Panorama dalla Sella Sissanis ALPI CARNICHE - Salita invernale con le ciaspole alla Sella Sissanis 1.987 m. e "Quota Pascoli" 2.000 m.

    Galleria di fotografie della salita invernale con le ciaspole o racchette da neve alla Sella Sissanis ed alla "Quota Pascoli", lungo un itinerario ad anello intorno al monte Navagiust. L'escursione si svolge nelle Alpi Carniche, sulla Cresta Bordaglia-Volaia (criterio SOIUSA). La Sella Sissanis è un ampio valico che separa il monte Chiastronat dal monte Navagiust. L'ambiente è caratterizzato da lunghe dorsali di montagne dai dolci pendii, ricche di boschi e d'infinite praterie, circondate dai possenti gruppi rocciosi dei Monti di Volaia, dei Monti Avanza-Peralba e dalle Dolomiti Pesarine. Un paradiso per gli appassionati dei paesaggi invernali silenziosi e vergini, l'ambiente ideale per gli amanti delle ciaspole e dello sci d'alpinismo. Una bellissima "ciaspolata" consente di salire la Sella Sissanis e di seguito ad una piccola altura, a quota 2.000 m., dedicata alla memoria del sottotenente Salvatore Pascoli, morto in questa zona durante la Prima Guerra Mondiale. L'itinerario è vario e panoramico, offre di continuo aspetti diversi del paesaggio alpino, dai pittoreschi boschi di conifere alle immacolate distese di candida neve, dai laghetti alpini ghiacciati ai profondi e stretti canyon scavati nel corso del tempo dalle acque dei torrenti.

    ACCESSO - Con l'autostrada Alpe-Adria (A23), uscita Carnia, e successivamente con la SS 355 si raggiunge Forni Avoltri (UD). Superato il paese ed il ponte sul torrente Degano, si gira a destra per raggiungere la frazione di Pierabech. Nei pressi di uno stabilimento di acque minerali e di una cava di marmo si parcheggia. 

    ITINERARIO -  Da Pierabech 1.034 m., frazione Piano della Guerra, una strada forestale (sentiero CAI 140) sale con una discreta pendenza, tutta la valle lungo la sponda orografica destra del torrente Degano. Raggiunta la località chiamata Stretta di Fleons 1.370 m. si devia a dx. e dopo aver oltrepassato il torrente si prosegue con una carrareccia (sentiero CAI 142). La strada sale con regolari tornanti, all'interno di un fitto bosco di abeti rossi, in direzione est, fino a raggiungere un'aperta e solare terrazza dove si trova la casera Sissanis di Sotto 1.565 m. Dalla malga si continua la salita con una traccia che taglia in diagonale alcuni dolci pendii prativi, con un percorso molto panoramico, a sud verso le Dolomiti Pesarine, ad ovest verso i contrafforti rocciosi del monte Navastolt. Superati gli ultimi abeti e larici, la traccia conduce ai ruderi della Casera di Sissanis di Sopra 1.680 m. Da qui inizia l'ampio vallone finale del Rio Sissanis, racchiuso fra due lunghe dorsali, a destra dalla mole in ombra del monte Navagiust, a sinistra dai soleggiati pendii del monte Chiastronat. E' questo il tratto più "delicato" dell'intero percorso, infatti i ripidi pendii erbosi esposti a sud possono essere interessati dal pericolo di valanghe. Si sale al centro del vallone, tra immacolate distese di candida neve, infine con una traccia dalla pendenza dolce e regolare si raggiunge la Sella di Sissanis 1.987 m. Spettacolare panorama, verso est la slanciata Creta di Bordaglia e la maestosa muraglia rocciosa dei Monti di Volaia, verso ovest la Giogaia dei Fleons ed i castelli rocciosi dei monti Peralba-Avanza. L'itinerario ad anello prosegue con una ripida ma breve discesa, (dalla parte opposta della salita) in direzione del sottostante laghetto gelato di Pera. Costeggiato lo specchio d'acqua ghiacciato si sale con percorso libero la vicina collina rocciosa di "Quota Pascoli" 2.000 m. identificabile dal cippo commemorativo. Colpo d'occhio mozzafiato a 360° gradi. Ridiscesi nella conca del laghetto Pera, si piega a sx. in direzione sud-ovest, per scendere con moderata pendenza fino alla Casera Bordaglia di Sopra 1.823 m. Dalla malga si ammira l'alto Passo Giramondo, il sottostante Lago di Bordaglia, e l'immensa parete ovest del Volaia, con le vette Sassonero, Creta di Ombladet e la Cima Volaia. Si continua la discesa (sentiero CAI 142) inizialmente attraversando un alto pascolo e successivamente affrontando un erto pendio all'interno di un fitto bosco di abeti e larici, (seguire con attenzione i rari segni sugli alberi !!). La traccia scende ripida con diversi tratti sconnessi e poco agevoli, che richiedono un certo impegno. Preceduto dalla suggestiva Cappella dedicata a Don Bosco, si raggiunge l'ampio alpeggio della Casera Bordaglia di Sotto 1.565 m. Bella vista sulla cima Ombladet. Da quest'ultima malga si continua la discesa su una comoda carrareccia fino al bivio del Rio Bordaglia 1.420 m., dove si gira a dx. per continuare su una strada forestale, discretamente lunga e monotona (sentiero CAI 141). Raggiunto quasi il fondovalle, inizia a farsi sentire il fragore delle cascate della Forra del Rio Bordaglia. Si tratta di un canyon profondo fino a 30 metri, creato dal lento lavoro di erosione delle acque nel corso di migliaia di anni. Un solco scavato tra i marmi ed i calcari tipici di questa zona, uno "scivolo" dalle pareti levigatissime, un bel spettacolo della natura. Con brevi deviazioni laterali (attenzione al ghiaccio sul selciato !!) si possono raggiungere alcuni ballatoi d'osservazione, lungo l'orlo dei precipizi. Terminata la breve visita, il percorso supera un ponticello sul torrente Degano e con una breve salita rientra al parcheggio di Pierabech 1.034 m. (Piano della Guerra). 
   
