, lontano da strade ed impianti sciistici, circondato da un'atmosfera magica e silenziosa, che soltanto l'incantesimo della neve riesce a donare in montagna. Dalle sue candide distese di neve si può salire il Picco di Vallandro, una montagna famosa per lo splendido panorama verso le Dolomiti Orientali.

    ACCESSO - Prato Piazza è raggiungibile con l'automobile da Braies (val Pusteria) attraverso la località di Ponticello, oppure a piedi (ciaspe) da Carbonin, sulla strada che collega Cortina d'Ampezzo a Dobbiaco (SS 51). Noi consigliamo questa seconda opzione, vedi: salita al rifugio Vallandro e al monte Specie da Carbonin e dopo aver trascorso una notte in uno degli esercizi turistici di Prato Piazza, il giorno seguente affrontare l'impegnativa salita al Picco di Vallandro. In questo modo si potrà anche ammirare lo spettacolo più bello che le Dolomiti possono offrire: l'enrosadira.

  PERCORSO - Dal panoramico Rifugio Vallandro (Dürrensteinhütte) 2.040 m., posto sull'orlo orientale di Prato Piazza, inizia la salita invernale con la traccia del sentiero CAI N°40. Una lunga diagonale, in direzione ovest, consente di portarsi sotto l'immensa parete meridionale del Picco di Vallandro e di guadagnare lentamente quota con lunghi tornanti. Superati alcuni cembri solitari, che punteggiano il vergine mantello di neve, si ammirano dall'alto i candidi pianori dell'Alpe, dalla quale s'innalza maestosa la Croda Rossa d'Ampezzo. La salita prosegue più ripida, sul versante sud, con diversi cambi di direzione, seguendo stretti "zig-zag". Raggiunta la quota di circa 2.700 metri si raggiunge la cresta orientale, che si affaccia sui precipizi sopra la val di Landro e sulle terrazze rocciose chiamate "Piramide". Una breve rampa conduce alla spaziosa anticima, separata però dalla vetta da un "delicato" colletto di neve. D'estate l'aerea crestina rocciosa, che consente l'accesso alla cima è ben assicurata con un cordino metallico. D'inverno invece è tutto sepolto dalla neve e dal ghiaccio, di conseguenza bisogna proseguire sul piccolo tratto del filo di cresta, discretamente esposto, solo dopo attenta valutazione del manto nevoso e con molta attenzione !! 
   Superato il passaggio chiave, in breve si raggiunge la grande croce del
Picco di Vallandro (Dürrenstein)
2.839 m. Grazie al suo isolamento e all'altezza, è uno straordinario balcone panoramico verso alcune delle vette più famose delle Dolomiti: la Croda Rossa d'Ampezzo, il Cristallo, i Cadini, la Croda del Becco, il Gruppo Rondoi-Baranci e seppur lontane le sempre spettacolari Tre Cime di Lavaredo.

   DISCESA - La discesa viene effettuata lungo lo stesso percorso di salita. 

   ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, l'ARTVA, la pala, la sonda e consigliati i ramponcini.

   DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - La salita con le ciaspole al Picco di Vallandro si può considerare di difficoltà medio-alta, in base alle condizioni e alla quantità di neve presente sulla ripida via di salita, lungo la parete meridionale. Inoltre il tratto finale, particolarmente delicato poiché esposto, deve essere affrontato soltanto con manto nevoso ben assestato.

   Vai alla galleria di fotografie:        

    Salita con le ciaspole al Picco di Vallandro   

                                                                               

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Picco di Vallandro da Prato Piazza

Dislivello salita:       

 825 m. 

Dislivello discesa:

 825 m. 
Tempo salita:  2,45 h
Tempo discesa:  2,00 h

Difficoltà:       

 media/difficile

Sviluppo:

9,5 km 

Cresta orientale del Picco di Vallandro Il versante orientale del Picco di Vallandro

Cartografia

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 03 Cortina d'Ampezzo - 010 Dolomiti di Sesto

DATA escursioni:

20 marzo 2022

L'aerea cresta finale del Picco di Vallandro L'aerea cresta finale del Picco di Vallandro

 

Altri link:

Escursioni invernali con le ciaspole nella Dolomiti di Sesto 

 


IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARTVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

Modalità per chiamare il Soccorso Alpino

ITALIA : 118

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AUSTRIA: 140

 

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