Alpi Giulie - Salita con le ciaspole al monte GRANUDA 1.563 m.

    Galleria di fotografie e descrizione della salita invernale con le ciaspole, racchette da neve, al monte Granuda. Negli inverni particolarmente avari di precipitazioni nevose, ci sono alcune montagne delle Alpi Giulie, che non deludono mai e consentono comunque delle piacevoli ciaspolate. Il monte Granuda è una di queste, il suo versante settentrionale ricoperto da boschi e con temperature particolarmente rigide, riesce a mantenere sempre una copertura nevosa discreta. L'itinerario invernale proposto è indicato agli amanti delle escursioni all'interno dei boschi innevati, con una bella meta, la malga Granuda che consente d'ammirare una zona delle Alpi Giulie poco conosciuta: la catena Due Pizzi-Gosadon-Cuel dei Pez, mentre dalla parte opposta dietro la Val Canale, la vista spazia su alcune cime delle Alpi Carniche quali il monte Cocco, il Sagran e il monte Osternig.  

    ACCESSO - Dall'autostrada A23, Alpe Adria, si esce al casello di Pontebba e si prosegue con la SS 132 in direzione di Tarvisio. Superati i paesetti di Bagni di Lusnizza e Santa Caterina, dopo una galleria, alle porte del paese di Malborghetto, si devia a destra e si segue l'indicazione per la località di Ombrico. Superato il lungo ponte sul fiume Fella e il sottopassaggio della vecchia ferrovia (oggi pista ciclabile), si gira a destra per imboccare un lungo rettilineo. Questa strada anticamente faceva parte della Romea Strata, una via di pellegrinaggio percorsa dai fedeli che si recavano a Roma, Santiago e Gerusalemme dall'Europa Orientale. Lungo questa via si cerca un parcheggio.

   
PERCORSO - Si prosegue a piedi lungo il rettilineo fino al piccolo ponte che scavalca il Rio Granuda Grande, nei pressi delle case sparse della frazione di Ombrico 701 m. Attraversato il ponte, si gira a sinistra, in direzione del sovrastante grandioso viadotto autostradale. Una larga carrareccia forestale conduce sotto le gigantesche colonne di cemento che sostengono l'autostrada e inizia a salire il versante settentrionale del monte Granuda. Il primo tratto dell'ascesa si svolge lungo ripidi tornanti, dopo circa 400 metri di dislivello, la pendenza diventa più dolce, quando inizia una lunga diagonale sul versante est della montagna. Si continua la salita all'interno di un bel bosco di abeti rossi, mentre sopra le cime più alte degli alberi si può ammirare l'elegante parete nord del monte Due Pizzi. La carrareccia con una serie di tornanti raggiunge il limite superiore del bosco, dove si trova un grande pendio senza vegetazione. Si sale il candido prato direttamente sulla linea di massima pendenza oppure con un tragitto a semicerchio (meno faticoso) e si raggiunge la Malga Granuda 1.501 m. La malga si compone di diversi edifici, tra i quali una piccola costruzione rurale di montagna, tipica della Carnia e del Canal del Ferro, chiamata "stavolo", recentemente restaurata a uso privato. La Malga Granuda si pone su un pulpito in splendida posizione per ammirare le pareti settentrionali della catena dei monti Cuel dei Pez, Gosadon e Due Pizzi. Dalla casera è possibile salire alla cima del monte Granuda con un piccolo percorso ad anello. Con il sentiero (CAI 604) si risalgono i pendii dietro alla malga in direzione della sovrastante sella. Dall'ampio e panoramico valico si segue una traccia verso nord (versante Val Canale) che conduce all'interno di un boschetto dove si trova il punto più alto del monte Granuda 1.563 m. Purtroppo la presenta sulla cima di alberi ad alto fusto non permette una grande vista. Rientro alla malga.

    DISCESA - La discesa si svolge lungo l'itinerario di salita.

   ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspole, bastoncini, ghette, ramponcini leggeri. Si consiglia vivamente l'uso dell'ARTVA, della pala e della sonda.

    DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - L'escursione invernale al monte Granuda è facile dal punto di vista tecnico (quasi tutto l'itinerario si svolge su strada forestale), mentre è da considerarsi di difficoltà media per il dislivello e l'impegno fisico.

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     Salita con le ciaspole al monte Granuda 

 

 

 

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Tempo  salita: 2,30 h  
Tempo  discesa: 1,45 h  

Dislivello salita:       

860 m. 

Dislivello discesa:

860 m. 

Difficoltà:       

facile-media
Sviluppo: 13 km.

   La Malga Granuda     La Malga Granuda 

CARTOGRAFIA

Ed. Tabacco 1:25.000    Foglio 18 Alpi Carniche Orientali - Canal del Ferro 

DATA escursioni

19 febbraio 2017 

 

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IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARTVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it   

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