La malga Bordaglia di sopra si può raggiungere anche direttamente da Pierabech.  (vedi escursione invernale alla
Casera Bordaglia di Sopra).

    DISCESA - Itinerario ad anello. 

    ATTREZZATURA TECNICA - La classica dotazione per escursioni invernali: ciaspe, bastoncini, ghette, l'ARVA, la pala e la sonda, consigliati i ramponcini. 

    DESCRIZIONE DIFFICOLTA' - La salita invernale sulle Alpi Carniche con le ciaspole, alla Sella Sissanis ed alla "Quota Pascoli" è di difficoltà media-difficile. Il tratto finale della salita alla Sella, lungo il Vallone Sissanis, può essere interessato dal pericolo valanghe, a causa dei versanti montuosi esposti al sole della Creta Verde-Monte Chiastronat, ripidi ed erbosi, che se carichi di neve non assestata, nelle ore più calde possono generare lo scivolamento verso valle del manto nevoso. Per questo motivo si consiglia di effettuare l'itinerario ad anello per il verso descritto, e possibilmente di fare la salita alla mattina molto presto. L'itinerario è lungo e discretamente faticoso. Infine si ricorda che le Casere d'inverno sono chiuse.   

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   Salita con le ciaspole alla Sella Sissanis ed alla "Quota Pascoli"      

 

 

 

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Tempo salita:   3,00 - 3,30 h.
Tempo discesa: 2,30 - 3,00 h.
Dislivello salita: 1.035 m.
Dislivello discesa: 1.035 m.
Difficoltà: media/difficile
Note: Escursione lunga-sviluppo 14 km.   Itinerario ad anello, con partenza/arrivo da Pierabech

Quota Pascoli Il cippo a "Quota Pascoli"

BREVI NOTE STORICHE della Grande Guerra 

  La lunga catena delle Alpi Carniche fu teatro di scontri durante la Grande Guerra, nel periodo maggio 1915 - ottobre 1917. Alcune montagne furono aspramente contese quali il Pal Piccolo ed il Freikofel (Cuelat), altre zone, come la Cresta Navagiust-Bordaglia-Volaia (visitata durante questa escursione invernale) furono considerate un settore secondario nel quadro strategico generale, a causa della distanza tra le linee. Furono interessate più che altro da pattugliamenti, scambio di raffiche di mitragliatrici e duelli tra le opposte artiglierie.

L'episodio più significativo di questo settore, si svolse il 23 giugno del 1916. Durante un'azione dimostrativa italiana  contro le le linee austro-ungariche del Kesselkofel, Passo Giramondo, Wolayer See, una pattuglia del X° Battaglione Bersaglieri Ciclisti, partita dalla Sella Sissanis attaccò il Passo di Val d'Inferno. Durante l'azione il capo pattuglia Sottotenente Salvatore Pascoli e due bersaglieri persero la vita. 

Successivamente, la strategica altura al centro dell'anfiteatro delle montagne Navagiust-Bordaglia-Volaia, venne intitolata al sottotenente con il nome di "Quota Pascoli".

Nella zona Bordaglia di Sotto, nei mesi marzo-aprile 1916, i Bersaglieri dell'11° Battaglione costruirono un sistema difensivo chiamato "trincea Cadorna". Oggi una tabella testimonia, la presenza di Benito Mussolini, all'interno di una caverna (ridotta n°8) posta vicino ad un grande masso nei pressi della Cappella Don Bosco.

Il 28 ottobre 1917 la linea fu abbandonata a causa della ritirata di Caporetto.

 

Altre "ciaspolate" in zona :

Rifugio MARINELLI - Pic Chiadin

Rifugio LAMBERTENGHI-ROMANIN-lago di Volaia

Forcella - casera PLUMBS
Casera BORDAGLIA di SOPRA
Monte TALM
Rifugio SORGENTI del PIAVE
Casera TUGLIA

Rifugio MONTE FERRO

 

CARTOGRAFIA: Ed. Tabacco 1:25000 foglio 01 - Sappada 
Data escursione: 15 dicembre 2013

   

 

IMPORTANTE: Chi affronta gli itinerari descritti in questo sito lo fa sulla base della propria capacità, esperienza e del buon senso. Le indicazioni riportate si riferiscono allo stato del percorso al momento in cui l'escursione è stata effettuata, in caso di ripetizione bisogna pertanto verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dell’itinerario. Gli autori declinano ogni eventuale responsabilità. Anche l'escursionista con le ciaspe è soggetto al rischio valanghe! Non bisogna lasciarsi ingannare dal percorso agevole: il giudizio "facile" non è sinonimo di "sicuro". L'utilizzo e il corretto uso dell'ARVA (assieme alla sonda ed alla pala) è fortemente consigliato all’escursionista invernale,  il quale deve anche conoscere i temi fondamentali della sicurezza, conoscere i meccanismi della formazione del manto nevoso e delle valanghe. Ed inoltre, prima di ogni escursione invernale, bisogna consultare (sempre!!) il bollettino nivometereologico. www.aineva.it  

Modalità per chiamare il Soccorso Alpino

ITALIA : 118

SLOVENIA: 112

AUSTRIA: 140

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