Laghetto del rio Pidigbach ALPI dei TAURI Occidentali - Salita con le ciaspole alla Forcella di Casies (Gsieser Törl)  2.250 m. in Val Casies   

Galleria di fotografie della salita invernale con le ciaspole o racchette da neve alla Forcella di Casies (Gsieser Törl). Nelle Alpi Orientali la Val Pusteria fa da confine tra due settori di montagne molto diverse fra di loro: a sud le spettacolari DOLOMITI, a nord i giganti di granito e ghiaccio delle Alpi dei Tauri Occidentali (criterio SOIUSA). Nel tratto tra Brunico e Dobbiaco, dalla Val Pusteria partono alcune valli, parallele tra di loro, che si estendono in direzione nord e raggiungono il confine con l'Austria. Si tratta della Valle di Anterselva (Antholzertal) e la Val di Casies (Gsieser Tal). Quest'ultima inizia dal paese di Monguelfo si sviluppa per circa 27 chilometri, e termina a nord, con la Forcella di Casies (Gsieser Törl) dove segna il passaggio in territorio austriaco, nella attigua valle di Defereggen. La salita a questo ampio valico permette di visitare quello che per secoli è stato un punto di transito tra l'Italia e l'Austria, di uomini ed animali, di pellegrini, contrabbandieri, cacciatori e pastori. D'inverno una "ciaspolata" alla Forcella di Casies (Gsieser Törl), consente di percorrere una valle ancora integra, poco frequentata, un paradiso per gli appassionati dei paesaggi invernali silenziosi e vergini, che amano lasciare le loro tracce sulla neve soffice e farinosa, l'ambiente ideale per gli amanti delle ciaspole, dello sci d'alpinismo ed escursionistico.  Un ambiente naturale ricco di fascino, una favola per la fotografia  

PERCORSO - Dal paese di Monguelfo in Val Pusteria, inizia la Val Casies, si percorre tutta la vallata, circa 27 chilometri, fino al paese di Santa Maddalena 1.400 m. dove la strada termina nei pressi della Talschlusshütte 1.465 m.  Quì si trova pure l'unico impianto di risalita per lo sci alpino dell'intera valle. Calzate le ciaspole nei pressi del rifugio, si segue una larga strada forestale (sentiero CAI 49) che superato un ponticello sulla dx., entra in una scura abetaia. Ben presto si trova, sulla dx, l'indicazione del Eichhörnchen Weg (sentiero dello scoiattolo), si segue questa traccia, alternativa alla strada forestale, e con una breve ripida salita, si raggiunge un piccolo laghetto. (posticino delizioso) Lo si costeggia sulla dx. e si prosegue in salita tra alpeggi e fienili fino alla malga Kradorfernhütte 1.704 m. (aperta). Dalla malga si scende leggermente lungo la strada forestale, fino ad incontrare un altro ponticello, da qui inizia una traccia a dx, che mantenendosi alla destra orografica del ruscello, inizia a salire la testa della Val Casies. Lunghe serpentine in un ambiente sempre più aperto conducono alla malga Oberbergalm 1.975 m. (chiusa). L'ultimo tratto dell'itinerario si svolge in un ambiente completamente spoglio di vegetazione, molto spesso spazzato da freddi venti. La traccia sale seguendo sempre il corso del Pidigbach, tra piccoli avvallamenti e ripidi pendii, fino a raggiungere la Forcella di Casies 2.205 m.(Gsieser Törl) contrassegnata dal cippo di confine tra l'Italia e l'Austria.

DISCESA - Lungo lo stesso itinerario di salita.

ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, l'ARVA, la pala e la sonda

DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - L'escursione invernale con le ciaspole o racchette da neve alla Forcella di Casies (Gsieser Törl) nella Val di Casies è facile. Diventa leggermente più impegnativa, nell'ultimo tratto, in caso di pista non battuta e con manto nevoso abbondante.

 

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  Escursione con le ciaspole alla Forcella di Casies (Gsieser Törl)

 

 

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Tempi salita:   

 2,45 h.

Tempi discesa :

 2,00 h

Dislivello salita:       

 750 m. 

Dislivello discesa:       

 750 m. 

Difficoltà:                 

 facile/media 

Forcella di Casies (Gsieser Törl) Forcella Casies (Gsieser Törl) 

 

Cartografia

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 32 Valle Casies

DATA escursione:

11 febbraio 2012 

     

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

Modalità per chiamare il Soccorso Alpino

ITALIA : 118

SLOVENIA: 112

AUSTRIA: 140